Saronno, dai legni dei barconi alla musica di Bach: a Leonardo da Vinci arrivano “I violini del mare”. Suonati dagli studenti
15 Aprile 2025

SARONNO – Sono violini, viole, violoncelli e contrabbassi costruiti con i legni delle barche dei migranti, arrivate a Lampedusa cariche di vite e di speranze. Strumenti colorati come le assi dei gozzi che erano prima, legni crepati, intrisi di gasolio e salsedine, ben diversi dai pregiati abeti e aceri utilizzati nella liuteria. Legni cresciuti in Africa, portatori di una arcaica memoria, che hanno viaggiato attraverso il deserto per arrivare al mare, fino a trovare mani abili capaci di trasformarli a casse armoniche in grado di suonare Bach e Vivaldi.
Questo è Metamorfosi, il progetto ideato dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti e sostenuto con forza dal suo presidente Arnoldo Mosca Mondadori, e la sua estensione l’Orchestra del Mare, percorso all’interno del percorso carcerario iniziato nel 2012 con la creazione del laboratorio di liuteria e falegnameria al carcere di Opera (Milano). È qui che è stato realizzato nel 2021 il primo “violino del mare”, che interpreta simbolicamente tutte le emozioni della traversata nel Mediteranneo, che gli studenti della sezione musicale della scuola media Leonardo da Vinci di Saronno hanno potuto vedere da vicino lo scorso 28 marzo durante un incontro organizzato dal dirigente scolastico Gabriele Musarò e dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
«L’idea di far conoscere il progetto ai nostri studenti è nata dopo la mia partecipazione a un concerto a Lampedusa, a luglio 2024, diretto dal maestro Riccardo Muti», racconta Chiara Casiraghi, insegnante di violino. «Durante quel concerto, in una cava a pochi passi dal mare, gli archi dell’orchestra Cherubini suonavano gli strumenti realizzati dai detenuti con i legni dei barconi. Una storia così toccante che ho subito pensato di condividere con i nostri musicisti in erba». La proposta dell’incontro a Saronno ha visto l’entusiastica adesione del presidente Mosca Mondadori, che ha incontrato gli studenti di I, II e III D assieme ai fondatori di Fondazione Riva, attiva nella creazione di opportunità di lavoro per i detenuti.
«La musica è un veicolo eccezionale che va oltre lo studio, oltre lo spartito. È uno strumento per la costruzione di sensibilità su tematiche come l’accoglienza e l’inclusione, per condurre alla riflessione critica i futuri cittadini pensanti, vale a dire i nostri studenti», ha dichiarato il dirigente scolastico Gabriele Musarò. L’incontro con I violini del mare era inserito nelle attività legate agli obiettivi di educazione civica. «In preparazione alla straordinaria testimonianza con i curatori del progetto, gli studenti della sezione musicale hanno letto il testo Bibbia e Corano a Lampedusa», riferisce il professore di religione Simone Colombo. «Approfondire alcuni passaggi del libro è stata l’occasione giusta per riflettere in classe su temi la cui importanza deve essere continuamente ribadita: la tutela della dignità, la solidarietà, la fratellanza e il valore della fede nel cammino della vita di una persona».
Il presidente Arnoldo Mosca Mondadori ha raccontato agli studenti la storia del progetto Metamorfosi e dell’Orchestra del mare. «Tutto è cominciato agli inizi del Duemila quando, insieme con l’associazione Amani, decidemmo di installare a Lampedusa un monumento alto cinque metri alla memoria dei migranti deceduti in mare», ricorda il presidente. «Durante l’inaugurazione notammo le barche naufragate e decidemmo di farne delle croci che ora sono in migliaia di chiese di tutta Europa. Dopo abbiamo iniziato a realizzare dei presepi con i detenuti nel carcere di Opera. Da lì, quasi casualmente è nata l’idea di fare con quei legni anche degli strumenti musicali, diventata realtà grazie alla collaborazione di alcuni maestri liutai, come Enrico Allorto e Carlo Chiesa». Dopo il primo colorato violino l’Orchestra del mare si è arricchita di nuovi strumenti, circa 18, realizzati con i resti di circa un centinaio di imbarcazioni donate dal ministero degli Interni e salvati dalla distruzione. Nel corso degli anni gli strumenti sono stati benedetti da Papa Francesco, suonati da grandi artisti internazionali come Sting e Nicola Piovani e “sbarcati” alla Scala, nel tempio della lirica milanese dove sono stati suonati da alcuni musicisti d’eccezione come i violoncellisti Mario Brunello e Giovanni Sollima. Il progetto Metamorfosi ha ricevuto la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.
Flora Salvini
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