SARONNO – Inaugurata oggi, sabato 22 giugno, in piazzetta Schuster a Saronno l’installazione “Nowars”, la prima opera di “Luci d’artista”, progetto realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Accademia di Brera.
L’inaugurazione dell’opera ha visto presenti, oltre all’autore dell’opera Sergio Nannicola, il sindaco Airoldi, l’assessore Succi e anche il filosofo Maurizio Guerri.
“Presentiamo alla città dei monumenti che invitano a riflettere su temi particolari nel contesto che stiamo vivendo, quello di oggi è il tema della guerra. No wars, no alle guerre è un ‘affermazione secca, chiara” così illustra il primo cittadino.
L’assessore e vicesindaco Succi, dopo aver riflettuto sulla straordinaria capacità dell’arte di descrivere e interpretare la realtà, si è augurata che l’opera d’arte contemporanea possa essere accolta dalla comunità nel migliore dei modi, seppur un po’ più lontana dalla fruizione generale.
“Sono emozionato e onorato di aver avuto questo incarico da parte dell’amministrazione comunale, perché ogni opera d’arte non ha niente di scontato e fino all’ultimo minuto si vive in apprensione che tutto vada bene – così spiega l’artista Sergio Nannicola – Il messaggio che ho volto in qualche maniera dare con questa installazione, non vuole essere un monito, ma un momento di riflessione, quell’attimo prima che le cose accadano. Quindi la proposta è quella di vedere questo angolo di questa piazzetta illuminato con questa scritta, di farlo nostro e proiettarlo nel futuro e nella mente di chi si torva in una posizione scomoda e dura“.
Infine, dopo il disvelamento dell’opera, a chiudere la presentazione è intervento il filosofo Guerri con una piccola riflessione: “E’ un’opera che porta con sè la luce, parole e immagini. La prima riflessione che mi viene da fare è che noi siamo continuamente immersi in parole e immagini: a partire dal ventesimo secolo, siamo letteralmente in una marea di parole e immagini. All’interno della storia recente, di questo rapporto che l’arte intrattiene con la tecnica, pare ci sia un filo conduttore che può essere letto come chiave di lettura delle opere: la capacità dell’artista e dell’opera di prendere posizione all’interno della storia, esprimendo la propria posizione, il proprio pensiero“.
Il nuovo monumento saronnese rimarrà acceso 24 ore su 24, ogni giorno, per lanciare il proprio essenziale messaggio con continuità.
(foto dell’evento)
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