Uboldo celebra il 25 Aprile: un richiamo ai valori della libertà e della democrazia
28 Aprile 2025

UBOLDO – Una mattinata intensa e carica di significato quella che si è svolta a Uboldo il 25 aprile, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione. In una piazza partecipe e attenta, il sindaco Luigi Clerici ha guidato la commemorazione, affiancato dalle autorità civili, religiose e militari, dai rappresentanti delle associazioni del territorio e dal consiglio comunale dei ragazzi.
Nel suo discorso, il primo cittadino ha voluto ribadire l’importanza di questa ricorrenza, sottolineando come la liberazione di ottant’anni fa segnò la fine dell’occupazione nazista e del ventennio fascista. “È una giornata che dedichiamo alla memoria dei caduti di tutte le guerre“, ha detto Clerici, “e nella quale ribadiamo il nostro impegno contro ogni forma di totalitarismo, ancorandoci saldamente ai principi della nostra costituzione“.
Un messaggio attuale, che ha saputo collegare la storia del passato alle sfide del presente, ricordando le guerre ancora in corso nel mondo, dall’Europa al Medio Oriente, e riprendendo le parole di Papa Francesco: “La guerra porta distruzione e moltiplica le sofferenze delle popolazioni. Speranza e progresso vengono solo da scelte di pace“.
Il sindaco ha poi rivolto un appello particolare ai giovani presenti, invitandoli a non rimanere mai indifferenti di fronte all’ingiustizia e alla sofferenza, a scegliere sempre la democrazia, la solidarietà e il rispetto dell’altro. “La libertà – ha ricordato Clerici – è un bene prezioso e fragile, che va difeso giorno dopo giorno, anche attraverso piccoli gesti di attenzione verso chi è più in difficoltà“.
Accanto alle parole del sindaco, durante la cerimonia è stato portato un contributo anche dal consiglio comunale dei ragazzi. In un intervento carico di emozione e consapevolezza, i giovani hanno voluto ricordare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà e sottolineare l’importanza di non dare mai per scontati i valori di giustizia e pace.

Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutti coloro che hanno reso possibile l’evento: il corpo musicale Santa Cecilia che ha accompagnato la cerimonia, l’arma dei carabinieri, il gruppo alpini, la polizia municipale, la protezione civile, l’Anps, l’Anc, e naturalmente il parroco don Armando.
Concludendo il suo intervento, il sindaco Luigi Clerici ha rinnovato il suo appello a custodire con cura la memoria del passato per costruire un futuro di pace: “Viva la liberazione, viva la costituzione, viva la pace ovunque e senza confini, viva l’Italia, viva Uboldo!“.
(foto dell’evento)
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