Urologia, la chirurgia robotica mininvasiva arriva all’ospedale di Saronno
4 Ottobre 2025

SARONNO – Un sistema robotico mini invasivo per il trattamento dei sintomi del basso tratto urinario, in particolare dell’ipertrofia prostatica benigna, per interventi sempre più mirati, controllati e immediati. Giovedì i primi 4 interventi all’ospedale di piazza Borella a Saronno che diventa centro di riferimento aziendale per la nuova metodica.
“Si tratta di una tecnica che combina la nitidezza dell’imaging multidimensionale in tempo reale,
l’autonomia robotica e l’ablazione a getto dell’acqua senza calore e senza bisturi per la rimozione del tessuto prostatico in eccesso che provoca sintomi importanti del basso tratto urinario”, spiegano Matteo Justich ed Efrem Pozzi, dell’Unità Operativa di Urologia diretta da Giovanni Saredi.
Gli interventi con questa tecnica durano meno di 60 minuti e permettono di preservare le funzioni sessuali (nella stragrande maggioranza è conservata l’eiaculazione) e riducono i tempi di recupero (le
dimissioni in massimo 2-3 giorni).
“Trattandosi di una disostruzione precisa, mininvasiva ed eco-guidata, i vantaggi per il paziente si traducono in una elevata tutela delle funzioni sessuali, una riduzione delle complicanze e tempi di degenza più brevi – spiega Justich – Il tessuto prostatico viene infatti rimosso tramite un getto d’acqua ad alta velocità, senza l’utilizzo di calore; i risultati ottenuti sono concreti e misurabili in termini di efficacia e sicurezza”. “Possiamo senza dubbio sottolineare come questa nuova metodica si adatti, al meglio, ad un percorso di cura personalizzato; la combinazione dei tre principi d’azione del sistema robotico (acquisizione di immagini in tempo reale, pianificazione della rimozione del tessuto prostatico in base alle immagini acquisite e Idro-ablazione del tessuto target senza impiego di energia termica) permette di rimuove il tessuto prostatico in modalità robotizzata e in base alla specifica anatomia del paziente”, annota Pozzi.
Una tecnologia innovativa – fa sapere la direzione sanitaria – che non solo rende più accessibili le
cure anche per le patologie benigne ma grazie a una procedura standard e a tempi operatori ridotti
permetterà di trattare un numero sempre crescente di pazienti affetti da Ipertrofia Prostatica
benigna”.
04102025
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Commenti
Finalmente buone notizie dal Nostro ospedale
Ben vengano le nuove tecniche innovative. Grazie del messaggio




