4 Passi di Pace in piazza Libertà per la Palestina con un simbolico cimitero a cielo aperto
10 Giugno 2025

SARONNO – Un simbolico cimitero a cielo aperto in piazza Libertà: questa l’iniziativa di 4 Passi di Pace per protestare contro i bombardamenti che da un anno colpiscono il territorio della striscia di Gaza e il popolo palestinese. L’iniziativa si terrà sabato 21 giugno, dalle 10 alle 18.
“Lo scorso 9 maggio, giornata dell’Europa, molte città e piazze del Paese hanno aderito alla campagna nazionale “# UltimoGiornoDiGaza – l’Europa contro il genocidio”, lanciata da decine di persone del mondo artistico e intellettuale. Tra le proposte che si sono realizzate, una in particolare ha riscosso la nostra attenzione tanto che la vorremmo riproporre anche in Saronno, consapevoli che un messaggio visivo possa essere più potente di tante parole”, così spiega l’associazione saronnese.
“Il cuore della città, per un giorno, proverà a rendere evidente la devastazione e l’atrocità della guerra e ci consentirà di rendere visibili e di non dimenticare, le migliaia di bambini uccisi durante il conflitto israelo-palestinese. Ci auguriamo che da questa nostra piazza nasca uno spazio di riflessione collettiva e di sensibilizzazione sulla tragedia umanitaria che si sta consumando a Gaza e che lede ogni diritto umano. Facciamo appello alle Associazioni ma anche a tutti i cittadini affinché diventino protagonisti attivi in questo evento di memoria collettiva per unirci al coro di chi chiede giustizia e pace – continua – L’installazione si comporrà di innumerevoli vestiti da bambino, disposti a terra e numerati progressivamente. Ciascun vestitino posato a terra rappresenterà non soltanto la vita prematuramente spezzata di un bambino vittima innocente a Gaza, ma ci auguriamo rappresenti anche la nostra determinazione a non restare in silenzio e indifferenti di fronte all’ingiustizia. Sarà una manifestazione in gran parte silenziosa in contrasto al bombardamento continuo di notizie dei media che sembrano però spesso scivolare via senza lasciare tangibile traccia.”
“Ci auguriamo che questo silenzio parli attraverso il gesto consapevole e che ognuno si possa chiedere: “come è possibile che tutto questo accada?” e soprattutto insinui nelle nostre coscienze la domanda “cosa posso fare io personalmente per contribuire a fermare tutto questo?”. Chiediamo a tutti quelli che vorranno partecipare (che ci auguriamo numerosi), di aiutarci a rendere evidente la devastazione e l’atrocità della guerra (di tutte le guerre): portando in piazza uno o più abiti da bambino o ritirarli al punto di accoglienza, posizionarli personalmente a terra nella piazza, disegnarne la sagoma col gesso, come fa la polizia quando indaga su un omicidio. Accanto ad ogni vestitino verrà posto un cartellino numerato e un sasso con il nome e l’età del bimbo ucciso. Nel corso della giornata, camminando tra i vestiti a terra e leggendo i nomi dei bambini, i visitatori potranno immaginare le loro vite spezzate troppo presto e si renderanno conto visivamente dell’enormità di questa tragedia anche se non riusciremo di certo a raggiungere il numero totale stimato in 17.000 bambini uccisi dal 7 ottobre 2023 ad oggi. All’interno dell’installazione troveranno spazio anche poesie, immagini e testimonianze che ci possono ancor di più far immergere nell’esperienza. Accanto allo spazio espositivo ci sarà un punto di accoglienza per la distribuzione del materiale utile per completare l’installazione. Al termine della giornata i vestitini saranno rimossi, restituiti o donati in beneficenza ma la riflessione potrà ancora continuare attraverso le tracce bianche lasciate dal gesso”, concludono.
(foto archivio)
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