A volte mi sento l’Altro,

come una notte senza stelle,

un cielo smarrito nell’oscurità,

dove i pensieri vagano tra dubbi e sogni.

La paura si rifugia nel silenzio,

tra domande senza risposta,

che mi stringono la pala,

come onde verse nell’infinito,

incapaci di raggiungere la riva.

Eppure, nel cuore della quiete

e dell’ombra si sente un battito che rompe il tacere,

e tra le tenebre brilla una scintilla,

ostinata e viva.

Ma davanti al cammino per raggiungerla ,

sento il vento diventare tempesta,

e sussurri che si intrecciano con essa annunciando la mia caduta

e soffocando quel battito che sembra un sogno lontano e irraggiungibile.

Ed è proprio lì, quando le mio cuore si sta spegnendo

lentamente lasciando scivolare  ogni speranza,

che vedo l’aurora boreale accendere il cielo,

come un’anima che trova la sua luce nel buio.

E capisco che questa paura paralizzante e la mia prigione,

ma anche la mia chiave,

perché solo chi attraversa la notte può vedere l’alba.