Sondaggio ilSaronno, Palazzo Visconti: quale futuro sognano i saronnesi?
1 Febbraio 2025

SARONNO – Dopo il sondaggio su piazza Libertà e quello dedicato allo scorcio natalizio più suggestivo, ilSaronno lancia una nuova consultazione dedicata a Palazzo Visconti. Una scelta che nasce dal profondo legame tra la città e lo storico edificio, simbolo di una storia travagliata e di grandi aspettative per il futuro del comparto e del centro storico.

Un patrimonio storico in attesa di futuro
Palazzo Visconti è l’edificio civile più antico di Saronno e rappresenta un importante patrimonio storico e architettonico. Costruito tra il XVII e il XVIII secolo, è un esempio di residenza nobiliare lombarda, con interni decorati e una struttura che ancora oggi conserva tracce del suo passato prestigioso. Fu dimora della famiglia Visconti, una delle più influenti casate milanesi, prima di attraversare secoli di trasformazioni e cambi di proprietà. Nel tempo è stato sede di un collegio, della Pretura e delle associazioni cittadine. Il 28 settembre 2007, un incendio provocato dall’uso di un camino all’interno dell’edificio ha distrutto il tetto e danneggiato alcune opere d’arte, poi restaurate. Dopo la ricostruzione del tetto, però, il palazzo è rimasto inutilizzato, senza una destinazione d’uso precisa a causa degli ingenti costi di recupero.
Ripartono i lavori nel cortile: pronto per l’estate
E’ delle ultime ore la notizia che i lavori per la sistemazione del cortile di Palazzo Visconti dovrebbero ripartire: “Abbiamo raggiunto un’intesa con la Soprintendenza – ha fatto sapere l’Amministrazione – che ha validato le scelte progettuali nel rispetto della storicità dell’edificio. Ora i lavori possono riprendere” ha annunciato l’Amministrazione comunale. L’intervento, avviato nel marzo scorso, è finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del bando per la rigenerazione urbana e prevede la realizzazione di una struttura metallica amovibile per eventi, con palco e sedute, riutilizzabile anche in altri contesti urbani. A giugno, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio aveva bloccato il cantiere per approfondimenti tecnici e storici. L’obiettivo resta quello di permettere l’utilizzo del cortile già dalla prossima stagione estiva.
Un destino ancora da scrivere
Nel frattempo, resta aperta la questione del recupero complessivo di Palazzo Visconti. L’Amministrazione, durante le passeggiate del Pgt, ha parlato di un Project Financing per la riqualificazione dell’edificio, in attesa di riscontri da parte dei privati coinvolti. Nel corso degli anni, diverse ipotesi sono state avanzate: la Società Storica Saronnese aveva proposto un progetto culturale firmato da Amedeo Bellini, cerano statesoluzioni istituzionali di collaborazioni con fondazioni ma anche con privati. Le possibilità discusse nel tempo spaziano dalla creazione di un polo culturale e museale, all’ipotesi di trasformarlo nella nuova sede del municipio, con collegamento con Villa Gianetti. Non sono mancate proposte di privati, come la realizzazione di una struttura ricettiva, mentre alcuni cittadini sognano ancora un referendum per decidere democraticamente il destino dell’edificio.
Il sondaggio: i saronnesi scelgono il futuro di Palazzo Visconti
Il dibattito resta aperto, con un nodo fondamentale: i costi di realizzazione della nuova destinazione d’uso e quelli di gestione dell’edificio nel lungo periodo. Da considerare anche il patrimonio artistico e architettonico dell’edificio dai soffitti a cassettoni agli affreschi. Cosa ne pensano i saronnesi? Per questo, ilSaronno ha lanciato un sondaggio per raccogliere le idee, i desiderata dei cittadini. È possibile votare direttamente in questo articolo o nella home page del sito. I risultati saranno pubblicati nei prossimi giorni in un articolo dedicato.
Inoltre, nei commenti di questo articolo, è possibile condividere contributi, idee e motivazioni sul proprio voto. Le riflessioni più interessanti saranno inserite tra i risultati del sondaggio, offrendo così una panoramica ancora più ampia sulle aspettative e i desideri dei saronnesi per il futuro di Palazzo Visconti.
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Commenti
Da troppi anni è in disuso, almeno 18. Qualsiasi stabile in cui non si è fatta manutenzione con gli anni che ha, non sarà più possibile recuperarlo a meno di spendere una fortuna e comunque ci vorrà sempre una fortuna per renderlo agibile. Bisogna farsene uma ragione. Troppe amministrazioni hanno fatto finta di nulla. Fare solo un cinema all’aperto d’estate con il contorno di ruderi non è la soluzione è propaganda elettorale per il 2026
La mia idea sarebbe di adibire un’area di palazzo Visconti a piccole abitazioni, da assegnare soprattutto in situazioni di emergenza, ad un equo canone.
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Ma che porcheria!
Senz’altro non abbatterlo. (Come invece qualcuno auspica…non considerandone l’importanza storica !)
Naturalmente servono grandi cifre; ma lo sanno i Saronnesi che è fra “i posti del cuore” che propone il FAI? Rispondere non costa nulla e si possono scegliere anche altri luoghi saronnesi (santuario, san Francesco, chiesetta di S.Antonio).
Se ai saronnesi veramente sta a cuore Palazzo Visconti, la soluzione c’è…
Io ho già votato per tutti e 4.
Poi una volta recuperata “la Storia” si potrà decidere: una location per cerimonie che riesca a sostenere economicamente la struttura ed un polo culturale x le associazioni. Oppure un
ufficio turistico, visto che dopo il giubileo i turisti saranno sempre di più.
centro profughi
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🤣🤣 già tutta sarono sembra un centro non profughi ma quasi
Non c’è un posto a Saronno per un banchetto da cerimonie (matrimoni, anniversari, battesimi…). Un ristorante di livello nelle ali laterali, eventualmente con qualche camera al piano superiore, potrebbe rendere sostenibile la gestione pubblica dell’ala centrale, affrescata. Da dedicare a fini culturali ed espositivi.
E’ vero che ci sono delle linee guida 2014. Ma. C’è sempre un ma che si evita di prendere in considerazione ed attenzionare. Sono trascorsi parecchi anni tra il 2014 ed il 2025. La società è profondamente cambiata; le esigenze di oggi sono diversissime da allora. Da notare che il “futuro” continua a cambiare velocissimamente esattamente come gli stili di vita della comunità e del “mercato”. Ancorarsi a scelte a me non sembra essere una buona soluzione come base su cui intraprendere delle scelte. Il rischio sarebbe di partorire anacronistica, fuori dal tempo. I buoni amministratori ed i buoni politici sono che sanno guardare avanti e sanno prendere atto della realtà del momento storico così dinamico ed in evoluzione. La politica ha tra i suoi compiti quello di aggiornarsi alle mutazioni per operare in prospettiva. 🙂
A me pare che il sondaggio tende a generare e a condizionare un consenso su indicazioni di base oggettivamente molto “datate”.
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Condivisibile, ma ci dia le sue di proposte, perchė con una tale disamina deve aver pensato a qualche alternativa.
Buongiorno, ho votato per “Casa delle Associazioni” perchè al momento, da troppo tempo, sono ancora sparse per la città in sedi inadeguate. Va’ detto che l’Associazionismo soffre di “invecchiamento”, cioè mancanza di ricambio generazionale, autoreferenzialità. Per questi motivi, le sedi decentrate delle Associazioni non hanno sortito quell’effetto di creare positivo viavai e animazione del quartiere in cui si trovano, tanto vale accorparle in modo razionale. Non voto per “Polo Culturale” perchè sarebbe una scatola vuota, ancora peggiore delle Associazioni. Il Polo Culturale c’è già: biblioteca, teatro, insomma tutta la Casa Morandi, compreso il cortile che in estate potrebbe essere sfruttato molto più massicciamente (magari riducendo una volta per tutte il rumore dei piatti dell’attiguo rettro del ristoro presente, motivo per cui non vado più al cinema allaperto, e non credo di essere l’unica). La Sala Nevera è stata ristrutturata ed è una pregevole sala per esporre mostre. Non mettiamoci in mente di allestire chissà quali mostre a Saronno. L’auditorium A. Moro attaccato a Casa Morandi è altresì una sala discreta per dibattiti e convegni, se solo l’Amministrazione ci mettesse quei pochi soldi per risolvere le questioni audio/video una volta per tutte.
Visto che Saronno non ha più vita bisogna portare i giovani.
Trasformare in università annessa all’ospedale darebbe un futuro alla città di Saronno.
Palazzo storico in centro a Saronno certamente da sistemare !
Buongiorno,
credo che la prima cosa da fare è ristrutturarlo la ristrutturazione deve tenere conto del collegamento con la villa Gianetti
Ovviamente mantenere ferma la stessa destinazione d uso (no commerciale / I alberghiero.
La storia della città va conservata.
E di conseguenza solo dopo si protra’
Decidere come meglio utilizzarlo.
L ipotesi in passato di utilizzarlo in collaborazione con la pinacoteca di Brera è stata abbandonata.
Vedo bene un ambiente dedicato a eventi, matrimoni, banchetti , mostre temporanee.
Avrebbe una zona di carico e scarico adeguata in via Tommaseo e un ingresso scenografico dal centro storico .E se producesse reddito non sarebbe male.
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Con “ingresso scenografico dal centro storico” sei serio?
Si entra da via Giuditta Pasta, un budello ritorto. La visuale non spazia sul palazzo a causa dei palazzi che opprimono la strada. Fosse vista più spaziata, una strada diritta che procede da piazza Libertà (sebbene lato chiesa, già via Roma) sarebbe tutt’altra cosa e potrei quasi concordare, ma così o la tua è una battuta o non hai idea di cosa sia “scenografico”.
Lunga storia. Fra poco se non intervengono non si potrà recuperare più nulla. Comincino a chiudere le finestre dove ci sono i resti degli affreschi e dargli una ripulita. Si comincia… dal basso e questo lo possono fare anche da subito i signori dell’amministrazione!
abbatterlo così la finiamo di fantasticare e buttare soldi in rattoppi
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👍👍👍👍👍
X PALAZZO VISCONTI : CASA DELLE ASSOCIAZIONI CON POSSIBILITÀ DI UTILIZZO DI SALE IN ROTAZIONE TRA GLI ASSOCIATI DI NATURA CULTURALE .
Perché non trasformare il
Palazzo Visconti
In un centro diurno con alloggi per anziani autosufficienti che possono permettersi di contribuire con un affitto calmierato o con altre modalità? La posizione della struttura sarebbe ottimale per consentire agli eventuali ospiti di poter trascorrere
delle giornate attive e indipendenti nel centro della loro città . Nulla a che vedere con una “casa di riposo” Grazie
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Questa mi sembra l idea MIGLIORE
A fronte delle difficoltà strutturali della più abitata casa delle associazioni sita in via Biffi, come Cesare propongo qui il loro aggruppamento con la creazione di un gruppo di lavoro che responsabilizzi la presenza rispettosa e virtuosa di ciascun ente. Anche il suo collegamento con Villa Gianetti è auspicabile.
Visto che a Saronno manca una sala espositiva seria e visto che non pensano minimamente a sistemare in maniera intelligente l ex assl di via Roma a fianco della villa Gianetti va da sé che l ex pretura possa diventare un polo culturale
Già ci sono i poli culturali,Regina margherita,sedi ad ignoto milite,sede del teatro, e altro,ma raggruppare tutte le associazioni sparse nella città ,con un relativo parcheggio non sarebbe male ,poi fate quello
Che volete ,che sarà sempre criticato ,una virtù saronnese
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E i 15 milioni per il restauro ce li metti tu con le “associazioni”?
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Airoldi vattene
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Esatto, l’importante è che venga sistemato, poi basta che non lo diano esclusivamente in mano privata, per il resto ok.