Saronno, 18 anni dall’incendio di Palazzo Visconti: la storia, le foto, i progetto e i dubbi
28 Settembre 2025

SARONNO – Una colonna di fumo visibile da tutta la città, l’odore acre del legno bruciato e le sirene dei vigili del fuoco: è così che il 28 settembre 2007 Saronno vide bruciare una parte del suo cuore storico. Palazzo Visconti, il più antico edificio civile cittadino, fu devastato da un incendio che partì dal tetto e in poche ore lo rese irriconoscibile, tra travi crollate, solai compromessi e affreschi anneriti.

Quella mattina, in tanti raggiunsero via Tommaseo e in via Pasta per assistere increduli alle operazioni di spegnimento. Le fiamme, partite da un camino acceso in una delle sedi associative ospitate nell’edificio, si propagarono rapidamente, divorando i piani superiori. A nulla valsero gli sforzi immediati di chi si trovava dentro: solo l’arrivo dei vigili del fuoco riuscì a contenere i danni, che però segnarono profondamente il palazzo e la memoria cittadina.

Le conseguenze furono pesanti: il tetto crollato, i solai danneggiati, gli interni compromessi non solo dal fuoco ma anche dall’acqua usata per spegnere l’incendio. Seguì una copertura provvisoria e lavori di messa in sicurezza.
Palazzo Visconti – noto anche come Visconti-Rubini – è una dimora di origine cinquecentesca, fatta costruire dai Visconti e poi passata alla famiglia Rubini. Nei secoli ha cambiato volto più volte, diventando anche sede del Municipio e, fino al 1985, della Pretura. Negli ultimi decenni aveva ospitato associazioni culturali e sociali, ma senza una manutenzione adeguata. Il rogo del 2007 rese evidente la fragilità di un patrimonio che per troppo tempo era stato trascurato.
I lavori successivi portarono alla ricostruzione del tetto e a scoperte preziose: sotto strati di intonaco e rimaneggiamenti emersero affreschi settecenteschi attribuiti a Giovanni Antonio Cucchi, pittore lombardo noto per le sue decorazioni di gusto barocco. Un segno ulteriore del valore artistico e culturale di questo edificio, che resta una delle testimonianze più antiche della Saronno civile.

Eppure, a distanza di tanti anni, il futuro di Palazzo Visconti rimane sospeso. Oggi l’edificio è ancora vuoto e senza una destinazione definita. Sono in corso i lavori di riqualificazione del cortile interno, ma il cuore del palazzo attende di essere restituito alla città. Due i progetti in campo: quello elaborato dalla società storica saronnese e quello proposto dalla precedente amministrazione comunale.

Così, a diciotto anni da quel rogo che scosse la città, il palazzo più antico di Saronno resta un simbolo sospeso tra memoria e attesa. Se ne parla principalmente per le occupazioni di stranieri per il degrado e per i tentativi con interventi di chiusura e persino con un allarme voluto dal commissario straordinario in preservarlo e tutelarlo in attesa di un progetto e dei necessari fondi.
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Commenti
Veramente quello della Società storica non è un progetto di riqualificazione, ma VALUTAZIONI PREVENTIVE SUL RESTAURO DI PALAZZO VISCONTI RUBINO IN SARONNO
Demolite totalmente Palazzo Visconti e sul lotto di terreno fateci quello che volete. Questo immobile ha portato solo guai a Saronno.




