MALPENSA - Saranno disponibili da domani i risultati dei sequenziamenti effettuati sui tamponi eseguiti sui passeggeri provenienti dalla Cina e atterrati all'aeroporto di Malpensa. Lo ha annunciato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso (foto) nel corso della conferenza stampa organizzata oggi er fare il punto sulla situazione liste d'attesa. Sono stati fatti tamponi a chi proveniva dalla Cina con i voli del mattino e del tardo pomeriggio.
Nel primo caso, dei 92 passeggeri atterrati all'hub internazionale di Malpensa alle 6.20, 35 sono risultati positivi, pari al 38 per cento del totale.
Nel secondo caso, a bordo del volo atterrato alle ore 18.55, dei 120 passeggeri sono risultati positivi 62, pari al 52% del totale.
"Sulla base dei contatti a livello internazionale - ha commentato l'assessore Bertolaso - la vicenda Cina ha destato massima attenzione e qualche livello di preoccupazione. Dopo frequenti consultazioni con il Ministero della Salute e con la Farnesina e con l'ok del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, abbiamo deciso di eseguire tamponi a chi arriva dalla Cina". "Abbiamo dato disposizioni prima di Natale - ha aggiunto - e Sea ha garantito massima collaborazione all'iniziativa, per la quale l'Asst 7 laghi Insubria si è tempestivamente mobilitata e ha gestito questa attività che noi chiamiamo operazione di sanità pubblica".
"La situazione in Italia è sotto controllo - ha assicurato il titolare della delega al Welfare nella Giunta regionale - e in Lombardia l'incidenza dei casi di Covid è inferiore rispetto alla media nazionale. Lo stesso dicasi per l'occupazione in area medica e, soprattutto, per le terapie intensive". "E' il risultato della vaccinazione massiva - ha detto ancora Bertolaso, che ha coordinato la campagna vaccinale in Lombardia - e abbiamo registrato, qui, i numeri più alti sia a livello europeo che mondiale".
Nell'ultima settimana, in Lombardia, i casi di persone contagiate sono 14.843.
Le varianti più diffuse del Covid-19 sono Omicron BA.5 (34,2%) e BQ.x (31 %) e, infatti, più di due terzi dei contagiati risultano essere infetti da queste due varianti. "Se in base ai dati sul sequenziamento delle varianti che ci saranno presentati domani - ha continuato Bertolaso - ci troveremo di fronte a qualche variante 'non conosciuta', lo riferiremo al Ministero della Salute, per le opportune riflessioni. La Lombardia è stata la prima realtà territoriale a livello mondiale che ha assunto questa iniziativa. Il tampone è a pagamento, non obbligatorio, e ha lo scopo di monitorare la situazione e capire ciò che sta accadendo in Cina e, a scopo precauzionale, tutelare i nostri concittadini"
"In Cina - ha concluso - c'è in questo momento una ondata epidemica in corso. Voglio tuttavia precisare che tutti i passeggeri giunti in Italia, a Malpensa, ed ai quali è stato fatto il tampone, non presentavano sintomi particolari e sono relativamente giovani. Il fatto che siano asintomatici non significa comunque che la vicenda debba essere sottovalutata".
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28122022
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Covid-19, accertare responsabilità Cina - La Lombardia si attivi con il Governo e l’Unione europea affinché si accertino le responsabilità del governo cinese nella mancata e tempestiva comunicazione sull’epidemia Coronavirus. E’ la richiesta del consiglio regionale che oggi ha approvato a maggioranza (42 a favore, 33 contrari) una mozione presentata dalla Lega Nord (primo firmatario il capogruppo Roberto Anelli) con la quale si impegna il Presidente e la Giunta ad attivarsi per arrivare a stabilire quanto accaduto. Originariamente, la mozione prevedeva di chiedere i danni alla Cina, ma prima del dibattito il documento è stato modificato dalla Lega, eliminando la richiesta di risarcimento, sottolineando la necessità di arrivare ad accertare le responsabilità della Repubblica popolare cinese. Nel documento si sottolineano “i contagiati e i morti” che il virus ha provocato in Lombardia “la Regione – si legge – più colpita d’Italia e tra le aree più colpite al mondo” e i drammatici effetti che il lockdown ha provocato sul tessuto produttivo, con perdite che nel biennio secondo le stime più pessimistiche arriverebbero a 180 miliardi. La mozione evidenzia anche le ragioni che mettono sul banco degli accusati la Cina, a partire dalle dichiarazioni rilasciate dal Segretario di Stato americano Mike Pompeo che ha evidenziato come siano “numerose le prove sul fatto che il coronavirus arrivi dal laboratorio di virologia di Wuhan”. La mozione è stata illustrata in aula dal consigliere del Carroccio Alessandro Corbetta, secondo il quale “la Cina ha tenuto nascosto la malattia, vogliamo chiarezza perché a causa del virus la Lombardia ha pagato un altissimo prezzo in vite umane. La richiesta di chiarezza non è rivolta né alle tante comunità cinesi esistenti da noi, che nulla hanno a che fare con l’epidemia , né nei confronti del popolo cinese, ma è indirizzata al governo della Repubblica Popolare Cinese che con la sua omertà ha fatto perdere tempo prezioso nell’avviare azioni di contenimento”. Per Consolato Mammì del Movimento 5 Stelle la mozione “è un capolavoro: basta sostituire Cina con Lombardia per descrivere il disastro che c’è stato. Questa mozione, visto l’entità del volume import/export con la nostra Regione, fa più danni del Coronavirus”. Anche per Pietro Bussolati del PD la mozione “rischia di mettere in difficoltà i rapporti economici e rischia di provocare una grave crisi. Questo documento è una beffa, la Lombardia vuole scaricare le sue responsabilità e errori su altri”. Secondo Michele Usuelli di +Europa-Radicali la mozione “è grave, sconsiderata e rischia di provocare pesanti ripercussioni nei rapporti commerciali tra Lombardia e Cina e inasprire i rapporti con una comunità che è importante per i numeri della nostra economia”. Per Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia, “l’intenzione della mozione non è quella di interrompere i rapporti con la comunità cinese ma vuole chiedere a fronte di una epidemia e di fronte a migliaia di morti, che il Governo cinese ci dica cosa è successo, faccia un’operazione di trasparenza. Non c’è nulla di scandaloso nell’avanzare richiesta di chiarezza”. Sostegno economico alle scuole paritarie - Aumentare “significativamente” la dotazione finanziaria delle misure di sostegno alle scuole paritarie e alle famiglie degli studenti, considerato che i provvedimenti governativi emanati durante il periodo di emergenza sanitaria si caratterizzano per “l’insufficienza” degli interventi in tale settore. 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Tavolo tecnico per Area Mind - Istituire un tavolo tecnico presieduto e coordinato da Regione Lombardia e con la partecipazione di Città Metropolitana, Prefettura e Comuni interessati, oltre agli stakeholders interessati, con il compito di stimolare e monitorare lo sviluppo delle zone circostanti l’area MIND (il distretto dell’innovazione, della scienza e della tecnologia eredità di Expo 2015). Lo prevede una mozione presentata dai Consiglieri M5S e approvata all’unanimità. “Il progetto Mind -ha detto Monica Forte (M5S)- avrà un impatto notevole su tutta una vasta area e perciò si dovrà vigilare affinchè vengano risolte le criticità presenti, siano esse ambientali, sociali e di sicurezza”. Il consigliere Simone Giudici (Lega) ha proposto alcune aggiunte, tra le quali la richiesta al Governo di un impegno per lo studio di fattibilità delle esigenze di viabilità compreso il prolungamento della linea metropolitana M1 da Rho-Fiera verso nord ovest. L’importanza della redazione di un Piano territoriale d’area è stata sottolineata dal vice presidente Carlo Borghetti, la cui proposta di inserire una modifica in tal senso è stata accolta dalla relatrice. Procedure in deroga pro donazioni - E’ stata approvata con 55 voti a favore e 1 contrario la mozione, presentata da Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e sottoscritta anche dai Consiglieri Carretta, Baffi, Usuelli e Pizzul, che impegna Presidente e Giunta regionale a rimuovere tutti gli ostacoli e ad attivare quanto necessario affinchè vengano utilizzate procedure in deroga per destinare rapidamente le risorse derivanti da donazioni. Salvaguardando trasparenza e rispetto della legalità, e facendo riferimento alle norme varate in occasione dell’emergenza, precisa il documento, si tratta di indirizzare quanto donato in questi mesi dai lombardi a favore della sanità pubblica, permettendo così di effettuare tutti quegli interventi di ristrutturazione attesi dagli ospedali. Misure per l’economia lombarda a seguito del Covid-19 - Attivarsi presso il Governo italiano per prevedere il riconoscimento dell’intero territorio lombardo come area depressa, attraverso l’inserimento della Lombardia tra le Regioni nelle quali è possibile istituire Zone economiche speciali (Zes) mediante la modifica del decreto legge del 20 giugno 2017, finalizzato a garantire agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative alle imprese lombarde. Lo chiede la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e presentata da Gabriele Barucco di Forza Italia e Barbara Mazzali di Fratelli d’Italia, che impegna in tal senso il presidente Fontana e la Giunta regionale. Via libera anche a un emendamento illustrato dal Consigliere Angelo Orsenigo (Pd) che impegna la Giunta regionale ad utilizzare le flessibilità recentemente introdotte dalla Coronavirus Response Investment Initiative dell’Unione europea per riorientare le risorse dei Programmi Operativi Regionali Fesr e Fse Lombardia non ancora impegnate. Rimpatrio italiani bloccati all’estero - Unanime via libera in Consiglio regionale alla mozione presentata da Claudia Carzeri (Forza Italia) che impegna la Giunta regionale e il presidente Fontana a farsi portavoce presso il Governo e in particolare Ministro degli Esteri per ottenere il rimpatrio dei 7.000 italiani bloccati all’estero, compresi i 118 connazionali a Cuba, a causa del Covid-19. Il documento chiede a tal fine di fare sistematico ricorso ai fondi europei disponibili e stanziati proprio per facilitare e consentire il rimpatrio dei propri connazionali. (foto: il governatore della Lombardia, Attilio Fontana) 10062020 [post_title] => Consiglio regionale: le mozioni approvate nella seduta pomeridiana [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => consiglio-regionale-le-mozioni-approvate-nella-seduta-pomeridiana [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2020-06-09 19:27:36 [post_modified_gmt] => 2020-06-09 17:27:36 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=205438 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 5 [filter] => raw ) [3] => WP_Post Object ( [ID] => 202911 [post_author] => 12 [post_date] => 2020-05-16 02:33:54 [post_date_gmt] => 2020-05-16 00:33:54 [post_content] => MILANO - Si chiude con la proposta di compensazione delle spese legali e la rinuncia a procedere a giudizio da parte di alcuni centri massaggi cinesi a Milano, la vicenda che ha visto Regione Lombardia citata in causa per il regolamento dei centri per il benessere, definito dai ricorrenti discriminatorio. Lo comunica Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, immigrazione e polizia locale. Il Tar, Tribunale amministrativo regionale, con sentenza depositata lo scorso 11 marzo, aveva già respinto il ricorso avverso il regolamento regionale 1/2018, stabilendo che non esiste alcuna discriminazione. "Il fatto risale allo scorso anno - ricorda l'assessore - quando quattro titolari di centri massaggi cinesi hanno fatto ricorso per una multa di 5.000 mila euro. Nel ricorso, oltre ad evidenziare dubbi sulla liceita' del regolamento, le titolari avevano riportato anche delle mie dichiarazioni con le quali asserivo che dietro alcune di queste attivita' si celava il racket della prostituzione. Il 'fumus persecutionis', secondo loro, presente nel regolamento, e' stato corroborato da una lettera che ho voluto recapitare ai comandi delle polizie locali lombarde con la quale invitavo, in seguito all'approvazione del regolamento regionale, ad incrementare i controlli nei centri massaggi". 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Primo caso a Origgio, si tratta di un ragazzo. L'ha fatto sapere ai concittadini il sindaco Mario Ceriani, che è anche medico di base.
Coronavirus, primo caso a Origgio. Il sindaco Ceriani: “Un ragazzo contagiato e 3 persone in quarantena”
Due nuovi casi anche a Turate.
Coronavirus, altri due contagiati a Turate. Il sindaco Oleari, “State a casa”
Un caso a Lazzate, è il primo come riferito dal sindaco Loredana Pizzi.
Coronavirus, Lazzate primo contagiato e primo caso di sorveglianza attiva. L’annuncio del sindaco Pizzi
E primo caso anche a Cogliate, ha informata in concittadini il sindaco Andrea Basilico.
Coronaviris, primo caso anche a Cogliate. Videomessaggio del sindaco Basilico
ed i primi due casi a Misinto, come annunciato in un videomessaggio dal sindaco Matteo Piuri.
Coronavirus, Misinto sindaco Piuri: “Due contagiati e una persona in sorveglianza attiva”
E' cresciuto il conto anche a Caronno Pertusella, dove i contagiati adesso sono 31.
Coronavirus, il conto di Caronno Pertusella è arrivato a 31 casi
Raddoppiati i casi a Limbiate: ora sono 16.
Per un caso sospetto, i dipendenti della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto sono ora scesi in sciopero; chiedono più sicurezza sul posto di lavoro.
Coronavirus, caso sospetto alla Gianetti Ruote: la fabbrica si ferma
E c'è anche non rispettando il divieto a uscire di casa è andato al parco a giocare a calcetto: tre denunciati dai carabinieri.
Coronavirus: partita a calcio nel parchetto, tre giovani denunciati
Intanto i cittadini si danno da fare, nel volontariato e nella beneficenza. Un imprenditore cinese ha donato 600 mascherine all'ospedale di Saronno.
Coronavirus, Saronno da imprenditore cinese 600 mascherine e materiale sanitario per l’ospedale
L'ospedale di Saronno ha anche ricevuto, con la Cri Alta brianza, anche 200 mila euro dalla Bcc.
Coronavirus, 200mila euro da Bcc a ospedale Saronno e Croce Rossa Alte Groane
Che si riorganizza e sposta in altri plessi Ostetricia e Intensiva coronarica.
Coronavirus, si riorganizza l’ospedale di Saronno. Ostetricia e Intensiva coronarica accorpati ad altri ospedali
Prosegue la campagna de ilSaronno che chiede a tutto di stare in casa, e ogni sera intervista uno sportivo che dà il buon esempio: stavolta, dalla California, il runner Matteo Colombo.
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20032020
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[post_content] => MILANO - Al Punto stampa di Palazzo Lombardia a Milano il governatore lombardo Attilio Fontana oggi alle 13 ha fatto il punto della situazione con il vicepresidente della Croce rossa cinese, Yang Huichuan: "Ci ha detto che è stupito di come ci sia troppa gente per le strade, di quanto usino ancora trasporto pubblico e del fatto che così poca gente porti le mascherine. Misure troppo poco rigorose: se non abbiamo modo affrontare problema virus continuerà a circolare. "Quello che state vivendo è simile a quanto abbiamo affrontato noi a Wuhan, epicentro di Covid-19, con un grande numero di persone positive e persone decedute.
Ha proseguito il vicepresidente della Cri cinese: "Se vengono aumentate misure quarantena diventa più facile identificare persone da trattare e che quindi possono ottenere migliore trattamento per questa malattia. La quarantena totale ha consentito dopo un mese di ottenere a Wuhan i risultati positivi che stiamo riscontrando. Ma qui il trasporto pubblico continua a funzionare, le policy non sono abbastanza strette. Le persone non stanno ancora mettendo maschere, ci sono ancora troppe persone in giro, e si trovano nei ristoranti degli hotel. Ogni cittadino deve fare la sua parte! Ogni persona dovrebbe stare a casa!"
Fontana: "Chi ha vissuto Wuhan, conferma quello che è assolutamente necessario fare. Bisogna chiedere a Governo provvedimenti più rigorosi".
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[post_content] => MILANO - È atterrata questo pomeriggio all'aeroporto di Malpensa la delegazione cinese, proveniente dalla provincia dello Zhejiang, composta da 7 medici, 3 infermieri, 3 tecnici con il materiale destinato agli ospedali lombardi. Ad attendere gli operatori sanitari c'erano il vicepresidente della Regione Lombardia, il misintese Fabrizio Sala, e il sottosegretario alla Presidenza con delega ai Rapporti con le delegazioni internazionali Alan Christian Rizzi.
Dalla Cina sono arrivate oltre 400 mila mascherine, 5000 indumenti protettivi medici, ventilatori, oltre a guanti, occhiali protettivi, monitor, indumenti protettivi, disinfettanti e tanto altro ancora. "Un segno tangibile, un aiuto concreto arrivato dalla Cina - ha sottolineato il vicepresidente Sala - e la nostra presenza qui è la testimonianza del ringraziamento da parte di tutta la Giunta regionale e dei cittadini lombardi". "Il primo gruppo di esperti in Sars e in Covid che è arrivato in Lombardia - ha proseguito Fabrizio Sala - ci aiuterà ad affrontare questa emergenza. Ci hanno portato, oltre alle mascherine, apparati per la ventilazione che per noi sono di vitale importanza. Lavoriamo giorno e notte e quotidianamente facciamo un appello, a tutto il mondo: abbiamo bisogno di queste attrezzature e di queste persone. Ringraziamo la Cina che ha risposto immediatamente".
"È un momento molto importante per Regione Lombardia - ha rimarcato il sottosegretario Rizzi - e i medici, i tecnici specializzati, insieme al materiale sanitario, sono l'espressione di un aiuto concreto che arriva dalla Cina e sarà sicuramente utile alla sanità lombarda e che certamente contribuirà a salvare tante vite. Oggi ne abbiamo bisogno più che mai". "Questo è un segnale che c'è una attenzione particolare - ha continuato Rizzi - anche in virtù degli ottimi rapporti istituzionali che ci sono stati in tutti questi anni. La delegazione cinese si fermerà in Lombardia per almeno due settimane. Il primo briefing si terrà domani mattina e, con l'unità di crisi di Regione Lombardia, si stabilirà un programma operativo".
(foto: il vicepresidente regionale Fabrizio Sala accoglie i medici cinesi)
18032020
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[post_content] => MILANO - "Ieri sono arrivati 14 respiratori dalla Protezione civile e 30 da terapia sub intensiva dalla Cina". Lo fa sapere l'assessore regionale al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, facendo il punto sul Coronavirus ringraziando "chi continua a dare dimostrazioni di grande solidarietà tramite un lavoro incredibile".
Oggi, inoltre, il vicepresidente Fabrizio Sala e il sottosegretario Alan Christian Rizzi accoglieranno a Malpensa medici e personale sanitario in arrivo dalla Cina e dagli Stati Uniti. La delegazione cinese è composta da 7 medici fra intensivisti e immunologi e 3 tecnici e infermieri. Si prevede ne possano arrivare "circa 300". Sono già arrivati anche "i primi medici dagli Stati Uniti che oggi cominceranno ad allestire l'ospedale da campo a Cremona. Da oggi, inoltre, all'ospedale San Carlo di Milano, ci saranno 16 nuovi posti di terapia intensiva che raddoppieranno in una settimana circa.
I dati aggiornati al tardo pomeriggio di ieri, e dei giorni precedenti.
- i casi positivi sono 16.220 (+1.571 rispetto a ieri)
14.649/13.2729/11.685/9.820/8.725/7.280/5.791/5.469/4.189/3.420/2.612
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- i ricoverati non in terapia intensiva sono 6953(+782)
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[post_title] => Coronavirus: Gallera fa il punto dei ricoveri in Lombardia. Oggi arrivano medici da Usa e Cina
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[post_content] => UBOLDO - Luve Group, gruppo varesino quotato su Mta e terzo operatore mondiale nel settore degli scambiatori di calore ad aria, comunica di aver ricevuto l’autorizzazione dalle autorità cinesi per la riapertura dell’impianto produttivo di Tianmen, nella provincia dello Hubei.
Pur rappresentando solo il 2% del fatturato di gruppo, il riavvio della produzione in Cina rappresenta un segnale particolarmente positivo, nonché un’importante esperienza di successo, nel gestire una situazione complessa.
Lo stabilimento di Tianmen dallo scorso 24 gennaio aveva sospeso in via precauzionale tutte le attività produttive, nell’ambito del piano di emergenza messo in atto delle autorità, per affrontare la diffusione del coronavirus 2019-nCoV. Il riavvio delle attività produttive nella sede di Tianmen del Gruppo è previsto per la prossima settimana, mentre l’attività commerciale nella sede di Changshu è ripartita il 24 febbraio.
“La riapertura dello stabilimento in Cina è un segnale positivo, di ripresa e continuità - ha dichiarato Iginio Liberali, presidente di Lu-Ve - Ancora più importanti sono stati il sangue freddo e il senso del dovere che tutti i nostri collaboratori, cinesi e italiani, hanno dimostrato in un periodo difficile. Altrettanto importanti sono stati il reciproco sostegno e la costante collaborazione con le autorità locali di Tianmen e dell’Hubei, con le quali abbiamo coordinato interventi di supporto e fornitura di materiali sanitari. Il mercato cinese è centrale nella nostra strategia di internazionalizzazione, per le sue grandi potenzialità di espansione e quindi il consolidamento di questi rapporti è un eccellente viatico per le nostre operazioni nel Paese".
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[post_content] => SARONNO - "E' stata in Cina per motivi di studio diversi mesi e quando ad inizio febbraio è rientrata ha chiesto di essere sottoposta ad un tampone per verificare di non essere stata contagiata dal Coronavirus ma all'ospedale Sacco non hanno ritenuto necessario sottoporla al controllo".
E' iniziata così l'odissea di una studentessa saronnese che racconta non solo le difficoltà incontrate sul fronte medico dalla ragazza ma anche e soprattutto il grande senso civico e di responsabilità dimostrato dalla famiglia e dalla giovane. Dal resoconto omettiamo volutamente tutti i dati relativi al periodo di studio, alla scuola e all'identità della ragazza per non esporla ad ulteriori problemi.
"Appena è scesa dall'aereo a Malpensa - continua la mamma della giovane - l'abbiamo portata all'ospedale milanese ma per lei niente tampone. Ci hanno spiegato sbrigativamente che non essendo il volo diretto dalla Cina non era necessario. Ed anzi l'hanno invitata a togliersi subito la mascherina per evitare di far preoccupare i pazienti".
La famiglia della ragazza comunque ha preferito, anche per tutelare la giovane dalla preoccupazione di compagni di classe e famiglie, farle fare la quarantena preventiva. Per due settimane è rimasta a casa senza andare a lezione. Fortunatamente è in perfetta salute e non ha avuto nessun sintomo. "In realtà abbiamo avuto anche problemi per recuperare il certificato di buona salute per poterla far tornare a scuola".
E concludono: "Abbiamo deciso di rendere nota la nostra disavventura - spiega la famiglia - alla luce delle nuove ordinanze anticontagio e per rimarcare come nel nostro caso si sia scelto non sottoporre ad un controllo una persona che arrivava dalla Cina se pur non dalla zona di Wuhan".
[post_title] => Studentessa saronnese di ritorno dalla Cina: "Io, in quarantena volontaria, senza tampone"
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[post_content] => SARONNO - L'allarme è partito dalla Cina ed ora è mondiale: stiamo parlando del nuovo virus che sta preoccupando le autorità sanitarie che hanno localizzato il primo focolaio nella città di Wuhan, nella Repubblica popolare cinese.
Wuhan è una megalopoli comunque fuori dai "percorsi turistici", quanto meno del turismo occidentale. Una città che per tanti in Europa costituisce un punto interrogativo, ma che la direttrice de ilSaronno, Sara Giudici, ha avuto modo di visitare due estati fa nel corso di una visita di lavoro in Cina.
Proprio a Wuhan - che qualcuno chiama "la Chicago cinese" e che per altri è la "Fornace della Cina" per via delle altissime temperature estive - nelle scorse ore sono stati annullati i festeggiamenti per l'imminente capodanno cinese. A livello mondiale il conteggio delle persone decedute a causa del nuovo virus è salito a 17, mentre si contano centinaia di nuovi casi, in Cina ma anche negli Stati Uniti d'America.
"Ci ero andata veramente per caso: all'aeroporto di Wuhan era prevista una lunga coincidenza fra due altre località e così si era deciso di "dilatare" questa sosta facendola diventare di due giorni alla scoperta di una delle più grandi e, almeno da noi, meno note città della Cina - ricorda Giudici - Stiamo parlando di un'area urbana di oltre 10 milioni di abitanti, nella provincia dello Hubei. Il ricordo va ad un aeroporto modernissimo, forse il più bello visto durante il mio viaggio in Cina, e poi la collina di Wuhan, scalata con il gran caldo, per arrivare alla spettacolare Pagoda della gru gialla, che domina tutto. Ma anche la passeggiata sulle sponde del fiume Giallo che attraversa la città, la più grande della Cina orientale".
"Che dire - prosegue Giudici - si percepiva come fosse una "città in movimento", in grande sviluppo, con gli immancabili grattacieli e le tante gru in movimento per la costruzione di quelli nuovi. Forse, per certi versi, una immagine iconica della grande corsa per lo sviluppo che si percepisce in tutta la Cina. Wuhan è famosa anche per il grande caldo estivo: effettivamente, era agosto, era proprio bollente".
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22012020
[post_title] => Virus Cina, è iniziato tutto a Wuhan: la testimonianza della direttrice de ilSaronno
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[post_content] => SARONNO - Sono stati ottomila i visitatori del Santuario della Beata vergine dei miracoli nel corso del 2019. Ma parliamo "solo" di chi si è annunciato, ha chiesto l'appuntamento per una visita guidata, di gruppi e comitive che sempre più numerose vengono in piazza Santuario a Saronno per ammirarne le bellezze artistiche. A questi vanno aggiunte le migliaia di persone che vi hanno fatta tappa "ufficiosamente", trovando aperto e cogliendo l'occasione per entrare, ed i turisti "fai da te".
Nessun dubbio, dunque, che il Santuario sia una risorsa turistica importante per la città degli amaretti: a prendersi cura di loro i molti volontari che si prestano come guide. Riguardo ai visitatori, prevalenti quelli di nazionalità italiana ma pure moltissimi dall'estero, ed anche da molto lontano, come dalla Cina. Nel tempio sacro le opere di Bernardino Luini, Gaudenzio Ferrari, Andrea da Milano (o da Saronno) ed altri artisti.
(foto: una veduta interna del bellissimo Santuario della Beata vergine di Saronno; con i volontari che si prestano come guide ed il prevosto, monsignor Armando Cattaneo)
27122019
[post_title] => Santuario di Saronno, boom di turisti: nel 2019 superata quota 10 mila
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[post_content] => di EZIO MOTTERLE
Passa dalle Prealpi la nuova "via della seta", una superstrada ampia e veloce a giudicare dai livelli di interscambio tra il Varesotto e la Cina, cresciuti nei primi sei mesi di quest'anno del 4,96% (l'export) e del 5,92% (l'import). Dati supportati anche da una serie di incontri bilaterali, l'ultimo dei quali ha accolto nella sede della Camera di commercio un gruppo di imprenditori cinesi, affiancati da due autorevoli senatori, ai vertici tra l'altro dell'associazione Italia-Cina, per fare il punto sulle prospettive dei rapporti commerciali con alcuni operatori e amministratori del territorio. Macchinari anzitutto, che totalizzano circa la metà del totale, ma anche mezzi di trasporto, prodotti chimici e tessili: sono questi i principali componenti del made in Varese diretto verso il mercato cinese, complessivamente un valore di oltre 160 milioni di euro esportato da gennaio a giugno (ultimo dato disponibile), con una crescita appunto vicina al 5 per cento. Di poco superiore, si diceva, l'incremento delle importazioni, che sfiorano nello stesso periodo i 339 milioni di euro, terzo valore assoluto dopo quelli della Germania e della Francia (di poco superiore). Durante l'incontro varesino la delegazione cinese ha mostrato interesse in particolare per la possibilità di investire sulla rivitalizzazione di alcune aree industriali dismesse presenti in provincia e di entrare in contatto con imprese innovative, leader nella produzione hi-tech. Sono emerse anche proposte operative destinate a rafforzare la vicinanza tra i territori nella prospettiva di un aumento della collaborazione sul fronte dell'interscambio commerciale. Tra esse la proposta di un gemellaggio tra Varese e Nantong, città quest'ultima in forte espansione "che sta a Shanghai come Varese sta a Milano" , come è stato precisato, ricordando che proprio Nantong (che si trova sul fiume Azzurro e conta oltre 7 milioni di abitanti) ospiterà in futuro quello che sarà il terzo aeroporto di Shanghai, la megalopoli che sorge sulla riva opposta proprio alla foce del fiume. Grande cordialità e decisa volontà di collaborazione, dunque, tra la Cina e un "sistema Varese" che mantiene forte attrattiva proprio grazie alla capacità innovativa della sua realtà imprenditoriale, supportata da istituzioni e associazioni di categoria impegnate a garantire nuove opportunità per una miriade di aziende che puntano su questo trend positivo destinato secondo le previsioni a consolidarsi nel consuntivo di fine anno. Un futuro di grande interesse insomma verso un paese che sta crescendo in maniera esponenziale, nel quadro di una rivoluzione tecnologica in grado di accogliere una "nuova seta", quella prodotta dalla voglia di innovazione dell'impresa varesina. Pronta anche a questa nuova sfida.
29092019
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MALPENSA - Saranno disponibili da domani i risultati dei sequenziamenti effettuati sui tamponi eseguiti sui passeggeri provenienti dalla Cina e atterrati all'aeroporto di Malpensa. Lo ha annunciato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso (foto) nel corso della conferenza stampa organizzata oggi er fare il punto sulla situazione liste d'attesa. Sono stati fatti tamponi a chi proveniva dalla Cina con i voli del mattino e del tardo pomeriggio.
Nel primo caso, dei 92 passeggeri atterrati all'hub internazionale di Malpensa alle 6.20, 35 sono risultati positivi, pari al 38 per cento del totale.
Nel secondo caso, a bordo del volo atterrato alle ore 18.55, dei 120 passeggeri sono risultati positivi 62, pari al 52% del totale.
"Sulla base dei contatti a livello internazionale - ha commentato l'assessore Bertolaso - la vicenda Cina ha destato massima attenzione e qualche livello di preoccupazione. Dopo frequenti consultazioni con il Ministero della Salute e con la Farnesina e con l'ok del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, abbiamo deciso di eseguire tamponi a chi arriva dalla Cina". "Abbiamo dato disposizioni prima di Natale - ha aggiunto - e Sea ha garantito massima collaborazione all'iniziativa, per la quale l'Asst 7 laghi Insubria si è tempestivamente mobilitata e ha gestito questa attività che noi chiamiamo operazione di sanità pubblica".
"La situazione in Italia è sotto controllo - ha assicurato il titolare della delega al Welfare nella Giunta regionale - e in Lombardia l'incidenza dei casi di Covid è inferiore rispetto alla media nazionale. Lo stesso dicasi per l'occupazione in area medica e, soprattutto, per le terapie intensive". "E' il risultato della vaccinazione massiva - ha detto ancora Bertolaso, che ha coordinato la campagna vaccinale in Lombardia - e abbiamo registrato, qui, i numeri più alti sia a livello europeo che mondiale".
Nell'ultima settimana, in Lombardia, i casi di persone contagiate sono 14.843.
Le varianti più diffuse del Covid-19 sono Omicron BA.5 (34,2%) e BQ.x (31 %) e, infatti, più di due terzi dei contagiati risultano essere infetti da queste due varianti. "Se in base ai dati sul sequenziamento delle varianti che ci saranno presentati domani - ha continuato Bertolaso - ci troveremo di fronte a qualche variante 'non conosciuta', lo riferiremo al Ministero della Salute, per le opportune riflessioni. La Lombardia è stata la prima realtà territoriale a livello mondiale che ha assunto questa iniziativa. Il tampone è a pagamento, non obbligatorio, e ha lo scopo di monitorare la situazione e capire ciò che sta accadendo in Cina e, a scopo precauzionale, tutelare i nostri concittadini"
"In Cina - ha concluso - c'è in questo momento una ondata epidemica in corso. Voglio tuttavia precisare che tutti i passeggeri giunti in Italia, a Malpensa, ed ai quali è stato fatto il tampone, non presentavano sintomi particolari e sono relativamente giovani. Il fatto che siano asintomatici non significa comunque che la vicenda debba essere sottovalutata".
DIRETTI FUORI REGIONE: 151, DI CUI 73 POSITIVI;
ATS CITTA' METROPOLITANA DI MILANO: 40, DI CUI 16 POSITIVI;
ATS BERGAMO: 8, DI CUI 1 POSITIVO;
ATS BRIANZA: 6, DI CUI 2 POSITIVI;
ATS VALPADANA: 4, DI CUI 2 POSITIVI;
ATS INSUBRIA: 2, DI CUI 1 POSITIVO;
ATS BRESCIA: 2, DI CUI 1 POSITIVO;
ATS PAVIA: 1, POSITIVO.
28122022
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