Strage 26 aprile, Castagnoli: “A noi il dovere della memoria, a loro il nostro onore”
26 Aprile 2025

GERENZANO – Una targa per ricordare i quattro partigiani uccisi il 26 aprile 1945: ieri, venerdì 25 aprile, nel giorno della Festa della Liberazione, il Comune di Gerenzano ha scoperto, con quello di Saronno, il cippo commemorativo alla rotonda di via del Malnino.

Nel silenzio del momento e alla presenza di cittadini, autorità e associazioni, è stato reso omaggio ai caduti con la lettura del discorso della sindaca Stefania Castagnoli, che ha sottolineato il valore della memoria come responsabilità collettiva. Le sue parole hanno accompagnato il momento dello scoprimento della targa, collocata nel punto in cui, negli ultimi giorni del conflitto, furono uccisi quattro partigiani.

Di seguito il discorso integrale pronunciato dalla sindaca:
Care cittadine, cari cittadini, autorità e associazioni presenti,
in questo luogo oggi si è fermato il tempo. Nel silenzio e nel raccoglimento, abbiamo scoperto insieme questa targa. Non è una semplice lastra con dei nomi incisi: è un segno vivo, che ci richiama al presente e ci invita a ricordare.
Onoriamo oggi quattro partigiani, uccisi il 26 aprile 1945, in quei giorni confusi e drammatici in cui l’Italia ritrovava la libertà, ma non senza dolore e sangue.
Quei quattro nomi, che ora brillano alla luce del giorno, non sono soltanto parte della nostra storia locale: sono simboli di una verità più grande. Simboli di una libertà che non nasce tutta in un giorno, ma si costruisce nel tempo, e spesso si paga anche dopo che il nemico è stato sconfitto.
Essere qui oggi – insieme – a ricordarli, ottant’anni dopo la Liberazione, è un gesto che va oltre la memoria: è un atto di responsabilità. Perché la memoria è autentica solo se ci insegna a riconoscere l’umanità in ogni vita spezzata, a non dimenticare il valore profondo del sacrificio, e a vigilare contro ogni forma di violenza e intolleranza.
Questa targa è un impegno. È un segno di civiltà. E ognuno di noi, pensando a quei nomi, può fare una promessa: che il loro sacrificio non sia dimenticato, e che la nostra comunità continui a scegliere la via della pace, e che la libertà, ogni giorno, trovi in noi non solo parole, ma gesti.
Ringrazio l’Anpi di Saronno, la Società Storica Saronnese, il Comune di Saronno, il Commissario Straordinario e il Vice Commissario per aver condiviso questa iniziativa con il Comune di Gerenzano, e tutti voi qui presenti.
A loro il nostro onore. A noi, il dovere della memoria.
Grazie.

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