Saronno, sciopero degli studenti dell’Itis Riva:”Freddo, pioggia nei laboratori e plesso datato”
13 Gennaio 2025

SARONNO – Malgrado il freddo intenso stamattina, lunedì 13 gennaio, molti studenti dell’Itis Riva di via Carso non sono entrati in classe. Sono rimasti davanti ai cancelli. “Vogliamo scioperare per chiedere interventi in una struttura che è datata e ha tanti tanti problemi. Sono disagi che patiscono i ragazzi del triennio e che speriamo siano affrontati e risolti anche per i ragazzi del biennio” hanno spiegato i delegati degli studenti che hanno realizzato una breve nota per i compagni diffusa via whatsapp.
I ragazzi dopo la seconda capannella delle 8,10 sono rimasti davanti al cancello chi ha voluto hah potuto entrare in classe ma in tanti sono rimasti all’esterno malgrado il freddo davvero pungente C’è stato il lancio di un fumogeno e qualche petardo ma la protesta è stata portata avanti con grande attenzione anche a non bloccare il traffico nella stretta arteria malgrado la presenza di decine di studenti.

Prima delle 8,30 il momento di confronto con la preside Monica Zonca che ha ribadito ai ragazzi la disponbiilità al confronto e quanto fatto dalla dirigenza per affrontare le diverse criticità del plesso scolastico. La dirigente che ha ricordato anche gli interventi realizzati, ad esempio negli spogliatoi oggetto però successivamente di alcuni episodi di degrado.

Ma quali sono le motiviazioni? I ragazzi le hanno condivise con un breve testo in cui partono dal problema freddo, per cui avevano già dovuto lasciare il plesso un lunedì mattina prima di Natale causa di un guasto della caldaia. “In molte aule e laboratori – spiegano – non ci sono termosifoni funzionanti o sono così vecchi che potrebbero stare in un museo. C’è gente che si è comprata gli scarponi da montagna per resistere al freddo in laboratorio”.
E non è l’unico problema: “Ci sono laboratori in cui piove, rendendoli non solo scomodi e pericolosi, ma facendo entrare anche altro freddo, come se non bastasse già. I bagni sono un disastro: spesso mancano carta igienica e sapone, che sono il minimo. La motivazione per la mancata restaurazione è: “Tanto li rompono ancora”. Sono passati sette anni da quando sono rotti!”.
Proprio per la qualificazione dei bagni c’è un progetto della Provincia di Varese approvato nell’ultimo consiglio provinciale di dicembre.
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Commenti
Pienamente d’accordo con le richieste degli studenti. Condizioni degli ambienti come quelle descritte, nelle nostre abitazioni non sarebbero tollerate. Sugli edifici scolastici delle scuole superiori la manutenzione e gli interventi strutturali sono di competenza provinciale. Si diano una mossa, a Varese.
Pienamente d’accordo con gli studenti. Il comune, la regione e lo stato prendano dei provvedimenti. Siamo in Italia soprattutto in Lombardia tanto decantata per il funzionamento. Direi che e uno schifo



