Al Giuditta Pasta speciale “Festa del papà” con lo spettacolo vincitore dell’Eolo award 2024
12 Marzo 2025

SARONNO – Per la Festa del papà al Giuditta Pasta uno spettacolo fatto di storie che s’inseguono, si mescolano, ma che conservano al centro, perno essenziale di tutto, il rapporto tra padre e figlio. Per festeggiare insieme e per condividere l’ultimo spettacolo della rassegna teatro famiglie, il teatro mette a disposizione una promozione utilizzando il codice “Family” che darà la possibilità di acquistare i biglietti a metà prezzo.
L’appuntamento è per domenica 16 marzo alle 16. Dopo lo spettacolo merenda insieme offerta da Bar Galli al Teatro. Divertimento e grandi emozioni in questo spettacolo ispirato ai testi e alle immagini di “Una bibbia” di Philippe Lechermeier e Rebecca Dautremer. Lo spettacolo, vincitore del premio Eolo Award 2024 “per aver avvicinato con coraggio e in modo fantasmagorico i ragazzi, attraverso il rapporto tra il padre e suo figlio, ad un immaginario poco frequentato dal teatro per le nuove generazioni, quello della Bibbia, testo di straordinaria evocazione, pieno di simboli e stimoli misteriosi”, è un racconto di formazione, il viaggio straordinario di un padre e un figlio verso un luogo misterioso. Uno spettacolo che, con dolcezza, poesia estrema sensibilità e tante risate, invita a riflettere sulle sfide del nostro tempo e sul desiderio di un mondo migliore. Nel viaggio fianco a fianco di un padre e di un figlio.
Due personaggi sgangherati e affamati, un padre e un figlio, trasportano il loro strampalato fardello di carabattole in un viaggio che sembra non avere né inizio né fine. Un rapporto dolce e poetico intriso di storie antiche che ancora parlano di noi, del risvolto luminoso delle cadute di questi nostri tempi, occasioni imperdibili per ripensare il mondo partendo proprio da una risata di cuore e da una sensibilità bambina. La Bibbia è un libro straordinario in cui uomini sentono voci divine che dicono loro di partire, di lasciare tutto e di andare verso qualcosa di nuovo.
Qualcosa che sa di una comune casa, di una comune origine, di una comune destinazione. La Bibbia è un universo di parole: parole di distacco e parole di promessa, parole che assomigliano molto, davvero troppo ormai, alle cose che oggi ci circondano.
La Bibbia racconta alle nuove generazioni cosa può voler dire questo umano antico andare, l’essere mossi da eventi dalla portata incalcolabile, le separazioni e la memoria delle cose lasciate indietro.
“Perché siamo partiti dalla Bibbia, dal Vecchio Testamento? Per raccontare ai più piccoli questo nostro andare stanchi ma tenaci verso una promessa, cosa può voler dire umanamente perdersi per via e com’è ricostruire assieme ai nostri simili dopo un tremendo crollo. Quest’epoca sembra la più adatta per una storia che inizia prima di noi e che finisce dopo di noi: perché la Bibbia è immensa, è un mondo a sé, misterioso e irrisolvibile che grazie al teatro può prendere le forme di gioco umano, vicino, possibile”, così commentano dalla regia.
I commenti della stampa
“Per aver avvicinato con coraggio e in modo fantasmagorico i ragazzi, attraverso il rapporto tra il padre e suo figlio, ad un immaginario poco frequentato dal teatro per le nuove generazioni, quello della Bibbia, testo di straordinaria evocazione, pieno di simboli e stimoli misteriosi”, Eolo Award 2024.
“Uno spettacolo di estrema sensibilità, accurato in ogni passaggio, storie che s’inseguono, si mescolano, ma che conservano al centro, perno essenziale di tutto, il rapporto tra padre e figlio, che, insieme, in “VersoB”, creazione del Teatro del Piccione, stanno viaggiando fianco a fianco, migranti che rievocano narrando, quasi rivivendoli sia pure in forma sfumata e laica, con leggerezza, alcuni episodi della Bibbia. Molto bravi Dario Garofalo e Paolo Piano, autori e interpreti, capaci di creare atmosfere di attesa e sorpresa, ma anche di far nascere belle risate piene tra il pubblico dei bambini…”, Valeria Ottolenghi www.Sipario.it, 29 febbraio 2024
“Uno spettacolo che entra in un immaginario di storie, ma questa volta non più legato alle fiabe, è stato proposto in modo convincente dal Teatro del Piccione in “Verso B”, che avvicina il pubblico dei ragazzi in modo fantasmagorico ad alcune delle storie più interessanti della Bibbia, un testo così pieno di simboli e di stimoli misteriosi. La narrazione si concentra sulla relazione tra la figura del padre e quella del figlio, interpretati da Paolo Piano e Dario Garofalo, sulla bella drammaturgia di Flavia Gallo. In veste di antichi affabulatori i due protagonisti conducono il pubblico verso la mitica città di Babele, famosa per la sua torre che avrebbe voluto, sfidando Dio, arrivare al cielo”, Mario Bianchi di Krapp’s Last Post
“Ed ecco che le peripezie bibliche di Abramo, Sara e Isacco si conformano come le storie da narrare, cui fare riferimento per ampliare la portata di questo viaggio, per dargli corpo, una posizione nel fluire del tempo. Infine, come si conviene, i nostri eroi raggiungeranno B, e attraverso un coinvolgimento inatteso degli spettatori in platea, ci troveremo tutti di fronte ad una certa, antica torre appena costruita e già così precaria…ma questa è ancora un’altra storia”, da la Repubblica Roma
“Assistendo a questo spettacolo ci si rende immediatamente conto del grande lavoro dei due attori. Ci hanno molto colpito la complicità, la profondità dei due personaggi che lasciano vedere in trasparenza come la loro costruzione sia passata per molti strati sedimentati di studio. Le loro identità lasciano intravedere un’età anagrafica veramente vissuta, una stanchezza del trascinarsi che ha raccolto davvero sulla pelle la polvere delle strade sabbiose percorse. Hanno davvero una storia su palco, quel padre e quel figlio. Una storia che dura da più di 2.000 anni”, ha commentato Eolo rivista di teatro ragazzi.
(foto di Fabio Bussalino)