Acutis protagonista al Meeting di Rimini: la mostra più visitata è quella dedicata al patrono degli studenti di Saronno
29 Agosto 2025

SARONNO – La mostra dedicata a Carlo Acutis, allestita al Meeting di Rimini dal 22 al 27 agosto, è stata la più visitata dell’intera manifestazione. Curata dall’“Associazione Amici Carlo Acutis” con la direzione di Antonia Salzano Acutis e Giovanni Emidio Palaia, e realizzata grazie al contributo di Camilla Marzetti, Riccardo Monteverdi e di un gruppo di studenti dell’Università di Milano, l’esposizione ha offerto l’occasione di conoscere più da vicino la figura del giovane saronnese, proclamato patrono degli studenti e di cui una reliquia è custodita nel santuario cittadino.
Obiettivo della mostra, come hanno spiegato i promotori, era favorire l’incontro con questo “santo della porta accanto”. Carlo, morto nel 2006 a soli 15 anni per una leucemia fulminante, viene ricordato per la sua normalità vissuta in maniera straordinaria: un ragazzo appassionato di informatica, pieno di interessi e sempre orientato a mantenere un legame profondo con Gesù.
Il tema è stato ripreso anche nel panel conclusivo del Meeting, intitolato “Santi nuovi”, tenutosi martedì 27 agosto. Insieme a Carlo Acutis, è stata ricordata la figura di Pier Giorgio Frassati, con cui sarà canonizzato il prossimo 7 settembre. Tra i relatori hanno partecipato, tra gli altri, Paolo Asolan, docente di teologia pastorale fondamentale, Marco Cesare Giorgio, presidente del Centro culturale Pier Giorgio Frassati, e monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e Foligno.
In collegamento video, Antonia Salzano ha sottolineato come la mostra abbia permesso di cogliere “il percorso spirituale” del figlio, un cammino che chiunque può imitare portando “lo straordinario nell’ordinario”. Carlo, ha ricordato la madre, sapeva coltivare la consapevolezza della presenza di Dio nel quotidiano, “massimizzando la vita” e affrontando anche la malattia con ironia e umorismo. “Il Signore ha mandato la sveglia!”, disse al momento della diagnosi di leucemia, con il sorriso che lo ha sempre contraddistinto.
La madre ha confidato la propria emozione per la canonizzazione imminente, definendola un dono non solo personale ma per i tanti devoti di Carlo nel mondo. Un giovane che, anche dopo la morte, continua a ispirare milioni di persone e che a Saronno ha un legame speciale grazie alla reliquia custodita nel santuario.
(foto mostra: screen dal video del meeting)
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