Scontro auto-moto in via Bellavita: arriva l’elisoccorso
SARONNO – “Non so come sia successo me lo sono trovato nella portiera”. Così, ancora in stato di choc parlando con un familiare, il conducente di una Renault Clio ha riassunto l’incidente di cui è stato protagonista stamattina alle 11 alla rotonda tra via Don Volpi e via Bellavita dove è avvenuto lo scontro con uno scooter.
“Io ho sentito un botto e mi sono subito fermato – spiega il conducente dell’auto che precedeva quella protagonista dell’incidente – ho visto il motociclista a terra con il casco sbalzato a distanza e il conducente della Clio disperato che chiedeva aiuto”. Sul posto sono subito arrivati un’ambulanza della Croce Rossa di Saronno e una pattuglia della polizia locale. Il personale sanitario è stato presto raggiunto da quell’elisoccorso, atterrato nel vicino campo da calcio del centro sportivo Ugo Ronchi, che ha soccorso il 40enne cercando di stabilizzarne le condizioni per il trasporto. Sul posto sono accorse decine di persone che hanno assistito in assoluto silenzio a tutte le operazioni di soccorso. A mezzogiorno il 40enne è stato caricato sull’elisoccorso con il quale è stato trasferito all’ospedale
E’ intervenuta anche una pattuglia della polizia locale che ha raccolto le testimonianze dei presenti ed effettuato i rilievi per risalire alla dinamica del sinistro. L’unica certezza al momento è che il ciclomotore abbia urtato contro la portiera anteriore del lato guida dell’utilitaria che arrivava da via Bellavita procedendo verso il quartiere Prealpi.
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Commenti
sono un ciclista che quotidianamente percorre la ciclabile di via don bellavita fino a via volpi dove lavoro,nel tratto di attraversamento su strisce alla via volpi e viceversa,più di una volta ho rischiato di essere investito perchè è un tratto di strada in cui auto,scooter e addirittura qualche mezzo pesante arriva ad eccessiva velocità,penso che mettere qualche dosso in prossimità della rotonda sia una cosa utile per fare in modo che si rellenti prima di giungere alla strisce pedonali e alla rotonda stessa in modo da poter evitare incidenti sia ai pedoni,sia ai conducenti di auto e scooter.Detto questo non capisco perchè quel tratto di ciclabile venga tanto discussa la quale trovo sicura tranne forse in negli attraversamenti
purtroppo non è il momento delle polemiche, purtroppo….il motociclista non ce l’ha fatta, lasciando dolore nella propria famiglia.
Dopo tutti dovremmo capire quali siano state le ragioni, allo scopo di evitarne il ripetersi…
Ci dispiace tanto Patrizio.sarai sempre nei nostri pensieri ):
riposa in pace patrizio sei nei nostri cuori
L’approccio più sbagliato alla questione mobilità è quello conflittuale. Come sempre, in Italia, ci si divide in categorie che litigano. Pedoni contro automobilisti contro motociclisti contro ciclisti, dimenticando che, a turno, tutti impersoniamo ciascuno di essi.
Quindi uniti per una mobilità migliore per tutti, non divisi. Non serve.
Ovviamente mi dispiace per il motociclista rimasto vittima dell’incidente e spero si riprenda presto, come sta capitando a un mio amico cui è capitato a fine luglio (l’ha scampata bella e se n’è parlato molto).
Purtroppo quella rotonda, che è anche larga, ha una geometria tale per cui talvolta è difficile vedere con chiarezza chi vi si immette. Le bici hanno una ciclabile (peraltro discussa) che corre tutta attorno e le mette in sicurezza, ma per le moto occorre fare attenzione.
Tanti auguri di pronta guarigione!
Forza Patrizio sei un leone ce la farai!!!!!!!
Concordo con te Mop!
I motociclisti non sono neanche considerati….
se ci fosse stata di mezzo una bicicletta avremmo letto 20 commenti, invece…..manco uno.