Scandalo Pasta, come sono i conti del teatro? Il presidente Volpi fa il punto dal passivo al traino del variety
12 Febbraio 2025

SARONNO – “Qual è la situazione attuale dei conti del Teatro Giuditta Pasta?”. E’ la domanda che si fanno molti saronnesi a fronte dello scandalo degli ammanchi al bilancio della fondazione che gestisce la sala di via Primo maggio.
A fare il punto è stato ieri, nella conferenza stampa, è stato il presidente della fondazione, Tino Volpi che insieme alla giunta comunale e al direttore artistico, ha rassicurato gli abbonati, da sempre legati al teatro saronnese.

“Abbiamo rifatto tutta la contabilità – ha spiegato Volpi – il teatro ha un valore della produzione che supera i 730 mila euro tra i quali c’è un contributo comunale è di 200 mila euro e uno ministeriale di 30 mila euro”. Non mancano però le difficoltà legate alla scoperta degli ammanchi: “I debiti emergono progressivamente – ha continuato Volpi – anche perché, per le modalità con cui sono stati prelevati, risultano registrati come già pagati”.
Come reso noto nella giornata di lunedì la Guardia di Finanza ha ricostruito un sofisticato sistema di appropriazione indebita che avrebbe permesso a una dipendente di sottrarre 440 mila euro dai conti della fondazione. Attraverso operazioni contabili artefatte, la donna avrebbe effettuato bonifici a suo favore, prelevato contanti e utilizzato la carta aziendale per acquisti personali, occultando le irregolarità nei bilanci per sei anni. La maggior parte del denaro sottratto, circa 350 mila euro, proveniva dagli incassi della biglietteria, mentre il resto derivava da assegni bancari e prelievi diretti allo sportello. Le indagini sui flussi finanziari hanno rivelato che parte delle somme sono state spese su piattaforme di e-commerce, includendo anche acquisti di capi d’abbigliamento per un valore di 800 euro.
Sul fronte del bilancio, la situazione è chiara: “Abbiamo un utile di gestione ordinaria di 11 mila euro nel 2024, ma dobbiamo fare i conti con 420 mila euro di sopravvenienze passive“. Non solo novità contabili: “Abbiamo cambiato metodo di organizzazione l’attività a volte facciamo solo l’affitto sala. E’ difficile far tornare i conti: diciamo chiaramente è il variety è quello che tiene in piedi tutto il resto”.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il direttore artistico Andrea Chiodi: “I membri del Cda sono stati degli eroi. Hanno capito la gravità della situazione e ci hanno permesso di proseguire con la programmazione culturale. Abbiamo dovuto fare delle scelte come la rinuncia allo spettacolo del sabato ma così facendo abbiamo guadagnato 150 spettatori under 20”.
Nel frattempo, sono stati realizzati importanti investimenti per migliorare le strutture del teatro. “Abbiamo effettuato interventi in collaborazione con il Comune – ha aggiunto Volpi – suddivisi in due tranche: 64 mila euro prima e 75 mila euro poi, per rifare corde, luci, scenografie e la levigatura del palco”.
“Sul teatro l’Amministrazione investe molto – ha concluso l’assessore Laura Succi – ma è fondamentale che si lavori in un’operazione a tutto tondo, che guardi a 360 gradi. Bene il variety, ma anche altre iniziative culturali, con particolare attenzione ai giovani”.
(foto: il cda del teatro in un consiglio comunale all’Aldo Moro)
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Commenti
scusi giudici cerchi di farmi capire: nel titolo scrive che il teatro è in passivo e nell’articolo riporta le parole del presidente che dice che ha chiuso il bilanco con 11000 euro di attivo. Quindi? Corregge lei il titolo o dobbiamo concludere che ul presidente non capisce niente ma ha capito tutto lei?
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11k di utile ma 420k di “nuovo” passivo
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Anonimo , se imparasse la differenza fra Utile e Attivo/Passivo eviterebbe figure di m. . Chi non ha capito è evidente…
Non si capisce perchè il comune debba elargire 200.000 euro annui per tenere in piedi il teatro con soldi di tutti i cittadini onesti che pagano le tasse e la cui maggioranza non va neppure a teatro!
Si aiutino piuttosto i veri poveri e se avanza qualcosa si abbassino le tasse che a Saronno sono tra le più onerose della zona senza alcuna giustificazione.
Grazie per l’ospitalità.
Quindi il teatro chiuderà e i 400k verranno messi a perdite in chissaqualevocecontabile che verrà poi chiusa con i soldi nostri.
Piu sottraevano soldi al teatro e più ne mettevano. Chi si è accorto del disastro è stata una Banca di Saronno. Se no ancora a fregare soldi e chi si riempie la bocca con la parola “Teatro” ancora a buttare soldi pubblici ( che mai rivedremo)
I belli addormentati nel bosco, a certa gente non affiderei neanche un portamonete, ci metterebbero due anni a scoprire se è pieno o vuoto
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infatti quelli che per 5 anni non si sono accorti di niente li abbiamo mandati a casa. Quelli di adesso se ne sono accorti in pochi mesi, meno di quanto ci ha messo la guardia di finanza a fare i conti
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Ha parlato l’esperto! La stessa Guardia di Finanza ha impiegato un anno a smantellare la fantasiosa e e abilissima opera truffaldina della infedele impiegata; arriva l’anonimo e sa tutto lui. Ma dai!
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Non mi sembra che tua sia molto meglio
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Vi portavano via regolarmente il 10% del fatturato ogni anno e non ve né siete accorti?
Fenomeni!
Definire “investimenti” la sostituzione delle corde o del parquet del palcoscenico mi sembra improprio. Chiamiamola piuttosto manutenzione ordinaria. Il bilancio va evidentemente corretto alla luce dei fatti emersi anche perché dubito che questo credito sia esigibile se non in minima parte.
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Per aver capito così poco lei di mestiere farà il giornalista