Crisi e bilancio, domani il consiglio ma i numeri… restano incerti e complicati
14 Febbraio 2025

SARONNO – Chi sperava che il tempo spazzasse le nubi e permettesse di arrivare a un consiglio comunale con la certezza di un lieto fine è rimasto deluso. A poche ore dalla seduta del consiglio comunale dedicata al bilancio di previsione, ancora non ci sono certezze sull’approvazione del bilancio di previsione.
I numeri
Partiamo dai numeri. Se tutti i consiglieri dovessero essere presenti, saranno necessari 13 voti per l’approvazione. Questa è davvero l’unica certezza, perché anche sulla carta la situazione è complessa. Salvo sorprese, il sindaco Augusto Airoldi conta 11 voti (il suo, 5 del Pd, 2 di Tu@Saronno, 2 di Saronno civica e 1 di Con Saronno). A questi dovrebbe aggiungersi il dodicesimo voto di Mattia Cattaneo, ex capogruppo di Saronno civica ora indipendente, che sarebbe disponibile a votare il bilancio solo senza stampelle, assenze strategiche e astensioni da parte dell’opposizione.
L’opposizione dovrebbe essere compatta: per il no voteranno 4 di Obiettivo Saronno, 5 della Lega, 1 di Fratelli d’Italia e 1 di Forza Italia. Occhi puntati proprio su quest’ultimo voto: nel consiglio comunale di dicembre, con l’astensione prima e il voto favorevole poi, è stato proprio Agostino De Marco a permettere alla coalizione che guida la città di “portare a casa” l’approvazione del consolidato.
Una scelta di responsabilità, l’ha definita il consigliere azzurro, che ha scatenato forti reazioni sia in Forza Italia sia nel Pd e che, anche per le conseguenze lasciate in entrambe le parti, non sembra ripetibile. Del resto, De Marco ha annunciato prima della scorsa seduta il suo voto contrario e non va dimenticato che il suo voto favorevole farebbe saltare quello di Cattaneo.
E quindi il tredicesimo voto? Difficile pensare a un cambio di fronte da parte dell’indipendente Giuseppe Calderazzo che, esponente del M5S, ha fatto una tenue apertura, ma richiedeva un forte cambiamento di rotta nella quasi maggioranza, che però nessuno sembra realmente interessato a fare. Difficile così che sarebbero condivisi un voto favorevole o anche un astensione o assenza.
Ultima possibilità per l’amministrazione di Augusto Airoldi: un cambio di rotta della presidente Marta Gilli, che dovrebbe però venire meno alla neutralità scelta al momento dell’elezione e confermata nelle successive votazioni.
Le modalità di voto
Tra i temi aperti c’è anche quello delle modalità di voto, cruciale in una situazione tanto complessa. Sala Vanelli, sede del consiglio comunale, appena riqualificata con un investimento di 100 mila euro, è dotata di un sistema per il voto elettronico che permette a tutti i consiglieri di votare in sincrono, ma, fino all’ultima seduta, non era funzionante. Ci sono stati dei sopralluoghi dei tecnici comunali, ma non sono arrivate informazioni sull’attivazione. Il regolamento prevede il voto per alzata di mano, ma “per comodità” nella conta dei voti da parte del segretario comunale si è spesso optato (con una richiesta e votazione del consiglio) per una votazione con appello nominale.
Una soluzione che non piace, perché favorisce gli ultimi consiglieri che si esprimono (ad es. Marta Gilli e Pierluigi Gilli), i quali potrebbero calibrare la propria scelta “a conti fatti”. Da qui i confronti in capigruppo ma anche in consiglio comunale. Diverse le proposte alternative, a partire da quella di un voto per appello nominale ma con ordine alfabetico.
La mozione
Negli ultimi giorni, la lista civica Con Saronno ha presentato una mozione per chiedere che l’avanzo di amministrazione del 2024 venga destinato alla riduzione dei mutui previsti nel bilancio di previsione 2025, con conseguenti risparmi sugli interessi. La proposta include anche lo stanziamento di fondi per agevolare l’accesso agli asili nido e ai campi estivi, oltre a misure per favorire la partecipazione dei giovani alle attività sportive, con l’obiettivo di contrastare il disagio psicologico e promuovere l’inclusione.
Gli scenari
Se tutti i consiglieri saranno presenti, in presenza o con il collegamento a distanza, serviranno 13 voti. Se ci saranno, il bilancio sarà approvato e l’amministrazione potrà tornare pienamente operativa (ora può lavorare solo in dodicesimi). Nel caso di mancanza della maggioranza, il sindaco potrà riportare nuovamente il bilancio sempre entro il 28 febbraio.
Altra data cruciale è quella del 24 febbraio: se l’amministrazione comunale dovesse cadere prima di quella data (ad esempio per le dimissioni del sindaco, qualora si accorgesse di non avere la maggioranza), si andrebbe a votare subito nella prossima tornata elettorale, ossia quest’anno. Se invece dovesse succedere dopo, salvo specifiche scelte del prefetto, si dovrebbe attendere l’anno successivo, ossia la tornata elettorale del 2026, peraltro fine naturale del mandato. In questo caso, però, a guidare Saronno sarebbe un commissario prefettizio per un anno.
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Commenti
Non succede, ma se succede ..
Gilli, siamo alla resa dei conti.
Perche’ esiste una maggioranza?
Da mesi esiste una NONmaggioranza, un tenere insieme con il nastro adesivo, in balia dei capricci, truschini sottobanco, la poltrona di Presidente usata per “pietire” un voto… vedasi con il Consigliere Calderazzo, che ha abboccato salvo poi rimanere fregato.
Insomma un disastro politico ormai da mesi e mesi.
Mi auguro solo che il Partito Democratico si sia attivato per un nuovo candidato Sindaco. Tanto tra pochi mesi, prima o poi finalmente si vota. Spero prima.
Mai numeri non ci sono o voi non sapete se ci sono?
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Che ci sia o meno la maggioranza sabato cambia poco: tutte persone che hanno finito con la politica. Airoldi, Damato, Musaro’, Gilli padre e figlia è solo questione di tempo 1 giorno o 1 anno comunque quello è il loro destino
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E’ arrivato il fan boy disperato prone a qualunque inciucio. La peggior politica di un sindaco ormai oltre il decotto!