All’ospedale di Garbagnate oltre 740 nati nel 2024: “Obiettivo 2025, mille nascite”
12 Gennaio 2025

GARBAGNATE – Il 2024 si è chiuso all’ospedale di Garbagnate con grandi soddisfazioni da parte del personale del punto nascite. Per medici, ostetriche e specializzandi si è trattato di un anno intenso, che ha visto il punto nascite come un importante punto di riferimento sul territorio, nonché eccellenza dell’ospedale Salvini.
Nel 2024, infatti, sono nati a Garbagnate 742 bambini: di questi, nove coppie di gemelli. Un dato elevato che, però, vede i due sessi equamente distribuiti: 370 nati maschi e 372 nati femmine. Si tratta di un dato alto, più elevato della media nazionale considerando le dimensioni dell’ospedale, che, però, sta investendo molto, grazie anche ai finanziamenti di Regione Lombardia, nel punto nascite. Tanto da far sperare in un ulteriore incremento dei nuovi nati nel 2025 nello stabile, che ambisce a raggiungere i 1000 parti.
L’ultima nata del 2024 a Garbagnate è una bimba di famiglia marocchina, Chloe, che detiene la resistenza all’estero. La piccola bollatese Azaria e il piccolo Samuele, di Cesate, sono, invece, i primi ad essere nati nel punto nascite garbagnatese nel 2025.
“Il numero di 742 nati rappresenta per un motivo di vanto e di orgoglio – così afferma la primaria in Ginecologia, Maria Luisa Muggiasca – lavorare in un certo modo con ambiente di sinergia con altri colleghi ed empatia con i pazienti ci dà ragione di continuare. La qualità della struttura e del servizio hanno permesso di raggiungere un numero così elevato”.
Sono tanti, infatti, i servizi e le possibilità che la struttura offre: “La direzione strategica ha sostenuto proposte e cambiamenti importanti: tra queste l’utilizzo del protossido di azoto, anche detto gas esilarante, durante il parto, così da avere un effetto rilassante, senza che madre e figlio subiscano alcun tipo di impatto. Oltre all’acquisto di apparecchiature adatte, grande attenzione anche all’assunzione di personale ostetrico per garantire turni di 12 ore e assistenza continua. Il personale, sia medici sia ostetriche, è inoltre formato così da preservare e avere rispetto dell’evento genitoriale: cerchiamo sempre di bussare, dare intimità alla coppia di genitori e la possibilità di partorire con diversi accorgimenti che possano far sentire la donna a proprio agio, in tutta la sicurezza garantita dall’ospedale”, così spiega Maria Luisa Muggiasca.
“Lo spirito che anima il lavoro delle ostetriche è degno delle realtà ospedaliere più grandi e rinomate – sottolinea la primaria, che, nella sua carriera, ha lavorato per due decenni all’ospedale Sacco di Milano e al Buzzi – c’è grande accoglienza ed empatia con la futura mamma, ma anche rispetto tempi, desideri e fisiologia della donna.”
Il fiore all’occhiello del punto nascite è l’ambulatorio ostetrico: gestito in autonomia dalle ostetriche, si tratta di una iniziativa funzionante ben organizzata, dove il personale segue in autonomia il percorso fisiologico della gravidanza, con un sistema di sicurezza. Infatti l’ostetrica può rilevare anomalie e parlare, confrontarsi, con il medico. Ad aiutare questo confronto anche la struttura stessa: sullo stesso piano della sala travaglio e parto, c’è anche la sala operatoria dedicata, soprattutto di fronte a gravidanze patologiche, che richiedono una stretta collaborazione con neonatologi e pediatri specializzati. “Siamo un centro Spoke, un hub dell’ospedale di Niguarda, e trasferiamo solo situazioni emergenziali. Nell’ultimo anno c’è stato un calo delle emergenze, segno che le ostetriche e i professionisti hanno seguito la paziente per evitare problemi di sviluppo. Proprio a fronte dell’attenzione che il personale ostetrico pone alla fisiologia e al rispetto dei desideri della donna, a Garbagnate è possibile partorire in posizioni alternative: con la palla, sullo sgabello, materassino, o anche in acqua. La donna può scegliere qualunque cosa la faccia sentire a proprio agio, in un ambiente di totale sicurezza”, continua a spiegare il medico.
Non mancano corsi di preparazione alla nascita e servizi per le neomamme: “La sfida del 2024, a livello territoriale, è stata creare una rete effettiva tra ospedale e territorio, soprattutto con la possibilità di fare visite domiciliari: il personale che ha sempre lavorato qui e conosce la realtà della struttura, si reca a fare le visite domiciliari, a casa delle donne per vedere come procede il bambino, aiutando nei momenti di difficoltà, come l’allattamento. Le donne escono un giorno prima, ma sanno di non essere lasciate sole, soprattutto in questo periodo storico in cui pare esserci sempre meno tessuto sociale, che accresce la sensazione di solitudine e inadeguatezza. A questo proposito, proponiamo anche un percorso psicologico per le neomamme: inizia sin dalla preparazione alla nascita, al preparto e prosegue anche dopo la nascita, per avere una assistenza a 360 gradi”.

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Commenti
Io ho partorito a Garbagnate e non posso che ringraziare tutti sono davvero brave soprattutto la Dottoressa Muggiasca. Grazie ancora
Ma se L ospedale di Saronno per 789 parti, nel lontano 2020 e’ stato chiuso, perché questi sono così contenti per “soli 742” sono contenti? Ah la politica!!!
Saronno zero nascite nel 2024 e si spera almeno 1 se partorirà in casa…