Processo cooperative: 100 Cobas e attivisti dei centri sociali presidiano il tribunale
SARONNO – Per due ore, un centinaio tra attivisti Si Cobas, lavoratori e simpatizzanti del centri sociali sono rimasti in piedi davanti al tribunale di via Varese. Sono rimasti fuori al freddo con bandiere, striscioni, volantini e tanta dignità per far sentire la propria solidarietà ai 26 dipendenti di cooperative finiti alla sbarra per le manifestazioni sindacali avvenute nel 2008 davanti al magazzino Bennet di Origgio. Diverse le accuse mosse agli imputati che vanno dal “presidio non autorizzato”, alle minacce, dalle lesioni al furto.
“L’obiettivo di questo processo – si legge nel volantino distribuito nel corso del presidio – è isolare e criminalizzare le lotte di questi lavoratori che non si sono piegati davanti alle cariche e alla concentrazione confederale. Si vuole anche spezzare la catena di solidarietà che diverse strutture politiche e sociali hanno provato a costruire intorno ai numerosi conflitti” E concludono:”La nostra risposta alla repressione è quella di continuare con le mobilitazioni, investendo ancor più coerentemente in questo progetto di lotte che si allarga sciopero dove sciopero.
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Tra i diversi striscioni esposti davanti al tribunale, approfittando dei cartelloni elettorali appena posizionati, non è mancato un riferimento al caso dell‘Industriale Chimica, l’azienda della multinazionale Chemo di via Grieg dove, a causa di un contenzione con Bayern per l’uso di un brevetto, sono stati annunciati 50 esuberi e la volontà di non rinnovare 13 contratti a termine. Tra i partecipanti al presidio anche una nutrita rappresentanza del centro sociale Telos.
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Mentre all’esterno si distribuivano volantini e si esprimeva solidarietà nel tribunale davanti al giudice Piera Bossi si è tenuta la prima udienza con la costituzioni delle parti civili, tra cui il supermercato Bennet, e la gestione di alcuni problemi specifici come una notifica mancante e il caso di un’imputata che forse non può essere processata perchè con problemi psichici. E’ stata fissata la prossima udienza per venerdì 29 marzo alle 15.
Il rompete le righe è arrivato poco dopo le 16 quando i manifestanti si sono dispersi senza nessun problema di ordine pubblico. I carabinieri hanno presidiato il tribunale per l’intera giornata ma non si sono verificati disordini.