“2000 battute”: le vigne in centro a Saronno
12 Febbraio 2025

Trecento anni fa, le vigne in centro città.
Oddio, non proprio in centro, all’epoca il borgo di Saronno era poca cosa rispetto all’estensione odierna.
Le vigne si collocavano nell’area attualmente occupata da Via Leopardi e dagli edifici prospicienti, a sud degli isolati oggi delimitati da Via Garibaldi, Via Mazzini, Via Vittorio Veneto e Via Marconi (il quartiere di San Rocco), all’angolo tra Via Caduti della Liberazione e Via Genova.
Si usava, da tempo immemore, “maritare” le viti ai “moroni”, vale a dire utilizzare i gelsi come sostegno.
Non si sa quale varietà di uva venisse coltivata, forse croatina, forse vespolina, fatto sta che il vino, all’epoca, integrava la dieta povera dei contadini e della popolazione intera, oltre ad essere mischiato con l’acqua per ridurre i pericoli derivanti dalla presenza di germi, batteri e virus.
Si mesceva il vino locale nelle tante osterie che punteggiavano l’abitato saronnese?
Si torna, ai giorni nostri, a considerare positivamente, per contrastare l’impoverimento della biodiversità, l’impianto di vitigni in pianura, anche in aree fortemente urbanizzate: si veda, ad esempio, il progetto (poi abortito) di coltivazione nell’area collocata tra Solaro e Senago, oppure l’esperimento in corso alla “Cascina della Vigna” (nomen omen) nel quartiere Cassina Ferrara. A questo proposito, un buontempone propose di produrre vino bianco nel territorio del Parco Lura, suggerendo il nome “Lurina”: se questa era la brillante idea di marketing alla base della commercializzazione, chissà che sorprese ci avrebbe riservato il packaging…
Rimane, a testimonianza del passato, la denominazione di alcune aree e appezzamenti di terreno (quelli che sono rimasti liberi dall’edificazione): il termine “Vigna” spesso sta a indicare un terreno genericamente messo a coltura, non espressamente dedicato alla coltivazione della vite.
Alessandro Merlotti

2000 battute (più o meno) fuori sacco
Storia locale e storie locali dal passato remoto agli anni più recenti, per provare a interpretare l’attualità rileggendo ciò che è accaduto. Storie e curiosità lette, trovate negli archivi o ascoltate negli ultimi trent’anni. Senza presunzione, cercando di imparare ogni giorno qualcosa in più.
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Commenti
Molto interessante , specie dopo aver visto un’ antica mappa esposta nella vetrina della Pro Loco di Saronno in via Garibaldi che disegna proprio il territorio contadino attorno al nucleo abitato. Non perdiamo le nostre radici !