Brianza: curatore speciale sotto inchiesta per aver sottratto 1,5 milioni al suo assistito
18 Aprile 2025

MONZA – Sequestro da oltre un milione e mezzo di euro nei confronti di un curatore speciale della provincia di Monza e Brianza, indagato per peculato e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. L’operazione è stata condotta dai finanzieri del comando èrovinciale di Monza e Brianza, su disposizione della Procura della Repubblica di Milano.
Secondo quanto emerso dalle indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria, l’uomo – nominato amministratore di sostegno dal Tribunale Civile di Monza per un soggetto giudicato incapace di gestire autonomamente i propri interessi – si sarebbe illecitamente appropriato, tra il 2013 e il 2024, di 1.506.000 euro, corrispondenti alla somma ora sottoposta a sequestro preventivo.
Le accuse della Guardia di finanza delineano un sistema strutturato: l’indagato avrebbe disposto bonifici a proprio favore, anche attraverso terze persone o società a lui collegate, effettuato prelievi in contanti per spese personali e utilizzato carte prepagate intestate all’assistito. Il tutto sarebbe stato coperto da causali fittizie e rendicontazioni false, presentate al Giudice Tutelare e alle banche per mascherare le appropriazioni indebite. Inoltre, l’uomo è accusato di aver manipolato gli estratti conto bancari, allegandoli alle relazioni periodiche per nascondere la reale entità del patrimonio del soggetto tutelato, ostacolando i controlli da parte dell’autorità giudiziaria. Parte delle somme sottratte sarebbero state trasferite su conti esteri riconducibili all’indagato, al fine di renderne più difficile la tracciabilità. Oltre al sequestro di beni – che include immobili, quote societarie e disponibilità liquide – il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto per l’indagato anche la sospensione per un anno dall’esercizio di pubblici uffici.
18042025