CARONNO PERTUSELLA – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Vespa Club di Caronno Pertusella.
Improvvisamente prende a circolare un annuncio: il Vespa world day 2024 non si sarebbe tenuto in Canada, ma a Pontedera, casa natale della Vespa. Per moltissimi vespisti è iniziata la frenetica ricerca di ferie, mentre già si lucidava il proprio mezzo; se le cronache ci parlano di vespisti giunti fin dall’Iraq, non poteva essere altro che un obbligo rispondere “il Vespa Club Caronno Pertusella c’è”.
E così, il nostro sodalizio operante da più di dieci anni, si è presentato a Pontedera: dieci nostri soci (Gianluca Vasile, Nino e Sebastiano Lipari, Giuliano Piccolo, Romano Valsecchi, Claudio Ferrario, Simone Beretta, Ivano Marchiano’, Pippo Labruna, Alberto Ceriani) hanno portato le proprie vespe allo stabilimento da cui sono uscite anni fa, ma hanno deciso di portarle sulle proprie ruote.
Trecentosessanta chilometri possono essere un’impresa quando ti muovi su mezzi d’epoca, con cilindrate e potenze magari non più attuali, ma che risvegliano i cuore e il sorriso di chiunque.
Partenza da Caronno il 18 aprile alle 5 del mattino con buio e freddo, arrivati a Lucca alle 17 passando per il passo della Cisa dove hanno incontrato neve oltre alla pioggia. Dal piano iniziale della nottata in tenda causa freddo sono passati ad un agriturismo. A scortarli anche un camper con alcune mogli e il furgone del club. Nel secondo giorno: percorsi i restanti trenta chilometri, subito visita al Vespa Village e giro per Pontedera, cena in un locale tipico. Il sabato il grande giro turistico con 10000 vespe, quindi il giro alla mecca del vespista’ la fabbrica della Piaggio.
Qualche imprevisto, come rottura di un collettore e relativa riparazione a bordo strada; sono le prove che il vespista è, si sa, un po’ meccanico e che un po’ si arrangia con ciò che c’è. Qualche problema più complesso, come un paraolio che non tiene, invece ha permesso al camper di rendersi utile come “mezzo di soccorso”. Qualche piccola sfortuna, come un cedimento del collettore a Melegnano, a cinquanta chilometri da casa, ha invece dato spazio alla proverbiale pazienza vespistica.
Dopo il bagno di olio di Pontedera, i nostri amici sono tornati arricchiti da un’esperienza di amicizia guidata dalla passione per un mezzo che (anche stavolta) ha letteralmente mosso l’Italia e il mondo.