2000 battute: la fantesca di Papa Ratti da Pertusella ad essere la prima laica negli appartamenti vaticani
30 Aprile 2025

Papa Pio XI, al secolo Ambrogio Damiano Achille Ratti, nasce a Desio nel 1857: la mamma si chiama Teresa Galli, ed è figlia di un albergatore di Saronno (probabilmente gestore dell’albergo “Due Spade”). L’ascendenza saronnese viene ricordata da Carlo Emilio Gadda (il “Gran Lombardo”), autore nel 1946 di “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”: “[…] lunghe teorie di nerovestite” [che] “affittato er velo nero da cerimonia a Borgo Pio, a piazza Rusticucci, a Borgo Vecchio, si attruppavano sotto ar colonnato, basivano a Porta Angelica, e poi traverso li cancelli de Sant’Anna, p’annà a riceve la benedizzione apostolica da Papa Ratti, un milanese de semenza bona de Saronno de quelli tosti, che fabbricava li palazzi”.
Francesco Ratti, padre del futuro Pio XI, dirige in tempi diversi, tra Brianza e Alto Milanese, diversi stabilimenti tessili, tra cui uno a Pertusella: qui la famiglia Ratti, attorno al 1875, prende alle sue dipendenze come domestica la giovane Teodolinda “Linda” Banfi, nativa del luogo, già filandiera nello stabilimento diretto da Ratti padre.
Dopo aver servito per diversi anni la mamma del Papa, la “sciura Linda” segue Don Achille alla Biblioteca Ambrosiana di Milano (dove il futuro Pio XI è arrivato nel 1888, per diventarne Prefetto nel 1907): “Attivissima, religiosissima, fedele fino allo scrupolo, tipica rappresentante anche nell’aspetto fisico della brava gente brianzola [sic], la sua vita era stata naturalmente senza storia anche quando, diventato mons. Ratti nel 1914 prefetto della Biblioteca vaticana, si era trasferita anche lei in Vaticano, abitando quell’appartamento sotto ai tetti, freddo d’inverno e caldissimo d’estate”.

Dopo la “parentesi” polacca di Achille Ratti, durante la quale la “Linda” rimane inizialmente a Roma presso le suore di San Carlo, e poi va a Milano per accudire la signora Teresa, eccola tornare a Roma nel 1922, con il “suo” Papa: “Ed egli se ne ricordò appena salito al trono proprio nel modo che nessuno si sarebbe atteso. Dichiarò lui stesso in quei giorni che chi, assumendosi il grave peso delle somme chiavi, doveva adattarsi in età avanzata ad una vita tanto diversa dalla solita e grave di incombenze, aveva almeno il diritto di non veder mutare il regime della sua tavola, regime, del resto, che era sempre stato semplicissimo, tanto semplice da rendere del tutto inutili le cariche tradizionali di cuoco e sottocuoco, credenziere e sottocredenziere […]”.
La novità di una governante laica, nel palazzo di Sisto V, destò inizialmente stupore e anche qualche critica: “Quando perciò, subito dopo il conclave che lo aveva elevato alla tiara, il Pontefice attuale manifestò il desiderio che alla sua cucina e al suo guardaroba badasse questa vecchietta segaligna che si trovava in Casa Ratti da forse cinquant’anni, la sorpresa fu grandissima ed arrivò in forma di prudenti obbiezioni anche al Pontefice. Non era tanto la cosa in sé che sorprendeva il mondo vaticano, quanto il fatto che quella novità andava contro a tutta una tradizione: una donna che avesse delle funzioni, sia pure umili, nel palazzo di Sisto V non si era mai vista”.
Negli archivi Vaticani sono state recentemente scoperte citazioni che definiscono Teodolinda «una vera guardiana» degli appartamenti papali: “Nella sua nuova posizione la governante del Papa […] rimase tre anni. Abitava nelle due ultime stanze del terzo piano e passava sempre dalla scala di servizio. La qualifica ufficiosa di guardarobiera non diceva che una parte delle sue funzioni: in realtà era la custode vera dell’appartamento e una sorvegliante precisa e molto autorevole specialmente in cucina. Vestita sempre di nero come le suore, con la testa coperta di una sciarpa dello stesso colore, lavorava e leggeva senza interruzione, ma vedeva anche tutto e all’occorrenza sapeva intervenire”.
È descritta come una piccola donna, dotata di una formidabile personalità, «molto autoritaria, specialmente in cucina», dove si occupava anche della selezione dei vini. Nel 1929 a Teodolinda è stata garantita la cittadinanza vaticana e la residenza nel Palazzo San Carlo dove, dopo un lungo periodo di malattia, morì nel sonno il 12 febbraio 1938. I suoi resti sono conservati in una cripta sotto la chiesa parrocchiale di Sant’Anna nella Città del Vaticano”. E ancora: “Questi [Achille Ratti] nel 1922 viene eletto Papa Pio XI, ma lasciando Milano alla volta dei Sacri Palazzi non vuole rinunciare alla sua ottima cuoca e se la porta a Roma. È la prima donna laica a girare per gli appartamenti vaticani, poiché fino ad allora solo le suore erano ammesse in quel ruolo. Le cronache la descrivono come una piccola donna, dotata di una formidabile personalità, «molto autoritaria, specialmente in cucina», ma soprattutto grande esperta di vini”.
Ed è a Roma che, nel 1925, la Linda viene raggiunta da un gruppo di fedeli di Pertusella in pellegrinaggio: “Alta, severa, asciutta nella persona e nella parola, oggi ha ricevuto con amicizia commista a riserbo i saluti dei compaesani di Pertusella, dai quali ha gradito le notizie locali”.
Nel 1904 Teodolinda accoglie il nipote Giovanni Mariani, di nove anni, che era emigrato con la famiglia negli Stati Uniti, e gli trasmette la passione per la gastronomia e per il vino. Il piccolo Giovanni, diventato John al suo ritorno in America, si dedica ad una piccola attività per l’import di prodotti italiani a New York, nel Greenwich Village. La chiama appunto “Banfi”, in onore della zia e della mamma. Negli anni settanta, gli eredi del nipote della “perpetua” di Papa Ratti tornano in Italia per acquisire alcuni terreni a Montalcino, dove oggi si trovano le cantine “Banfi”.
Bibliografia/sitografia:
– “Le giornate romane degli ottomila operai lombardi”, in “Corriere della Sera”, 15 agosto 1925, pag. 5;
– “La vecchia governante di Pio XI è morta ieri in vaticano”, in “Corriere della Sera”, 14 febbraio 1938, pag. 3;
– “Caronno Pertusella. Periodico di informazione comunale”, anno XXXV, n. 1, marzo 2010, pag. 17;
– https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Pio_XI;
– https://archivio.gazzettalucchese.it/evento_view.php?idart=8029;
– https://www.degwineandspirits.com/2023/08/23/banfi-la-storia-il-sogno-lavventura/;
– https://paneefocolare.com/2018/06/06/poggio-alle-mura-i-vini-banfi-e-la-cuoca-di-pio-xi/
Immagini:
– https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Pio_XI;
– https://www.degwineandspirits.com/2023/08/23/banfi-la-storia-il-sogno-lavventura/;
– Archivio Brebbia Saronno.
2000 battute (più o meno) fuori sacco
Storia locale e storie locali dal passato remoto agli anni più recenti, per provare a interpretare l’attualità rileggendo ciò che è accaduto. Storie e curiosità lette, trovate negli archivi o ascoltate negli ultimi trent’anni. Senza presunzione, cercando di imparare ogni giorno qualcosa in più.