Solaro, due spettacoli teatrali in occasione della Giornata della memoria
23 Gennaio 2025

SOLARO – In occasione della Giornata della Memoria, per ricordare l’80esimo anniversario della Liberazione di Auschwitz, il Comune di Solaro propone una serie di momenti di comunità con la partecipazione delle associazioni del territorio.
Lunedì 27 gennaio alle 20.30, il salone del Maps ospiterà la rappresentazione “Musica e memoria, un viaggio nel passato… un insegnamento per il presente e per il futuro”. Gli interventi saranno curati, con parole e musica, da alunni e insegnanti dell’istituto comprensivo Regina Elena e da volontari di Maps e Anpi. Ci sarà una presentazione di immagini della Shoah a cura di Cogli l’attimo e a seguire la partenza della Fiaccolata della memoria per raggiungere il momento ai Caduti di tutte le Guerre.
Venerdì 31 gennaio alle 21, sul palco della sala polifunzionale di via Della Repubblica al Villaggio Brollo sarà messo in scena da Bam!Bam! Teatro lo spettacolo teatrale “Un sacchetto di biglie”. La vicenda narrata si svolge in Francia, nel periodo della seconda guerra mondiale durante l’occupazione tedesca. A Parigi, nel quartiere ebraico, vive la famiglia Joffo composta dai genitori e da quattro figli maschi, due già adulti che aiutano il papà nella sua attività di parrucchiere e due più piccoli, Maurice e Joseph che frequentano la stessa scuola, in classi diverse. Ed è Joseph, il più piccolo, a raccontare le peripezie compiute dalla sua famiglia per sfuggire alla Gestapo.
Entrambi gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio Cultura del Comune di Solaro al numero 0296984238 o all’indirizzo [email protected].
La sindaca di Solaro Nilde Moretti: “Quest’anno ci apprestiamo a ricordare un anniversario importante come l’ottantesimo di liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, teatro di uno dei momenti più crudeli e tristi della nostra storia moderna. Fare memoria, anche a tanti anni di distanza, significa onorare le vittime e rispettare i sopravvissuti. Siamo in un periodo storico in cui la guerra ci sta toccando molto da vicino, in Europa e nel Medioriente, in cui i conflitti in tutte le parti del Mondo ci ricordano che evidentemente la lezione non è ancora stata imparata. La guerra non è mai la soluzione, ma sempre il problema. E l’obiettivo di giornate come questa è proprio quello di imprimercelo bene nella testa, per essere i primi a dire “no” a morte e distruzione”.