Gli Stati Uniti restano in cima alla lista dei desideri degli italiani, ma quali sono il momento e il modo migliore per partire?

Il mito del viaggio negli Stati Uniti, per gli italiani, non accenna a tramontare, al contrario, si afferma ancora come una delle destinazioni più sognate dai turisti italiani.

Dalle grandi città, simbolo della modernità e della cultura pop, alle meraviglie naturali che spaziano dai deserti ai ghiacciai, gli USA si confermano, anche quest’anno, come una delle mete preferite da chi vuole vivere un’esperienza completa, varia, e decisamente alternativa.

Che si parta per un coast to coast o una vacanza in famiglia nei parchi a tema della Florida, per un tour dei parchi nazionali dell’Ovest o per un itinerario urbano tra New York, Chicago e San Francisco, la domanda è sempre la stessa, qual è il momento migliore per partire?

La risposta, come spesso accade per i viaggi negli States, dipende dal tipo di esperienza che si cerca.

I mesi primaverili e autunnali sono ideali per visitare le grandi città, grazie alle temperature miti e a una presenza turistica meno intensa. L’estate, invece, resta la stagione più popolare per chi punta alle grandi distese naturali e ai viaggi con tappe multiple, anche se in alcune zone, come il Sud e il Midwest, il caldo può diventare difficile da sopportare.

L’inverno, infine, è perfetto per chi sogna una New York natalizia, una vacanza sulla neve nelle Rocky Mountains o un break al caldo, tra California e Florida.

In altre parole, gli Stati Uniti si possono visitare tutto l’anno e, probabilmente, proprio per questo motivo restano una destinazione evergreen, nel vero senso della parola.

Ciò che conta, però, in una vacanza destinazione USA riguarda più che altro i dettagli nell’organizzazione del viaggio.

Si tratta, infatti, pur sempre di una meta molto distante dall’Italia, con un sistema legale e sanitario propri, una lingua non sempre facile da comprendere per chi non mastica l’inglese e un ambiente diverso da quello a cui si è abituati, specie se ci si spinge verso zone rurali remote e interne al Paese.

Al di là della minuzia organizzativa che serve nella stesura dell’itinerario, l’aspetto che più conta, prima di partire, riguarda proprio la copertura assicurativa.

Per quanto non sia obbligatoria, in questo Paese, va detto che resta un elemento imprescindibile anche per chi si sposta al suo interno solo per poche settimane o una manciata di giorni.

I contrattempi, specie se si organizza un road tour, sono sempre in agguato. Tante volte si tratta semplicemente dello smarrimento di un documento o della perdita del bagaglio in aeroporto, ma nei casi più complessi, può riguardare un incidente stradale, un infortunio o una malattia improvvisa.

A questo proposito, è risaputo, almeno tra gli appassionati dello stile di vita americano, che le spese sanitarie sono tra le più alte al mondo. Persino i residenti hanno bisogno di una copertura assicurativa, per potervi tenere testa, poiché l’intero sistema di cura della salute americano è privato.

Va da sé, allora, che anche un piccolo infortunio, una semplice visita medica o un ricovero possono facilmente trasformarsi in spese molto pesanti, soprattutto se si è sprovvisti di polizza.

Per tutte queste ragioni diventa essenziale accendere una polizza viaggio prima di partire, rivolgendosi a compagnie ben ferrate su questo sistema e su come proteggere i propri clienti.

Chi sta organizzando una vacanza negli Stati Uniti, magari per la prossima estate, può prendere in considerazione una delle offerte di assicurazione viaggio USA di Imaway.

La polizza Imaway per gli USA offre, infatti, una copertura completa che, nella sua formula TOP, si amplia persino all’eventuale annullamento viaggio, oltre a una tutela completa in loco, fondamentale per chi investe tempo e denaro in una vacanza importante.

La compagnia, di fatto, vanta un’assistenza medica telefonica disponibile, in lingua italiana, 24 ore al giorno, per tutta la settimana. Allo stesso tempo, include il rimborso delle principali spese che occorrono proprio in caso di esigenze sanitarie, da un semplice malanno fino al ricovero.

Questo aspetto può fare la differenza, in un momento di necessità e senza punti di riferimento concreti, in loco.

Ecco allora che, se da una parte ogni momento è buono per partire verso gli Stati Uniti, d’altra parte è necessario farlo con coscienza, pragmatismo e massima organizzazione, inclusa l’assicurazione viaggio.