Bilancio ritirato, dalla tensione in consiglio, al silenzio del sindaco Airoldi: gli scenari futuri
5 Febbraio 2025

SARONNO – Il ritiro del bilancio di previsione non è inatteso ma poderoso per l’impatto sui presenti, sulla politica ed è facile immaginare anche sulla città. Soprattutto perchè il sindaco Augusto Airoldi (ultimo baluardo di questa coalizione quello che negli ultimi mesi di crisi, di aiutini, di salvataggi, di passaggi forzati e imbarazzanti, ha parlato di un’Amministrazione che continuava a lavorare e che non risentiva dell’impasse politica che ha passato settimane a minimizzare e instillare ottimismo) è rimasto silente. Basito e provato da un logorante braccio di ferro che evidente l’ha visto cedere ai “vasi di ferro” di una coalizione ormai sfaldata “dove ognuno fa per sè e neppure più Dio per tutti”.
Nessuna parola, nessuna spiegazione, nessuno commento alla fine seduta ai giornalisti presenti in forze dall’intera provincia anche per le ripercussioni che la situazione saronnese potrebbe avere sugli equilibri provinciali. Nessuna motivazione per quella che sembra un’amara beffa resa ancora più aspra dal fatto di arrivare all’ultimo minuto e senza un perchè ufficiale.
Il perchè c’è ed è la mancanza di numeri della maggioranza per approvare il previsionale e la sconfitta del sindaco Airoldi nel braccio di ferro con Marta Gilli e Pierluigi Gilli. Grandissima l’amarezza, la delusione e il nervosismo del Pd che compatto (convinto della necessità che l’Amministrazione continui a lavorare per portare a casa i risultati, a partire dall’approvazione del progetto ex Isotta), ha chiesto al sindaco di non ritirare il bilancio e di andare fino in fondo.
Ed invece è arrivato il ritiro che lancia la palla in tribuna ma soprattutto lascia il sindaco ancora più solo, ancora più debole, ancora più beffato e in balia di desiderata, necessità ed equilibri che poco hanno a che fare con la guida della città.
Già la città e i cittadini che ieri sera hanno disertato, a parte qualche addetto ai lavori e volto noto, la seduta aperta al pubblico e che da settembre assiste ad un balletto di salvataggi in extremis, aiutini, escamotage, ultimatum e barbatrucchi. Pochi, pochissimi i punti concreti portati negli ultimi 6 mesi in consiglio comunale (che fatica persino a decidere come votare) senza aprire il capitolo commissioni senza presidente e non convocate.
“Saronno merita di più” recitava un vecchio slogan di Airoldi prima di essere sindaco, oggi è ancora più vero anzi forse si potrebbe dire ancora più semplicemente che Saronno si merita chiarezza e la fine di un’agonia che ormai ha superato i limiti del decoro.
E adesso? C’è tempo fino al 28 febbraio per riportare il bilancio previsionale ma vedendo le facce dei presenti ieri sera difficile pensare che la soluzione sarà rapida e indolore. Del resto la situazione è sempre la stessa.
La maggioranza conta su 11 voti (Pd, Tu@Saronno, Saronno Sicura, sindaco e indipendente Cattaneo) a cui si dovrebbe aggiungere (il condizionale è d’obbligo dopo il vivace scambio di battute di ieri sera con esponenti della maggioranza) Con Saronno con Pierluigi Gilli che arriverebbe a 12. Il tredicesimo voto, come sempre, può arrivare da Marta Gilli presidente del consiglio comunale che però dalla sua elezione ha rimarcato la volontà di voler restare neutrale su tutti i provvedimenti politici. Nel precedente snodo della crisi, l’approvazione del bilancio consolidato, il voto cruciale è arrivato da Agostino De Marco di Forza Italia ma le reazioni del partito, della città e anche le dure e crude prese di posizioni del Pd (che hanno sdegnosamente rifiutato la possibilità di un possibile sostegno anche con le astensioni o assenze) lasciano poco spazio per pensare ad un ripensamento.
“Addà passà ‘a nuttata” dicono i più ottimismi della maggioranza a microfoni spenti ma il sentimento più diffuso è la speranza di una rapida e dignitosa fine della crisi. Difficile vedere la luce in fondo al tunnel ma del resto nessuno vuole o è in grado di staccare la spina. E quindi l’imbarazzante agonia continua.
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Commenti
Ormai la poltica è diventato un confronto tra curve da stadio. Dell’interesse della città e dei cittadini interessa poco a tutti. La prima Repubblica era decisamente meglio. Partti più seri e gente più seria. Tra DC e PCI c’erano delle visioni diametralmente opposte ma si rispettavano e soprattutto avevano una classe dirigente migliore, che si formava sul campo, non gente presa così a caso solo per amicizia o per condividere lo stesso “tifo”. Le amministrazioni andavano avanti e le città funzionavano. I cittadini nemmemeno sapevano chi governava.
Saronno sta andando male. Problema è che le , a questo punto, doverose dimissioni porterebbero al commissariamento, quindi scenario ancora peggiore. Ci vorrebbe un patto responsabile tra le forze in campo per arrivare a fine mandato. Ma non lo faranno, sono dei bambini…
SENZA VERGOGNA.
Il peggio della Prima-Repubblica.
DIMISSIONIIIIII
Abbia pietà della dignità politica e si dimetta!
Una citazione di Dante(non il Cattaneo di cerianese memoria ) afferma che solo persone mediocri fanno politica, ma anche l’inconoscibile G.I. Gurdjieff sosteneva che una persona intelligente mai farebbe politica.Un saluto da Andrea Barbato
E anche se questo giornale ha gufato fino all’ultimo minuto, ha prevalso la forza tranquilla di Airoldi e la ricerca di una ragionevole soluzione nell’interesse della città
C’è poco da commentare mandiamo a casa Airoldi alla svelta (e pensare che io l’ho anche votato fidandomi delle sue promesse).
C’è poco da commentare mandiamo a casa Airoldi alla svelta (e pensare che io l’ho anche votato fidandomi delle sue promesse).
Komunisti attaccati alla cadrega
La verità è che c’è già una assessora che scalpita per candidarsi a sindaca… è nel Pd che remano contro Airoldi e fanno i provocatori
Cara Giudici i cittadini disertano il consiglio comunale perchè è “faticoso” ascoltare, ma più facile leggere quanto lei scrive su Il Saronno.
Questa la sua fortuna, continuare a narrare ciò che vuole….ma la reltà è ben diversa.
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Mi scusi sto capendo poco il senso delle sue affermazioni. Certo che si fa fatica ascoltare e comprendere ma è anche una questione di partecipazione, se lei non va al consiglio comunale perché è faticoso il problema è suo mica della signora Giudici, in piu col la sua testata la stessa Signora Giudici da possibilità a lei è anche alle persone che non hanno voglia di uscire di casa di dire la sua
Vorrei sorvolare sulla partigianeria di chi ha scritto l’articolo, ma non ci riesco (“passaggi forzati e imbarazzanti”, “agonia che ormai ha superato i limiti del decoro”), speravo che IlSaronno fosse indipendente.
Facendo un bilancio degli ultimi anni la differenza tra questa amministrazione e la precedente è evidente e non può essere negata. La speranza è che si riesca a superare lo stallo e si porti avanti il programma fino a fine legislatura.
Se fossimo ancora amministrati dal cdx avremmo una via Roma desertificata, il parco ex-Santuario all’abbandono, il Matteotti uguale a 20 anni fa, un’area salamelle e una decina di supermercati in più. Probabilmente anche l’ex Isotta sarebbe ferma al palo.
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I supermercati sono sorti là dove erano stati previsti da un piano regolatore, risalente ad una giunta molto molto vicina a questa. Come non si sono opposti gli attuali reggenti, per non andare incontro a cause legali, immagino non lo abbiano fatto i precedenti, per gli stessi motivi. Ma fa comodo andare indietro di una sola legislatura per riuscire ad ingoiare il rospo. Inoltre tutti i supermercati di ultima costruzione sono PIENI di clienti ad ogni ora : segno che servivano?
Per quanto concerne quanto scritto in questo Comunicato dalla sig.ra Giudici in merito al Partito Democratico di Saronno, credo che le sue informazioni siano decisamente frutto di notizie ricevute da qualcuno non ben informato oppure che voglia far passare solo un certo tipo di messaggio!
si informi meglio sig.ra Giudici e racconti la verità per intero!!
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ma lei che ne sa? Paolo chi?
Airoldi e se ne tornassi a casina tua? Il meglio lo hai dato insieme al ciclista.
Noi ci accontentiamo. 😁
Questo sindaco non ha piu’ la legittimita’ politica.
Ancora una volta non ha una maggioranza che gli vota il bilancio.
Ancora penosa agonia o si prende atto della realta’ e si pone fine questa amministrazione?
Un solo commento A CASA!!!