Crisi, cosa succede dopo la debacle in consiglio? Dimissioni? Commissario? Ecco lo spiegone
17 Febbraio 2025

SARONNO – Dopo la debacle di sabato sera in consiglio comunale la politica saronnese cerca di ritornare protagonista con la speranza di mettere la parola fine, in un modo o nell’altro, alla crisi che dura ormai da fine settembre. Ore decisive dunque per l’Amministrazione del sindaco Augusto Airoldi che si trova con una non maggioranza dopo che il consiglio comunale sabato sera ha respinto il bilancio previsionale con 12 voti favorevoli, 12 contrari e un’astenuta Marta Gilli.
L’Amministrazione può riportare il bilancio in consiglio ma, se i consiglieri fossero tutti presenti, servirebbe un tredicesimo voto per l’approvazione. In questo caso si continuerebbe fino alla scadenza del mandato ossia primavera 2026. Se però il bilancio non dovesse essere approvato (per la già vista l’impasse del 12 a 12 con un’astenuta) oltre la scadenza del 28 febbraio arriverebbe il commissario prefettizio che guiderebbe la città fino alle elezioni del 2026. In caso di mancata approvazione del bilancio o di dimissioni del sindaco, infatti, non ci sono più i tempi tecnici per votare nella primavera di quest’anno, si andrebbe al 2026.
Si potrebbe votare quest’anno solo se si dimettessero 13 (ossia il 50% + 1 dei consiglieri). Ed è questa l’ipotesi su cui sembra concentrarsi la politica saronnese su entrambi i fronti. Già perchè nelle ultime ore l’indignazione del mondo politico, degli addetti al lavoro ma anche della società civile ha portato sotto i riflettori questa possibilità.
Del resto la mattinata si è aperta con la presa di posizione di Obiettivo Saronno lista civica indipendente che ha annunciato la propria disponibilità ad immediate dimissioni per evitare il commissariamento e portare Saronno al voto nella prossima primavera.
A breve distanza la vera svolta ossia l’intervento di Mattia Cattaneo, consigliere comunale indipendente ex Saronno civica che sabato ha votato con la maggioranza, che si è detto disponibile alle dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri.
Più velata ma altrettanto concreta nei fatti la disponibilità dei M5s per le dimissioni del loro consigliere Giuseppe Calderazzo. E così sono già 6 consiglieri pronti a lasciare lo scranno.
C’è attesa per capire scelte, strategie e posizioni del centro destra Lega, Fi, FdI perchè a conti fatti ci sarebbero i numeri per andare al voto.
Riunioni e confronti anche nel centrosinistra dove la voglia di staccare la spina non manca. Il sindaco Augusto Airoldi ha convocato una conferenza stampa per domani pomeriggio alle 14,30 anche se non ci sono anticipazioni su contenuti. Se si dovesse dimettere arriverebbe il commissario per un anno (anche se ha una finestra i 20 giorni per ripensarci e chissà se salterebbero fuori i numeri) ma se ci fossero le dimissioni del consiglieri si andrebbe comunque alle urne.
E Marta Gilli? La presidente ha scritto una lettera appello ai consiglieri per un voto di responsabilità rimarcando il proprio ruolo neutrale e nel caso di un nuovo impasse la disponibilità ad un voto di indirizzo. Nel pomeriggio in un commento su Facebook apprezzando l’uscita di Cattaneo ha rimarcato come le dimissioni fossero l’unica soluzione possibile.
Insomma la partita è tutta aperta. C’è probabilmente un’unica certezza: l’indignazione dopo l’ennesimo flop in consiglio comunale ha segnato per tutti, dalla maggioranza all’opposizione agli indipendenti, la fine della possibilità di fare melina e di ogni strategia attendista.
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Commenti
Quantomeno il teatrino dei Gilli è finito
meglio un buon commissario che un pessimo sindaco!
DIMISSIONI = DIGNITA
Scusatemi ma esattamente su quale dato tecnico si fonda questa previsione secondo cui solo con le dimissioni contestuali dei consiglieri ci sarebbero i tempi tecnici per tornare alle urne già questa primavera?
Chi ve l’ha detto che con le dimissioni del sindaco non si fa in tempo?
La data del 24 febbraio, indicata da OS come termine ultimo per il ritorno al voto in primavera, da dove l’hanno tirata fuori?
Sono informazioni verificate? Chiedo a Ciceroni e Giudici
Abbiano almeno il coraggio di andare via dopo aver rottamato Saronno. Sporca, piena di delinquenza e ormai morta. Degrado totale in ogni posto vergognatevi.
Ignavia…chi può scegliere e decide di non scegliere . Condannando la città a non approvare il bilancio. PD se hai un minimo di dignità fai in modo che si possa votare quanto prima possibile
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Ecco, si è dimesso dignitosamente, ora si dimettano anche i consiglieri e subito alle urne, mi auguro che Obbiettivo Saronno perda fortemente.
Per come Saronno è amministrata non si vedrebbe la differenza con un commissario
Si e’ arrivati oltre il ridicolo.
Va ridata la citta’ ai Saronnesi, condivido appello per le dimissioni dei consiglieri.
Cosi da poter votare un nuovo Sindaco entro il 2025
In sintesi:
– Marta fa A ma dice agli altri di fare B e poi si allinea a C. #Funambolica
– Il PD ha capito che Airoldi non è più il cavallo su cui scommettere e ad uno ad uno stanno scendendo dal carro. #Megliotardichemai
– Cattaneo, sulla via di Damasco, sembra aver trovato pace e serenità. #Illuminato
– Calderazzo che già aveva sbagliato a non tirare un calcio di rigore, adesso ha messo la palla sul dischetto. #Ninononaverpaura
– Airoldi e Gilli sembrano Sigfried e Odette della famosa opera di Čajkovskij. #Finaletriste
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Che disamina, complimenti anche per gli # che la dicono tutta di questa farsa messinscena politica che in mano al PD Airoldi Gilli e Casali in questi 4 anni hanno portato Saronno al top nella classifica delle “favelas” dove è meglio non abitare e vivere.
Ti sei dimenticato però di attribuire a qualcuno e ce n’è più di uno o una (per rispetto della teoria gender) la definizione della “sindrome del pendolo”, ovvero per chi non lo sapesse è per la serie: mi hanno eletto di qua e poi vado di là, prima sto con Airoldi poi passo all’opposizione, sono all’opposizione però a volte voto con la maggioranza, sono indipendente ma rappresento un movimento che non cè.
Alla fine alzo anch’io la bandiera bianca e mi dichiaro neutrale così non sto nè di qua e nè di là, ma farò solo “il bene di Saronno” e manderò tutti alle urne sperando che mi eleggano.-
Non volevo infierire più di tanto. La situazione è già abbastanza tragicomica, purtroppo per noi.
#nonspararesullacrocerossa
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