Martellate e fiamme al Terminal 1 di Malpensa: il responsabile, i danni e l’accusa all’esagitato
21 Agosto 2025

MALPENSA – Danneggiamento aggravato è l’accusa di cui dovrà rispondere nel processo per direttissima l’uomo che ieri, mercoledì 20 agosto, ha seminato il panico all’aeroporto.
Intorno alla tarda mattinata, un uomo di 28 anni originario del Mali, regolarmente residente a Milano e titolare di un permesso di protezione sussidiaria, ha improvvisamente iniziato a distruggere arredi e attrezzature. Con un martello ha colpito i monitor e i banchi dei check-in, ha preso di mira gli schermi pubblicitari e ha appiccato un incendio a un cestino, dopo aver lanciato liquido infiammabile su alcuni desk.
Il gesto ha scatenato il panico tra passeggeri e personale, con urla e fuggi fuggi nel terminal. Alcuni presenti, tra cui un dipendente Sea, sono riusciti a bloccarlo: il lavoratore ha riportato ferite lievi ed è stato medicato. Sul posto è poi intervenuta la polizia di frontiera (Polaria), che ha fermato l’uomo e lo ha condotto in camera di sicurezza. I vigili del fuoco hanno provveduto a spegnere le fiamme, mettere in sicurezza l’area ed evacuare temporaneamente il terminal.
Dopo le verifiche, l’aeroporto ha potuto riprendere le normali attività senza particolari ritardi o cancellazioni di voli. La situazione, quindi, è tornata alla normalità nel giro di poche ore, anche se l’episodio ha lasciato grande sconcerto tra i viaggiatori che hanno assistito alla scena.
Secondo quanto emerso, l’uomo non era in partenza e non aveva con sé alcuna carta di imbarco. Fino a oggi non aveva mai destato particolari problemi, anche se in passato era stato denunciato per un episodio simile, quando aveva danneggiato a martellate un negozio. Ora è accusato di danneggiamento aggravato e la sua posizione è al vaglio della magistratura: per lui è stato disposto il processo per direttissima.
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