Caronno, il circolo Pd fa chiarezza dopo l’attacco del gruppo misto
9 Ottobre 2025

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del direttivo del Circolo Pd di Caronno Pertusella guidato dal segretario Maurizio Lattuada in risposta all‘intervento del gruppo misto nell’ultima assemblea cittadina.
Nel corso del consiglio comunale del 30 settembre u.s. abbiamo ascoltato un intervento di un consigliere del Gruppo Misto, teso a spiegare le motivazioni per cui avrebbero espresso voto contrario al punto all’ordine del giorno riguardante l’approvazione del bilancio consolidato del Comune.
E’ bastato ascoltare le prime parole per intuire che l’obiettivo era quello di screditare la gestione della Fondazione Artos, dove fino a pochi mesi fa lavorava l’altro consigliere del Gruppo Misto.
Toccherà al Sindaco rispondere per conto dell’Amministrazione Comunale alle pesanti affermazioni espresse.
Considerato che siamo stati chiamati in causa come Partito Democratico cittadino, chiedendoci se abbiamo ancora a cuore i problemi dei lavoratori con particolare riferimento alla battaglia sul salario minimo, ci preme dare puntuali risposte.
Se questi due consiglieri avessero partecipato alle riunioni del direttivo del circolo, di cui facevano parte, forse avrebbero potuto verificare il lavoro che abbiamo fatto per promuovere e sostenere la campagna sulla proposta di legge sul salario minimo.
Dai verbali, noti a tutti i componenti, delle 18 riunioni del direttivo del circolo tenutesi nel 2024 e nei primi 5 mesi di quest’anno (data della fuoriuscita dal Pd di questi due consiglieri) risulta che il consigliere Rossetti è stata assente ben 14 volte mentre il consigliere Sunil non ha mai partecipato ad alcuna riunione! Le decisioni nel nostro partito si prendono negli organismi dirigenti preposti dopo aver discusso i punti posti all’ordine del giorno.
Nella riunione del direttivo del 13 giugno 2024 vi era un punto all’ordine del giorno in cui si dovevano decidere le iniziative a livello locale per la raccolta delle firme sulla proposta di legge sul salario minimo: né l’uno né l’altra erano presenti a quella riunione! Il contratto Uneba applicato ai lavoratori della Fondazione Artos prevede oggi, al 5 livello (quello più basso dove sono inquadrati 6 dei 60 lavoratori della Fondazione) una retribuzione oraria di 8,66 euro lordi e con l’incremento contrattuale che scatterà il prossimo marzo la retribuzione oraria sarà prossima ai 9 euro lordi. Detto questo la nostra
battaglia resta quella di approvare per legge dello stato una norma che preveda una retribuzione oraria non inferiore ai 9 euro lordi.
Alcune amministrazioni comunali e regionali avevano approvato linee guida o leggi per la tutela della retribuzione minima salariale negli appalti o concessioni. Tutto inutile nella pratica. Infatti nel Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025 il governo ha deciso di impugnare la legge 30 del 18 giugno 2025 della Regione Toscana che intendeva incentivare certe aziende a pagare i dipendenti almeno 9 euro lordi all’ora.
Questo governo di centrodestra ha sempre contrastato e rinviato la discussione in parlamento della proposta di legge sul salario minimo e si è opposto a ogni decisione delle autonomie locali di prevedere leggi o atti sulle tutele economiche e normative dei lavoratori! Forse tutto ciò non è ben chiaro o noto a questi consiglieri.
Martedì 23 settembre u.s. il Senato ha approvato in via definitiva, con il voto del centrodestra, un disegno di legge delega sugli stipendi dei lavoratori e sulla contrattazione collettiva, svuotando la proposta di legge presentata dalle opposizioni di centrosinistra per introdurre anche in Italia un salario minimo legale, cioè una paga oraria minima sotto la quale uno stipendio non può andare per legge; la nostra proposta di legge prevedeva l’introduzione di un salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora.
Per terminare vogliamo ribadire anche in questa occasione che questi due consiglieri non hanno mai chiesto né posto all’attenzione del gruppo dirigente del partito alcuna questione su cui erano in disaccordo, tant’è che il consigliere Rossetti, nella riunione del direttivo del 30 gennaio di quest’anno ha accettato il ruolo di coordinatrice del gruppo di lavoro sul “progetto giovani” e sino al mese di aprile ha convocato le riunioni del gruppo.
Il mese dopo entrambi hanno dato le dimissioni dal gruppo consiliare del Pd sottolineando di “aver maturato questa scelta perché non condividiamo alcune prese di posizione”.
In risposta all’attenzione particolare agli atti e alla gestione della Fondazione Artos, vogliamo essere chiari: la Fondazione Artos, l’attività che svolge e chi la gestisce ha il nostro apprezzamento e il nostro sostegno per aver dimostrato in questi anni di aver lavorato con la massima trasparenza nei confronti di tutti, con un occhio sempre vigile alle fasce più deboli della nostra Comunità, introducendo nuovi servizi e ampliando quelli esistenti riscuotendo un consenso riconosciuto da tutta la cittadinanza.
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