Linee programmatiche, De Marco: “Si guidino le scelte sulle aree dismesse: i servizi pubblici siano decisi da Comune, non gli attuatori”
10 Settembre 2025

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Agostino De Marco, consigliere comunale di Forza Italia nel consiglio comunale sulle linee programmatiche dell’Amministrazione Pagani.
Ecco il testo integrale
Io partirei dal capitolo delle linee programmatiche Rigenerare per restituire valore a Saronno.
Senza dubbio restituire alla città spazi degradati e abbandonati costituisce un valore aggiunto per Saronno e abbiamo visto l’effetto positivo di diverse realizzazioni di rigenerazione urbana in questi anni, ma sulle grandi aree dismesse, oggi dopo 12 anni dall’approvazione del PGT ancora non è partita alcuna realizzazione.
Il PGT ha imposto vincoli e limitazioni varie che ne hanno reso la realizzazione di questi interventi edilizi particolarmente difficile per le regole che gli operatori del settore hanno dovuto rispettare.
La più importante di queste aree dismesse è il comparto che comprende l’Isotta Fraschini e la Proprietà Bertani-Baselli. Questo comparto deve essere progettato nel suo insieme, anche se si vuole dare attuazione singolarmente all’Isotta Fraschini mediante una Variante al PGT, e deve ricongiungere la città con il quartiere Matteotti.
In questi ultimi anni, come rappresentante di FI in Consiglio comunale, ho espresso più volte la mia opinione su quanto presentato dalla proprietà sull’area dell’Isotta Fraschini. Ho anche suggerito delle soluzioni e ho dichiarato virtuoso e bello l’intervento del parco del Seminario, realizzato dall’amministrazione Airoldi.
Sono pienamente d’accordo, quando in questo capitolo delle linee programmatiche, si dice “ che in questi interventi devono esserci funzioni pubbliche, servizi, verde e lavoro “ ed anche quando riportano “favorire la presenza di spazi dedicati ai servizi nei progetti di riqualificazione di grande dimensione, ma chiaramente le scelte vanno definite e concordate tra L’ attuatore dell’intervento urbanistico-edilizio e l’amministrazione pubblica
. E’ importante che l’amministrazione Pagani decida quali servizi pubblici inserire in queste aree e dove ubicarli e non subire passivamente le volontà dell’attuatore e soprattutto che queste aree siano cedute o il verde asservito all’uso pubblico bonificate con la certificazione di avvenuta bonifica.
Altro punto importante delle linee programmatiche: : prevedere la coerenza paesaggistica di ogni intervento in area di antica formazione.
IL PGT consente il recupero della volumetria degli immobili in zona di antica formazione, praticamente il centro, questo determina notevoli volumi su lotti piccoli e di conseguenza edifici di sei sette piani in un contesto di case al contorno di due piani.
In una mia osservazione alla variante alle Norme tecniche di attuazione di aprile 2020 avevo proposto un volume massimo di 3mc per un mq di lotto , contro cubature esistenti di 6/7 mc.
La diminuzione di cubatura esistente consente, costituita il più della volte da tettoie ed edifici scadenti , un miglior inserimento del nuovo edificio nel contesto esistente ed evita forzature progettuali.
Eliminare la possibilità di trasferire volumetrie da una zona all’altra della citta, spece dalla periferia al centro ………….
Questo punto non è chiaro, bisogna capire cosa si intende per centro .se il nucleo di antica formazione, questa possibilità non esiste , se una zona di tessuto consolidato vicino al centro la normativa attuale del PGT lo consente fini ad un massimo del 50% della Volumetria pertinente del lotto, comunque una norma che non ha avuto successo. A mio avviso andrebbe abbassato l’indice dell’ambiti intessuto consolidato e consentire il trasferimento volumetrico dagli ATP , in questo modo il Comune acquisirebbe anche aree a verde. Argomento che tratto per ultimo.
Consolidare il centro commerciale naturale.
Chiedo scusa ma questo punto non lo ho capito.
Mantenere la cessione del 50% della superfice ad uso pubblico in caso di rigenerazione urbana di aree precedentemente costruite.
Su questo punto farei molta attenzione, chiedere una cessione del 50% del lotto costringe ad andare in altezza l’edificio in progetto, in contrasto con il nuovo regolamento edilizio approvato a maggio dal commissario prefettizio che fissa le distanze dai confini pari ad un mezzo dell’altezza, anche se è possibile la deroga.
Favorire la conservazione e l’integrazione di aree verdi e agricole residue.
Chiaramente nessuno vuole cambiare la destinazione delle aree agricole residue e chiaramente conservarle nella loro integrità.
Il problema sorge quando noi abbiamo aree verdi destinate nel PGT ad ambiti di trasformazione perequata (ATP), queste aree hanno un indice volumetrico molto basso ,0.10mc/mc, che si materializza quando viene trasferito su un ambito di trasformazione urbana (ATU)e allo stesso tempo il lotto viene ceduto al Comune.
Norma che non ha funzionato, in quanto negli ATU la cubatura, già consistente, si è costretti a concentrarla nel 50% del lotto e di conseguenza i proprietari di queste aree snon hanno alcun interesse a comprare altra cubatura e i proprietari di arre in ATP stati penalizzati di nuovo e da sempre.
Infatti il Comune di Saronno ha perso sia il ricorso al TAR che al Consiglio di stato fatto da alcuni proprietari di un area in ATP; pertanto, consiglierei alla nuova amministrazione di fare molta attenzione nella stesura del nuovo PGT e di dare soddisfazione anche a quei proprietari di terreni da sempre penalizzati, altrimenti rischiano di trovarsi non un solo ricorso al TAR ma una miriade visto le sentenze che hanno dato ragione ai ricorrenti.
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Commenti
Se Francesco Licata e l’intera giunta di Ilaria Pagani sapessero almeno analizzare ciò che hai scritto, sarebbero anche in grado di amministrare Saronno. Questi sanno solo andare in piazza a fare rumore con le pentole.




