Limbiate, grande successo per i pomeriggi letterari dell’Anpi: presentato il libro “Le madri lontane” di Stefania Prandi
19 Marzo 2025

LIMBIATE – Sabato 15 marzo, a Limbiate, ancora un pienone per la presentazione di “Le madri lontane”, il bel libro di inchiesta di Stefania Prandi che ha meritato il salone storico di Villa Crivelli Pusterla, che ha visto tutti occupati i cento posti disponibili.
Un tavolo di presentazione tutto al femminile, come è giusto che fosse, essendo l’evento organizzato nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale delle donne dell’8 marzo. Accanto all’autrice c’erano Valentina Mazzola (Anpi Bovisio), che ha letto alcuni significativi passaggi del libro, e Valentina Tagliabue, della presidenza provinciale dell’Anpi, che ha interloquito con l’autrice con domanda e osservazioni puntuali e pertinenti oltre che spiegare, in apertura, il ruolo delle donne nella resistenza prima e nella stesura della costituzione dopo.
Il pubblico presente ha molto gradito, sottolineandone i passaggi più significativi con applausi, la presentazione di Stefania Prandi, giornalista, scrittrice e fotografa indipendente e freelance. Stefania Prandi si occupa di diritti umani, sfruttamento sul lavoro, violenza di genere, questioni sociali, ambiente e cultura.
“Le madri lontane” è il titolo che già prefigura il contenuto del libro, la sofferenza delle migliaia di figli che migranti romene, bulgare e ucraine sono costrette a lasciare nei paesi d’origine, ma è anche il destino di molte braccianti impiegate nella raccolta delle primizie nelle serre, di olive e agrumi, soprattutto nel sud Italia. Stefania Prandi ha raccolto decine di testimonianze di queste donne e tutte hanno rifiutato l’espressione “orfani bianchi” riferita ai loro figli. “E’ pur vero che le migliaia di bambini crescono lontani dalla propria madre, affidati alle cure di nonne o altri familiari – ha riferito Stefania Prandi – ma è altrettanto vero che le loro madri sono vive anche se i quotidiani contatti sono quelli delle videochiamate“. Le madri lontane, ha sottolineato l’autrice, è anche il racconto del caporalato e dello sfruttamento delle donne migranti nei campi italiani ed europei.
Il reportage è stato realizzato con decine di interviste a braccianti, psicologhe, sindacalisti, dirigenti scolastici e insegnanti tra Romania, Bulgaria, Calabria, Basilicata e Puglia. Un luogo comune molto diffuso e intriso di cattiveria ci narra di queste madri che “abbandonano” i figli per cercare fortuna in occidente. Non è affatto così ed è stato commovente il passaggio in cui Stefania Prandi ha raccontato dell’incontro con una maestra “‘Ogni lettera termina con TI VOGLIO BENE, MAMMA’. La voce di Rosita Alexandrova, maestra di sessantaquattro anni, si spezza. Le labbra hanno un fremito e non riesce a trattenere le lacrime, mentre racconta di quando aiuta i suoi alunni a scrivere alle madri lontane. Alcune non tornano nemmeno per Natale, e allora i messaggi dei figli diventano più accorati“.
Non poteva certo mancare la testimonianza di quanto sia difficoltoso e non privo di rischi il lavoro di una giornalista freelance le cui inchieste trovano materia di indagine proprio in situazioni drammatiche se non tragiche, come Stefania Prandi, che deve affrontare il suo lavoro senza coperture e a proprie spese sperando poi che qualche editore o direttore di giornale “compri” i suoi reportage. Come quella volta in cui l’autrice del libro finì, in Romania, nelle mani di una guida-interprete che letteralmente la sequestrò richiudendola in un’abitazione isolata nel tentativo di estorcerle denaro per liberarla. Per fortuna una serie di circostanze a lei favorevoli consentirono a Stefania Prandi di uscire in modo rocambolesco da quell’appartamento e rientrare in Italia.
Gli interventi dell’autrice sono stati intervallati dalla pregevole e applauditissima esibizione della band Electric Storm composta dagli studenti del Castiglioni che hanno interpretato canzoni di Mia Martini, Fabrizio De Andrè e Freddy Mercury. In chiusura, la preside Maria Grazia Di Battista, nel ringraziare l’autrice e il numeroso pubblico presente, ha voluto sottolineare l’importanza di incontri come questo proprio in un istituto agrario, in cui argomenti come il caporalato e lo sfruttamento nelle campagne oltre che le metodologie di coltivazione devono sempre tendere ad una dimensione etica del modo di produrre merci che evitino sofferenze per chi lavora e danni per la salute dei consumatori.

Il presidente Anpi di Limbiate Rosario Traina ha brevemente commentato l’iniziativa: “Ancora un successo per le iniziative messe in campo dall’Anpi, questa volta in collaborazione con le sezioni Anpi di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e l’istituto “Castiglioni”. La scelta di Villa Crivelli Pusterla non è certo casuale, ma tende a valorizzare un patrimonio storico, culturale e architettonico di questa parte della Brianza che, al momento, insiste su un parco in cui regna il degrado dell’ex ospedale psichiatrico di Mombello. Il numeroso pubblico è stato accolto nel salone della scuola, un tempo residenza napoleonica, con un allestimento stile “Caffè letterario” in cui gli ospiti si sono accomodati intorno a dei tavolinetti con tovagliette colorate e un piattino con biscotti mentre, per chi lo desiderava, erano disponibili una fetta di torta e una tazza di tè. L’iniziativa si è potuta realizzare anche grazie alla disponibilità e all’impegno di due docenti dell’istituto Castiglioni, la professoressa Filippa Lentini per l’aspetto organizzativo e il professore Alessandro Cascavilla che ha curato la preparazione musicale degli studenti“.


(foto dell’evento)
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