Addio papa Francesco, i ricordi, i commenti dei saronnesi
22 Aprile 2025

SARONNO – La notizia della morte di papa FRancesco, avvenuta ieri 21 aprile alle 7:35 a causa di un ictus, ha suscitato profonda commozione nella comunità locale. Già dalle prime ore, numerosi cittadini hanno espresso il proprio cordoglio, condividendo ricordi e parole di affetto per il Papa “venuto dalla fine del mondo”, come lui stesso si definì nel 2013 al momento dell’elezione.
Ecco alcuni interventi dei saronnesi a partire da quelli dei candidati sindaco
Rienzo Azzi
“Partecipo al lutto universale per la scomparsa di Papa Francesco, uomo di pace e di dialogo, esempio per tutto il mondo di grande umanità e sensibilità verso gli ultimi. Riposi nella pace e ispiri a tutti sentimenti di solidarietà e di condivisione”
Ilaria Pagani
Ciao Papa Francesco…torna alla casa del padre! L’immagine di un uomo solo che prega per noi, mi rimarrà’ impressa per sempre negli occhi e nel cuore!
Novella Ciceroni
Se ne è andato Papa Francesco e con lui uno dei pochi uomini di pace. Una preghiera per la sua anima e per il mondo intero.
Augusto Airoldi
Grazie!
Gianfranco Librandi
Papa Francesco ha saputo parlare al mondo partendo dagli ultimi, dagli invisibili, da chi vive ai margini. Il suo sguardo alle periferie è stato autentico e universale. In quelle periferie c’è anche il Sud, c’è la Campania, c’è Napoli. La sua visita a Scampia nel 2015 resta un momento indelebile: lì parlò di dignità, lavoro e coraggio civile, e lo fece guardando le persone negli occhi. Come vicecoordinatore di Forza Italia in Campania, ne ricordo il coraggio, il linguaggio diretto e la vicinanza vera. La sua eredità morale è una sfida che ci riguarda tutti
Casa di Marta
Papa Francesco ha istituito la prima giornata mondiale dei poveri proprio nell’anno in cui abbiamo aperto la Casa di Marta…un segno per noi…ha detto “Non amiamo a parole ma con i fatti” e in questi anni è stato il nostro riferimento per richiamarci al senso delle cose che facciamo. Grazie!
Maria Assunta Miglino
Il termine pontefice deriva dal latino pontifex che significa letteralmente “costruttore di ponti” (pontem facere) fra i fedeli e Cristo in virtù della sua funzione vicaria di Pastore. Papa Francesco nel 2013, nel suo primo discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, diceva “Uno dei titoli del Vescovo di Roma è Pontefice, cioè colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini” Mi piace ricordare questo di Lui questa sera perché “Il ponte è anche l’unica opera edilizia cordiale perché unisce, collega e scavalca le rivalità. I ponti sono dei punti di sutura.” Noi abbiamo più che mai bisogno di ponti Per sempre con noi
Mattia Cattaneo, ex consigliere
Grazie Papa Francesco, fino all’ultimo uomo di pace
Lorenzo Guzzetti, ex sindaco di Uboldo
Si chiude un pontificato che andrà riletto negli anni a venire. Lascia una Chiesa profondamente diversa rispetto quella che ha preso in quella sera di fine inverno 2013. Requiescat in pace.
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Commenti
eh, niente, c’è chi deve fare lezione anche quando muore l’unico vero leader del mondo. Che tristezza!