Ex Isotta, Pagani: “Da noi nessuna corsia preferenziale per il recupero. E chissà se l’ostilità di Azzi ha qualche suggeritore… “

Lina ha detto:

Il progetto Ex Isotta è una grandissima opportunità per la città di Saronno, su questo non ci sono dubbi, lo sanno tutti quelli che sulla questione hanno una visione oggettiva. Le buche non rimangono aperte perché ci si impegna in un progetto come questo, una cosa non esclude l’altra, anzi.
Una politica coraggiosa e responsabile avrebbe il dovere di occuparsene seriamente, cercando ogni soluzione per poterla attuare, e insieme agli amministratori anche i funzionari comunali dovrebbero essere disponibili a rendere migliore Saronno, senza paure. La proprietà propone un indice di edificabilità al di sotto di quello consentito (agli incontri con la città voluti da Vivaio Saronno, un immobiliarista si era addirittura scandalizzato che non si volesse edificare al massimo della percentuale…, la vecchia guardia dei palazzinari ancora fa scuola) ed è previsto, secondo quanto esposto negli incontri aperti a tutti, un parco pubblico, un parcheggio, edilizia residenziale e convenzionata, centri culturali e uffici di ricerca sportiva, negozi e luoghi di ritrovo diversi dai centri commerciali da cui siamo già circondati. Un sindaco che auspica possibilità di miglioramento della nostra città vorremmo fosse orgoglioso di poter “mettere la firma” su un intervento di questa portata e di questa qualità, che darebbe uno slancio internazionale ai nostri territori, riqualificando un’area industriale abbandonata da anni. A Legnano hanno addirittura deviato il corso del fiume per realizzare un grande progetto urbanistico che ha rivoluzionato il centro cittadino, perché essere meno audaci dei nostri vicini? La Società che gestisce il progetto ha fatto di tutto per avere un confronto con gli abitanti saronnesi, cosa mai fatta da altri costruttori, quindi non si capisce dove stia il problema: i conti in tasca alla proprietà non tornano? Ci guadagna troppo? Troppo poco? Nulla? Com’è possibile? Dove sta la “fregatura”’? Se questi sono i temi del dibattito poco aiutano la nostra città, famosa nel mondo per i suoi marchi, ma che non sembra brillare per il livello provinciale di luoghi e persone. Come faremo a gestire l’ordine pubblico e il traffico? Certo che l’amministrazione avrà il compito di trovare delle soluzioni su vari aspetti e occuparsi di un numero di cittadini più ampio, ma il progetto sviluppa l’area e darà lavoro e prestigio alla città, se tutti si impegneranno. Questo si chiede ai futuri amministratori e agli uffici comunali, quindi dai candidati si vorrebbe un atteggiamento all’altezza della questione. Se si rispettano le norme e non si fanno nascosti favoritismi, ogni progetto migliorativo della città è per un buon cittadino ben accetto. Del resto, non hanno costruito intorno all’area di tutto e anche di più, senza peraltro offrire nessun servizio o beneficio alla comunità? L’aver già bonificato il terreno dell’ex area industriale è per i residenti un passo avanti, fermarsi qui sarebbe un peccato. Quindi coraggio politici, se non avete seguito il dibattito a porte aperte dello scorso anno, fate in modo di dialogare con la proprietà, in modo che possiate inserire nella vostra campagna elettorale un’opinione sul progetto che sia propositiva e proiettata al futuro. Da cittadini ve lo chiediamo, per Saronno è importante.