Saronno, un “arcipelago di emozioni” sul palco del Giuditta Pasta
16 Gennaio 2025

SARONNO – Domenica 19 gennaio il palco del teatro Giuditta Pasta si trasforma in un arcipelago in cui i bambini saranno i veri protagonisti della scena, grazie all’istallazione teatrale vincitrice dell’Eolo Award 2023 come miglior progetto per le nuove generazioni.
“Arcipelago è una sapiente ed emozionante installazione, concepita come una vera e propria educazione umana e sentimentale, dove protagonisti assoluti sono i bambini che sono invitati ad esplorare in un grande spazio tutto da scoprire, un luminoso arcipelago, composto da diverse particolari isole, piccole tendine luminose, custodi di mondi di misteriosa sostanza, che creano un vero e proprio piccolo mare, di cui si sentono perfino le onde. Ogni bambino, ogni bambina, mossi da alcune parole di magico spessore (ascolta, guarda, senti, racconta) vi si immerge dentro, rispondendo ai diversi stimoli, suggeriti da ogni isola, creando un proprio diario emozionale che poi viene condiviso con tutti”.
Motivazione premio Eolo Award 2023 come miglior progetto
Questa costellazione di piccole tende prende vita grazie ai bambini che, come piccoli naviganti, esplorano ciascuna delle isole che compongono questo magico arcipelago. Un viaggio attraverso le emozioni condotto dall’attrice performer Mariasole Dell’Aversana che accoglierà i piccoli spettatori e proporrà loro alcune suggestioni. A quel punto saranno pronti ad esplorare l’arcipelago e le sue diverse isole: piccole unità sparse sul pavimento/mare, pronte ad accogliere un solo navigante per volta. Alcune installazioni prevedono un contatto, una manipolazione, un’interazione tattile e multisensoriale. Altre si limitano alla sola contemplazione, lasciando che la vista e la percezione di un oggetto o di un micromondo siano da stimolo per elaborare una risposta o il fluire delle parole.
Genesi del progetto
Prima di arrivare alla versione più performativa oggi proposta a teatri e festival, il progetto è nato all’interno di un percorso laboratoriale subito dopo il lockdown causato dal covid per le classi del territorio. Ai bambini è stata così restituita, in chiave poetica, una testimonianza corale dei loro pensieri e dei loro stati d’animo, un affresco condiviso e collettivo sulle tematiche piccole e grandi con le quali si sono misurati.
Il progetto è stato poi sperimentato in collaborazione con il Museo Santa Giulia di Brescia all’interno del loro contesto artistico, mettendosi in dialogo con le opere allestite. In questo modo è stata agevolata la fruizione del patrimonio da parte dei bambini, per un’esperienza che ha legato l’arte alla loro sfera emotiva, condivisa con i compagni di classe oppure con i genitori.
“Arcipelogo” è un’installazione teatrale agita e resa viva dai bambini che vengono immersi in un contesto simbolico in cui possono riconoscere alcune metafore dentro le quali orientarsi. Un viaggio che speriamo aiuterà i bambini ad elaborare alcune emozioni ed esperienze di vita, personale o collettiva, che possono aver lasciato una traccia nel loro io più profondo. L’operatrice accoglie i bambini fornendo poche indicazioni (non un rigido canovaccio da seguire) e proporrà loro alcune suggestioni. A quel punto saranno pronti ad esplorare l’arcipelago e le sue diverse isole: piccole unità sparse sul pavimento/mare, pronte ad accogliere un solo navigante per volta. Alcune installazioni prevedono un contatto, una manipolazione, un’interazione tattile e multisensoriale. Altre si limitano alla sola contemplazione, lasciando che la vista e la percezione di un oggetto o di un micromondo siano da stimolo per elaborare una risposta o il fluire delle parole. Al termine dell’esplorazione, l’operatrice richiamerà i naviganti per un momento conclusivo in cui ascolteranno, insieme, le voci di alcuni bambini che hanno vissuto l’esperienza prima di loro.
“Ma forse il progetto più interessante del 2022 non è uno spettacolo, ma una vera e propria esperienza, in cui finalmente l’infanzia viene posta totalmente al centro di un percorso artistico originale e condiviso. Parliamo dell’installazione del Teatro Telaio “Arcipelago”, creata da Angelo Facchetti e Francesca Franzè. Si tratta infatti di una vera e propria educazione umana e sentimentale, agita dai bambini stessi, che sono invitati ad esplorare un luminoso arcipelago, composto da diverse particolari isole, piccole tendine luminose custodi di mondi di misteriosa sostanza, che creano un vero e proprio piccolo mare, in cui si sentono perfino le onde. Ogni bambino, mosso da alcune parole di magico spessore (ascolta, guarda, senti, racconta) vi si immerge dentro, rispondendo ai diversi stimoli suggeriti da ogni isola. Le testimonianze scritte e verbali lasciate dai partecipanti formeranno poi una specie di diario emozionale, che sarà poi ogni volta condiviso da tutti.”
Mario Bianchi su Krapp’s Last Post, Top Ten Teatro Ragazzi 2023
“Lo spettatore sceglie cosa fare o non fare, gestisce il proprio tempo, partecipa, si ritrae, indugia, passa oltre, torna indietro. Ogni volta un nuovo incontro con sé e sempre la possibilità di lasciare che qualcosa accada. È bellissimo giocare con le isole di Arcipelago, ma, se mai le incontrerete – e noi speriamo di sì – provate anche a sostare ai bordi, a osservare dall’esterno: vedrete bambini e adulti nuovamente bambini aggirarsi curiosi e rapiti tra i punti luminosi di una misteriosa costellazione, performer inconsapevoli di atti di poesia. Consigliato per i bambini di tutte le età.”
Francesca Picci su L’Oca Critica
“Arcipelago è un gioco, un insieme di isole, in ogni isola una piccola prova. Teatro Telaio – cura e ideazione del progetto Angelo Facchetti e Francesca Franzé – ha immaginato un’esplorazione in cui i bambini (soli o accompagnati dai genitori) navigano tra una tenda e l’altra, piccoli coni bianchi illuminati e sparsi su un pavimento-mondo, scoprendo cosa c’è in ogni misterioso teepee ma scoprendo anche qualcosa di sé, e questa è la gemma lucente di Arcipelago: i bambini sono chiamati prima a capire cosa è loro chiesto (sfida d’ingegno) – scostare una tavola, aprire un cassettino, innaffiare una piantina nascosta… – e poi a decidere se accettare la richiesta, se stare al gioco o ritrarsi fino alla prossima prova. Ci sono domande su questioni molto intime e si può sussurrare la risposta dentro un microfono, è un segreto, puoi dire quello che vuoi; e ci sono domande aperte al mondo, che ti fanno guardare fuori e pensare a te in collegamento con gli altri e con l’ambiente, amici, famiglia, insegnanti, alberi, animali. In una delle tende più belle c’è una corda con un nodo: se vuoi fare pace con una persona cui tieni sciogli il nodo e la lite sarà svanita. Già, perché il rancore ti tiene legato. (…)”
Lo spettacolo verrà proposto in tre orari diversi, alle 15, 16.45 e 18.15. Ogni bambino potrà essere accompagnato da un adulto per un massimo di 40 spettatori per replica. I biglietti sono al costo di 11 euro, posto unico. Età consigliata: dai 5 ai 13 anni.