Saronno, appello di Paleardi alla presidente Marta Gilli “per il rispetto delle regole e dei cittadini di Saronno”
15 Febbraio 2025

SARONNO – “Con rabbia e delusione ho letto l’ordine giorno del consiglio comunale del 15 febbraio in cui verrà riproposto il bilancio di previsione ritirato nell’ultima seduta dal sindaco Augusto Airoldi”
Inizia così la nota di Alberto Palerdi storico esponente della politica saronnese che, all’alba di una delle sedute cruciali per l’Amministrazione e quindi per la città, esprime la propria amarezza di cittadino a fronte dell’ordine del giorno odierno che vede prima la discussione della mozione e poi quella del bilancio previsionale.
“Rabbia perché non viene rispettato il regolamento del consiglio comunale, che all’art. 34 comma 5 così dice: nella seconda (parte del consiglio) è contenuto l’elenco di interpellanze e mozioni che sono iscritte all’ordine del giorno in coda alle delibere. Una mancanza di rispetto delle regole che arriva per rispondere ad una richiesta dell’ex presidente Pierluigi Gilli che più volte in consiglio ha sollecitato tutti alla lettura e al rispetto del regolamento”.
E rincara: “Delusione per la scelta dell’attuale presidente Marta Gilli che, pur rimarcando al momento dell’elezione il suo essere super partes, non applica il regolamento parte essenziale del suo ruolo”.
Ma Paleardi va oltre: “Mi sarei aspettato un intervento del segretario comunale ma anche dei consiglieri comunali di maggioranza che dovrebbero rispettare, come eletti dei cittadini, le regole”.
“Da cittadino non posso che ipotizzare, anche perché non è stata fornita nessuna spiegazione né della necessità dell’anticipo della mozione né delle motivazione di questa insolita collocazione nell’odg, questa situazione sia l’ennesima forzatura per evitare attriti o peggio ancora per cercare/trovare il tredicesimo voto. Così mi appello a colei che in questo momento riveste il ruolo di garante del consiglio comunale. Marta Gilli. Nel suo discorso di insediamento ha parlato della sua neutralità, di ridurre la tensione e della volontà di essere super partes. Bene oggi può dimostrarlo. Ripristini il regolare ordine delle cose o quanto meno renda noto ai cittadini, come loro diritto, perchè è stata fatta questa scelta. Il rischio è che rimanga l’idea che sia stato un escamotage o cavillo perchè ancora una volta ” in consiglio comunale a Saronno c’è qualcuno che è più uguale degli altri”.
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Commenti
Una domanda: DOPO QUANTI ANNI ci si può decorare il petto con il titolo di “storico esponente della politica saronnese”? chiedo per un’amica
Ma c è il festival di San Remo
Per una volta, bisogna dare atto che la riflessione proposta dal concittadino è degna di nota!
Il dubbio sorge spontaneo (verrebbe da dire)….. non è forse che, con una sorta di prova del nove, si vuol “testare” il “pallottoliere” dei voti prima del voto sul bilancio?
Oppure non è che il proponente, voglia usare la mozione come “merce di scambio”?
Vedremo!
Ma a qualcuno veramente importa se una mozione inutile sia posta prima o dopo? Se per lei i problemi di Saronno sono questi, spero che resti nell’ombra più a lungo possibile
Per salvare la cadrega troveranno il modo di interpretare diversamente il regolamento.
Non sarebbe la prima volta.
Ma questo si chiama accanimento terapeutico o semplicemente “golpe”.
Ma il motivo per cui i saronnesi dovrebbero dar retta al Paleardi quale sarebbe?
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Non a Paleardi, ma al regolamento che il presidente del consiglio comunale non dovrebbe rispettare solo secondo convenienza
La cadrega è bella
Chi è il sig. Paleardi? Un comune cittadino come tanti altri. Perché a lui viene riservato uno spazio quando lo vuole e guarda caso proprio nel giorno del consiglio comunale!!
Sig.ra Giudici risponda
La mozione e’ solo una scusa per poi far votare il previsionale.
Se sara’ votato, questa sera avranno tutti abdicato, e il nuovo sindaco sara’ la famiglia di chi ha costretto Airoldi a ritirare il bilancio previsionale dal precendente consiglio comunale.
Il tutto in una genuflessione collettiva della ormai non maggioranza.
Tanto prima o poi arrivano le elezioni e andranno a casa.
Resti sulle montagne
Non esiste da tempo una maggioranza, si vota si, no, ci si astiene, prima si vota no poi forse si… solo in base al tornaconto del momento. Unica cosa dignitosa sarebbe prenderne atto per rispetto dei cittadini e azzerare il tutto.