Al Giuditta Pasta, l’attrice de La grande bellezza Galatea Ranzi nei panni di Anna Karenina
11 Marzo 2025

SARONNO – Giovedì 13 marzo alle 20.45 Galatea Ranzi, vincitrice del premio Ubu come miglior attrice giovane, della menzione d’onore per il premio Eleonora Duse e Stefania nel cast del film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino, vestirà i panni di Anna Karenina. Diretta dal regista Luca De Fusco nello spettacolo vincitore del premio Le Maschere del Teatro 2024 per i migliori costumi, Galatea Ranzi regala al pubblico un’interpretazione di grande e rara intensità espressiva. Accanto a lei in scena un cast eccezionale che va da Paolo Serra nel ruolo di Karenin, a Giacinto Palmarini per quello di Vronskji, a Stefano Santospago nel ruolo di Steve, Francesco Biscione, Debora Bernardi, Irene Tetto, Giovanna Mangiù e la giovane Mersila Sokoli”.
“Come raccontare a teatro una delle storie più belle del mondo? Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda in vari modi”, così spiegano dalla regia. “Innanzitutto, con un cast di livello che parte da una delle migliori attrici italiane, Galatea Ranzi, per il ruolo di Anna, ma anche da un insieme di interpreti di altrettanto spessore, che vanno da Paolo Serra nel ruolo di Karenin, a Giacinto Palmarini in quello di Vronskji, a Stefano Santospago in quello di Oblonskij, Francesco Biscione, Debora Bernardi, Irene Tetto, Giovanna Mangiù e la giovane Mersilia Sokoli. Insieme col drammaturgo Gianni Garrera abbiamo deciso di non nascondere l’origine letteraria del testo, ma anzi di valorizzarla. Al di là dei dialoghi, le parti più strettamente narrative e i pensieri dei personaggi saranno detti dagli stessi attori che interpretano i ruoli, seguendo la lezione del Ronconi del “pasticciaccio” e configurando degli “a parte” tipici del linguaggio teatrale. A queste tecniche puramente teatrali ho aggiunto un montaggio veloce, cinematografico, composto di molte brevi scene e contrassegnato dalla grammatica visivo-musicale, ormai consueta nelle mie regie, di Marta Crisolini Malatesta, Gigi Saccomandi e Ran Bagno. Le coreografie sono di Alessandra Panzavolta. Come nel romanzo tutto inizia e termina con un treno, emblema del testo di Tolstoj. Naturalmente sta a noi l’arduo compito di tradurre in immagini, suoni, parole uno dei libri che più spesso si trova sul comodino di ognuno di noi.”
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