Tra i binari, Mazzucotelli: “Collegamenti strategici per Saronno: parliamone”
3 Maggio 2025

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Andrea Mazzucotelli, portavoce del Comitato Viaggiatori Tpl Nodo di Saronno.
Nel nostro consueto spazio mensile di aprile, tra le altre cose, riportavamo aggiornamento ufficiale dei progetti condivisi (deliberazione di Giunta XII / 4027 del 10 marzo 2025) tra Regione Lombardia e Rete Ferroviaria Italiana (Ferrovie dello Stato) per lo sviluppo del collegamento ferroviario tra Saronno e Milano Centrale. Ne è seguita una discussione pubblica interessante che ha coinvolto anche esponenti politici cittadini di un certo rilievo.
Vogliamo dunque proporre alcune considerazioni conclusive – rigorosamente argomentate – in merito a quanto emerso.
Sin dal 2016 (Deliberazione Consiglio Regionale n°1245 del 20 settembre 2016) il Programma Regionale Mobilità e Trasporti (Prmt) prevedeva la diversione del servizio Milano Centrale-Malpensa via Rho-Gallarate senza sostituzioni per il collegamento via Saronno (figura a pagina 127 e azione F.6 alle pagine 182 e 183).
Solamente grazie al clamore mediatico, da noi sollevato a seguito della pubblicazione della Deliberazione di Giunta Regionale XI / 7032 del 26 settembre 2022, Regione Lombardia si è trovata nei fatti costretta a elaborare una soluzione precedentemente non prevista, purché “a parità di spesa pubblica” (risposta del 19 giugno 2023 a interrogazione consiliare n°2042).
In pura ottica Malpensa, la diversione del collegamento è sempre stata e rimane la scelta corretta. Tuttavia, sembra che taluni commentatori continuino a ignorare le decine di migliaia di persone –con sicura prevalenza di utenti regionali nelle ore di punta – che lo utilizzano giornalmente, proprio come collegamento regionale con Milano e non aeroportuale con Malpensa.
La diversione certamente sposterà altrove una parte dei flussi aeroportuali in mero transito (e quindi non utili a Saronno), ma lascerà due tracce orarie in meno tra Milano e Saronno, Rescaldina, Castellanza, Ferno-Lonate Pozzolo. Infatti, alcuni RE1 da e per Laveno potranno pure fare capolinea a Milano Centrale, ma il criterio di “pari spesa pubblica” fissato da Regione Lombardia implica comunque di rimuovere parte del servizio esistente – già oggi sovraccarico – tra Saronno e Milano Bovisa (tra 1000 e 1500 posti/ora in meno in orario e direzione di punta). Ulteriore caso di proposta di “razionalizzazione” e “accorpamento” di treni, che vuol dire in pratica chiedere agli utenti di due treni già sovraffollati di compattarsi in un treno unico da 800-900 posti. Follia.
E anche per i collegamenti tra Saronno e Malpensa si prevede il dimezzamento.
La medesima deliberazione prevede comunque un futuro collegamento ogni mezzora a seguito di potenziamenti infrastrutturali a Milano Centrale, ma parliamo di orizzonti temporali lontani (oltre 2030) da non dare affatto per certi e monitorare sempre con attenzione.
In alternativa alla difesa del collegamento con Milano Centrale, in maniera apparentemente priva di logica correlazione e potenzialmente distraente, qualcuno suggeriva come priorità un ulteriore collegamento autobus per il nuovo campus dell’Università degli Studi di Milano entro l’area che aveva ospitato l’esposizione universale 2015, nella zona di Rho Fiera.
Certamente si tratta di una proposta che si può affrontare e discutere. Bisogna però essere molto chiari e consapevoli che il collegamento con Milano Centrale rappresenta una problematica potenziale di tutti i cittadini saronnesi perché garantisce agevole connessione alla Rete Ferroviaria nazionale ed Europea, mentre il collegamento con l’Università degli Studi di Milano, ovviamente un bacino importante e rilevante per il futuro, coinvolgerà un sottoinsieme definito di concittadini. A proposito, è stato stimato quanti utenti saronnesi avranno necessità quotidiana di spostarsi lì?
L’analisi dei flussi (attuali e potenziali) sarebbe il punto di partenza per ogni credibile proposta di servizi. Non risulta invece nemmeno chiaro con quale denaro e a valere su quale contratto o altro genere di rapporto si potrebbe organizzare un nuovo servizio interamente dedicato, e con quali margini economici rispetto ai flussi attuali e potenziali.
La possibile controproposta è avviare un’interlocuzione tecnico-economica con l’Agenzia Tpl di Milano al fine di cadenzare e potenziare la linea Z110, che già adesso collega Saronno e Rho Fiera senza cambi, al fine di incrementarne le frequenze e prolungarla di 1 km e 850 m (misurati tra le posizioni Gps 45.521838605756116, 9.087437296665058 e 45.51778378792583, 9.107785999972082) fino al campus universitario.
L’orario attuale della Z110 tra Saronno e Rho Fiera, da lunedì a venerdì scolastico, prevede (https://www.airpullmanspa.com/static/upload/z11/z110-lun-ven-scol-non-scol-pdf.pdf) 10 corse da Saronno a Rho Fiera, partenze dalle 6.25 alle 18.50; 9 corse da Rho Fiera a Saronno, partenze dalle 7.00 alle 19.25; un tempo di percorrenza per la maggior parte delle corse non superiore a 35 minuti; fanno eccezione la partenza delle 7.40 per Rho Fiera (45 minuti), la partenza delle 7.00 per Saronno (50 minuti), la partenza delle 9.00 per Saronno (37 minuti) e la partenza delle 18.05 per Saronno (43 minuti); allungamenti di percorrenza chiaramente dovuti al traffico che, evidentemente, è già considerato dagli orari ufficiali, e che pure potrebbe essere diminuito migliorando l’offerta di trasporto pubblico per tutti, non solo Saronno, consentendo così a quante più persone possibili di non trasportare aria nella propria automobile.
Un’alternativa valida e a costo zero per il territorio è quella di utilizzare il treno: Rho Fiera è già servita dalle linee S5 (una corsa ogni mezzora), S6 (una corsa ogni mezzora), S11 (una corsa ogni ora dal lunedì al venerdì) a cui si prevede di aggiungere in futuro le nuove linee S14 ed S15 (complessivamente una corsa ogni quindici minuti).
Questi treni non passano da Saronno, ma è possibile accedervi in modo piuttosto agevole recandosi a Milano Bovisa con un treno di categoria R/RE/XP (percorrenza 12 minuti), uscendo dalla stazione dal lato ovest (a destra dell’uscita), recandosi a piedi a Milano Villapizzone lungo via Lambruschini (650 m in sostanziale linea retta, meno di 10 minuti a piedi) e attendendo un treno S5 S6 S11 in meno di 15 minuti: percorrenza totale non superiore a 35-40 minuti a ogni orario della giornata, salvo guasti o interruzioni.
La soluzione con il cambio tra Bovisa e Villapizzone è conosciuta solamente dagli effettivi utenti poiché l’impresa ferroviaria regionale non ha programmato i propri sistemi informatici per suggerirla, e quindi un utente poco esperto che effettua la ricerca automatizzata potrebbe essere tentato di raggiungere Milano Lancetti e tornare indietro, soluzione che farebbe effettivamente perdere inutilmente un sacco di tempo.
Ma il treno ferma a Rho Fiera, non al campus universitario. Per adesso sì, rimangono quel chilometro e 850 m misurati di distanza. Tuttavia, il 7 giugno 2024 è stata sottoscritta una convenzione attuativa tra Rete Ferroviaria Italiana, Comune di Milano, Regione Lombardia e Arexpo Spa per la realizzazione dell’apposita fermata ferroviaria “Milano MIND” (https://www.rfi.it/content/dam/rfi/news-e-media/comunicati-stampa/2024/pdf/CS_0706_RFI_STAZIONE_MILANO_NUOVO_HUB.pdf), che risulta anche esplicitamente prevista nella Deliberazione di Giunta Regionale XII / 4027 del 10 marzo 2025 (Allegato D pagina 18). Tra l’altro, proprio mentre a Saronno il dibattito si infiammava, il 22 aprile 2025 RFI aggiudicava il primo lotto della nuova stazione, contenente la porzione prettamente ferroviaria, per un valore di oltre 13 milioni di euro (https://www.rfi.it/content/dam/rfi/news-e-media/comunicati-stampa/2025/pdf/CS-20250422-GRUPPO%20FS%20-%20RFI%20AGGIUDICA%20LA%20GARA%20D%E2%80%99APPALTO%20PER%20LA%20NUOVA%20FERMATA%20MILANO%20MIND%20%E2%80%93%20CASCINA%20MERLATA.pdf).
Se qualcuno vanta contatti esclusivi e abilità nel muoversi tra gli uffici regionali, in teoria dovrebbe pure esserci contezza dei progetti pubblicamente attestati a cui Regione Lombardia partecipa, e che promuove.
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Commenti
Un comitato che e’ composto da una sola persona, lo scrivente…
😂😂😂
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Il Comitato Viaggiatori TPL Nodo di Saronno è riconosciuto ufficialmente da Regione Lombardia in quanto formazione spontanea, essendone stati accertati tutti i requisiti, ed esprime uno dei cinque rappresentanti dei viaggiatori alla Conferenza Regionale del TPL tramite decreto di Regione Lombardia.
Pertanto, Signor Anonimo, non riterrei necessario, utile o intelligente porre questioni di legittimità al fine di fuggire dai temi che danno fastidio, tra l’altro con argomentazioni ampiamente smentite da tempo.