Chiusura del Mils, le risposte dell’assessore Terzi: “Non ci sono alternative alla chiusura temporanea. In arrivo mostre parziali sul territorio nazionale”
24 Febbraio 2025

SARONNO – Arrivano dall’assessore ai Trasporti Claudia Terzi le prime informazioni certe sul futuro del museo Mils, Museo delle industrie e del lavoro del Saronnese, rese note in risposta a un’interrogazione.
Lo scorso 9 gennaio, i consiglieri regionali del Partito Democratico, Samuele Astuti e Paola Bocci, hanno presentato un’interrogazione alla giunta regionale riguardante il futuro del Museo delle Industrie e del Lavoro Saronnese (Mils) nell’ambito del progetto del nuovo Saronno City Hub. I consiglieri hanno chiesto chiarezza sui tempi e le modalità del trasferimento del Mils, evidenziando l’assenza di informazioni dettagliate su quanto tempo il museo resterà chiuso e sulle condizioni del capannone temporaneo destinato a ospitare le collezioni. Nel dettaglio, l’interrogazione propone di anticipare il recupero dei capannoni industriali individuati come futura sede del museo, per preservare il valore storico e culturale delle strutture e ridurre i tempi di chiusura. Inoltre, Astuti e Bocci sollecitano la creazione di un tavolo progettuale dedicato al futuro del Mils, coinvolgendo la Regione Lombardia, Trenord, la direzione del museo, il Comune di Saronno e possibili altri soggetti locali, come Rete Miva (Rete dei Musei Industriali del Varesotto). (QUI IL TESTO INTEGRALE)
L’assessore Terzi inizia dalle tempistiche, spiegando come “il trasloco dei materiali dell’attuale museo sia previsto per aprile/maggio 2025 e la conclusione di tutti i lavori è prevista tra la fine del 2028 e l’inizio del 2029″.
L’esponente della giunta regionale prosegue senza lasciare speranze per una soluzione alternativa: “Non è possibile anticipare i lavori sull’edificio destinato alla nuova sede museale, perché l’edificio 1a-1b ospita attualmente funzioni utili a garantire la continuità delle attività manutentive svolte nell’hub di Saronno, in attesa del completamento dei lavori agli edifici 2 e 3″. E continua: “Le ipotesi, già valutate da Ferrovienord, di mantenimento, anche temporaneo, degli edifici che attualmente ospitano il Mils contrastano con l’esecuzione dei lavori previsti per la realizzazione dell’hub, in quanto non risulterebbero garantite le necessarie condizioni di sicurezza strutturale dei locali oggi adibiti a museo in presenza di lavori interessanti ambiti ad essi contigui”.
Rassicurazioni invece sull’idoneità dei nuovi spazi del museo: “I locali individuati per il deposito temporaneo della collezione del Mils rappresentano, secondo la stazione appaltante, la migliore soluzione possibile da un punto di vista tecnico ed economico. I locali in muratura adibiti a deposito temporaneo hanno le stesse caratteristiche strutturali di quelli ove oggi è custodita la collezione Mils, e pertanto risultano adeguati alla custodia temporanea”. L’assessore spiega come Ferrovienord abbia trovato questa soluzione in assenza di ipotesi alternative arrivate dal museo o dall’Amministrazione.
Terzi conferma la disponibilità a un momento di confronto: “La Regione è disponibile a confrontarsi con gli altri attori interessati per il futuro del Mils anche nell’ambito di specifici tavoli progettuali. Nel frattempo, sono già state definite e avviate iniziative tra Fnm, Mils e Ferrovienord, con il patrocinio della Regione Lombardia oltre che del Senato della Repubblica, per un piano di esposizioni parziali diffuse sul territorio nazionale. Si ricorda da ultimo che Ferrovienord S.p.A. ha provveduto a inserire il Mils nel progetto di ampliamento del proprio Museo Virtuale, finanziato dalla Regione”.
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