Saronno, messa con il cardinal Parolin per la festa del beato Luigi Monti
20 Settembre 2025

SARONNO – Sarà il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, a presiedere la solenne concelebrazione eucaristica di lunedì 22 settembre al santuario diocesano di via Legnani, in occasione della festa liturgica del beato Luigi Maria Monti. La messa, in programma alle 10,30, concluderà l’anno bicentenario dedicato alla nascita del fondatore dei Figli dell’Immacolata Concezione, che è stato celebrato a partire da luglio 2024 con eventi e momenti di preghiera.
Il tema scelto per il bicentenario, “Qui è cominciato tutto”, richiama le parole con cui Monti, poco prima di morire, ricordò il fonte battesimale di Bovisio Masciago, luogo della sua nascita e della sua consacrazione a Dio. Un percorso che unisce la sua storia di fede e carità alle comunità che oggi custodiscono la sua eredità.
La presenza del cardinale Parolin darà particolare solennità all’appuntamento, che ogni anno vede in tutte le comunità dei Figli dell’Immacolata Concezione una celebrazione in occasione della festa liturgica del beato Luigi Maria Monti. Nato a Schiavon, in provincia di Vicenza, è segretario di Stato vaticano dal 2013 e uno dei più autorevoli collaboratori di papa Francesco. Ordinato sacerdote, ha maturato una lunga esperienza diplomatica nelle nunziature e nei contesti più complessi della geopolitica internazionale. Creato cardinale, il suo impegno è da sempre rivolto al dialogo e alla costruzione della pace.
A Saronno l’istituto Padre Monti è ancora oggi molto vivo e radicato. L’opera educativa e assistenziale avviata qui dal beato è diventata parte integrante della storia cittadina, capace di offrire negli anni sostegno a famiglie, giovani e persone fragili. La sede di via Legnani continua a rappresentare un punto di riferimento per la comunità, custodendo la memoria del fondatore e proseguendone la missione di accoglienza e formazione.
Beato Luigi Maria Monti nacque a Bovisio Masciago. Rimasto orfano di padre, iniziò a lavorare come falegname per aiutare la famiglia. La sua vocazione lo portò a consacrarsi a Dio e a dedicarsi con generosità ai malati, come durante l’epidemia di colera a Brescia. Fondò a Roma la congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, impegnata nell’assistenza sanitaria e nell’educazione dei giovani poveri. Si trasferì a Saronno, dove aprì la prima casa per orfani e trascorse gli ultimi anni della sua vita. Fu beatificato da Giovanni Paolo II.
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