Ciceroni: “La parete di arrampicata chiusa da anni è l’ennesima occasione persa. Pronti a sbloccarla”
21 Maggio 2025

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Novella Ciceroni in risposta alla lettera aperta del Cai.
Abbiamo letto con attenzione la richiesta di aiuto inviata dal Club Alpino italiano ai candidati sindaci e – come spesso è accaduto in questi quattro anni di Amministrazione targata Airoldi/Gilli/PD rimaniamo basiti nel constatare come – anche su questioni in apparenza non eccessivamente complicate – non si sia arrivati a nessuna risoluzione a causa di mancate risposte e continui rimpalli di responsabilità tra uffici ed assessorati coinvolti.
Ci assumiamo l’impegno di verificare tutta la documentazione presente e quanto fatto in questi anni, in cui la parete di arrampicata è rimasta chiusa, privando così la città di un importante elemento di connessione con la montagna.
La parete infatti – grazie al lavoro degli associati CAI – è uno dei primi approcci che molti bambini e giovani hanno con la montagna, sperimentando qui l’emozione di un’arrampicata semplice e proseguendo poi il loro percorso alpino con corsi di altro tipo.
Verificheremo quanto è in capo all’Amministrazione per il collaudo strutturale del muro, accogliendo la disponibilità del Cai ad un investimento anche da parte loro ed alla stipula di una nuova convenzione, che possa permettere di rendere la parete fruibile almeno per la stagione estiva 2026, dovendo purtroppo considerare ormai persa quella del 2025.
Molte convenzioni per stabili di proprietà comunale in questi ultimi anni sono scadute ed altre rischiano di essere lasciate a breve, anche prima del termine. Alcune non sono mai partite, quale la Cascina della Vigna presso il Parco del Lura – mai utilizzata fin dagli anni dell’amministrazione Fagioli, che la fece costruire con alcune pecche di rilievo, che hanno richiesto numerosi interventi fin dall’inizio.
È nostra intenzione rivalutare tutti i bandi e fare in modo che le proprietà comunali possano essere gestite da attività proficue ed utili per il territorio e non lasciate in stato di abbandono come accade ora.
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Commenti
Certo, occasione persa da lei che come Assessore ai Lavori Pubblici aveva competenza anche sulle strutture sportive. Meglio riflettere un momento prima di sputare sentenze, si rischiano ( e in questo caso si fanno ) delle gran brutte figure.
Facile promettere adesso. Quando era assessore ai lavori pubblici perché non se ne è occupata? Sempre colpa degli altri, mai una assunzione di responsabilità. L’immobilismo e l’incapacità gestionale sono anche suoi, signora ciceroni
Nell’ambito dei festeggiamenti per il 70° del CAI Saronno (Club Alpino Italiano), presieduto da Antonio Renoldi, il 4 ottobre 2008 ho inaugurato io stesso la Palestra di Roccia presso il Centro Polisportivo, ispirata dal compianto mio Assessore Paolo Strano, con il contributo della Regione Lombardia, realizzata nel pieno rispetto della normativa allora vigente. Dopo il taglio del nastro, Mons. Rolla, Prevosto, impartì la benedizione. Sono trascorsi oltre 16 anni dal compimento di quell’opera della mia seconda amministrazione: amministrazione mia, non di altri. È normale che occorrano manutenzioni e adeguamenti. Appare ridicolo che una candidata ora colleghi il mio nome ad una amministrazione, quella del dimesso Sindaco Rag. Augusto Airoldi, in cui io non ho avuto alcuna funzione amministrativa esecutiva. Diversamente dalla nuovamente candidata, che di quella amministrazione ha fatto parte dal 2020 a gennaio 2022, come Assessore ai lavori pubblici. In quella funzione, aveva lei le competenze sugli impianti sportivi, tra cui la parete di arrampicata: come mai non si è accorta dei problemi di questa parete? Perché non è intervenuta? La responsabilità politica è dell’Assessore. Ma già, la reiterata candidata è convinta che l’Assessore non debba fare il cane da guardia, come dichiarò a verbale della commissione consigliare d’inchiesta sulla perdita di un finanziamento per la scuola Rodari. Quindi, è davvero stucchevole che,con tono magistrale, si nasconda dietro i cognomi altrui pur di sparare sentenze da un pulpito che non le si addice. La smemoratezza,invece, non è una mia caratteristica.