Elezioni, Attac: “Metà degli elettori diserta le urne: Saronno città ingovernabile”
30 Maggio 2025

SARONNO – “Se le leggi elettorali rispettassero davvero fedelmente il volere degli elettori e delle elettrici, nei prossimi 5 anni l’”emiciclo” del consiglio comunale di Saronno dovrebbe avere metà delle sue sedie vuote. Vi immaginate, se così fosse, cosa significherebbe? Che per votare qualsiasi provvedimento tutte le forze politiche dovrebbero trovare un accordo per deliberarlo all’unanimità e permettere così di avere la maggioranza del consiglio a favore. Di fatto, la città sarebbe ingovernabile”.
Inizia così la nota di Attac Saronno nel post voto: “Probabilmente imparerebbero in fretta cosa significa fare politica chiusi nella “torre d’avorio” del palazzo, senza mai consultare la cittadinanza, salvo poi chiedere ogni cinque anni di mettere sul loro simbolo la fatidica crocetta. Questa, infatti, non è democrazia, perché democrazia è innanzitutto partecipazione.
Ecco perché Attac Saronno ha invitato ad annullare il voto al primo turno delle elezioni saronnesi 2025: ma l’elettorato è andato ben oltre, facendo toccare all’asticella del voto amministrativo il punto più basso della storia. Il fallimento, qui come ovunque, della democrazia rappresentativa è davanti ai nostri occhi.
Ma l’Italia, si sa, è il paese delle contraddizioni: mentre vige l’assurdo quorum del 50% dei votanti affinché l’espressione democratica diretta del referendum sia valida, ci si ritrova con il partito di maggioranza relativa votato dal 10% della compagine elettorale e la sua coalizione dal 20% o poco più.
Per non parlare di cosa succederà al ballottaggio l’8 e il 9 giugno, quando la seconda carica dello stato, senza censura da chicchessia, si è sentita libera di invitare a disertare il voto referendario (votiamo 5 SI’ in massa!) anziché dire “votate no”, con ripercussioni anche su quello amministrativo locale. Chiunque vincerà – e vi esortiamo a non votare di certo le destre – sarà stato eletto da un avente diritto al voto su cinque.
E’ urgente, pertanto, al di là del vincitore o vincitrice nel deserto delle urne, rilanciare in città l’idea della partecipazione alla vita – anche politica – cittadina, nella prospettiva della costruzione di un autogoverno dal basso dei cittadini, che si devono “riprendere il comune”, cioè quanto ci definisce comunità.
Urge anche ricollegare quanto si fa a livello locale con quanto accade in un pianeta che rischia di vedere approssimarsi la propria fine a suon di guerre, genocidi, sfruttamento indiscriminato di persone e ambiente. Passando da un’Europa che svela il suo volto peggiore con il riarmo.
Per tutti questi motivi Attac Saronno invita tutte le persone interessate a questi temi a partecipare all’incontro pubblico con Marco Bersani, coordinatore di Attac Italia, che tornerà nella sua Saronno martedì 17 giugno 2025 alle 21 all’auditorium Aldo Moro in viale Santuario, 13. Parleremo di nuovi strumenti di partecipazione e costruzione di sovranità dal basso che Attac intende proporre anche a Saronno, ma anche della grande mobilitazione nazionale convocata, per l’Italia, a Roma contro il Piano di Riarmo europeo il 21 giugno prossimo, con l’adesione di centinaia di movimenti a livello continentale nella campagna “Stop ReArm Europe”, di cui Attac Italia è tra i promotori nel nostro paese.
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Commenti
“Chiunque vincerà – e vi esortiamo a non votare di certo le destre – sarà stato eletto da un avente diritto al voto su cinque.”
Ah ecco allarme democratico serio se voti a destra, un po’ di meno se voti a sinistra.
Strumenti e partecipazione non possono più stare nella stessa frase.
Al massimo la partecipazione sarebbe già uno strumento.
Bisogna rimettere le persone al centro e non gli strumenti e i sistemi.
C’è giusto “un filino” di strumentalizzazione nel ragionamento di attac
Ma quelli di Calenda e di Renzi che stanno con la Pagani lo sanno che la sinistra extraparlamentare è gli anarchici di Attac stanno con loro?
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Mmm un’interpretazione un po’ forzata, provi a rileggere e comprendere meglio il testo