Omicidio di Volvera, la ricostruzione e le prime ipotesi del movente del 34enne di Saronno
25 Aprile 2025
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VOLVERA – Sono tanti gli aspetti da chiarire sull’omicidio-suicidio di Volvera che vede protagonista il 34enne Andrea Longo, originario di Saronno. In queste prime ore dopo la tragedia è emerso come all’origine del delitto non ci siano semplici liti di vicinato, ma una vera e propria ossessione. Il dramma si è consumato mercoledì 24 aprile, poco dopo le 20, in via XXIV Maggio, nella cittadina a pochi chilometri da Torino. Qui in pochi minuti: Longo ha ucciso a coltellate Chiara Spatola, 29 anni, e il suo compagno Simone Sorrentino, 24 anni, prima di togliersi la vita con la stessa arma.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della compagnia di Pinerolo e della stazione di None, l’uomo avrebbe suonato al campanello dell’appartamento di fronte al suo, dove abitava la coppia. Appena aperta la porta, Longo è entrato con un coltello da sub con lama lunga e affilata. Ha colpito per primo il ragazzo, poi la donna. Entrambi hanno tentato la fuga scendendo le scale, ma sono stati raggiunti nel cortile, dove il killer ha inferto i colpi mortali.
Dopo la strage, il 34enne si è tolto la vita nello stesso cortile, tagliandosi la gola. I soccorritori del 118, intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso delle tre persone.
Longo aveva preso in affitto l’appartamento da pochi mesi, ma sarebbe bastato quel breve periodo perchè scoppiassero problemi di convivenza. La coppia aveva deciso di lasciare l’abitazione e trasferirsi a Rivalta, dove erano già iniziati i lavori di ristrutturazione della casa dei nonni. Secondo i testimoni, i rapporti tra i tre erano già compromessi da tempo: urla, pedinamenti, tensioni quotidiane. L’ultima lite sarebbe avvenuta proprio pochi minuti prima della tragedia.
Prima nel pomeriggio dello stesso giorno, intorno alle 16, Andrea Longo aveva chiamato il 118. Aveva detto di non sentirsi bene. Un’ambulanza era arrivata in via XXIV Maggio, ma i sanitari, dopo averlo visitato, non avevano ritenuto necessario il ricovero in ospedale.
Longo era disoccupato da febbraio, in passato aveva lavorato come autotrasportatore tramite una cooperativa. Viveva da solo aveva avuto problemi mentali. Aveva dei precedenti penali, ma non risultavano denunce recenti da parte della coppia.
Le indagini continuano per raccogliere tutte le testimonianze possibili e fare luce sugli ultimi giorni di tensione vissuti nello stabile.
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