VARESE – Ventilatori e doccette accesi per difendere le stalle dell’Alta Lombardia dalla morsa del caldo e delle temperature che, fino a metà settimana, schizzeranno sopra i 30 gradi per l’arrivo di Caronte, l’anticiclone africano che sta investendo l’Italia da Nord a Sud con temperature che nella penisola si spingono anche oltre i 40 gradi. Lo afferma la Coldiretti Varese nel sottolineare che negli allevamenti della regione sono scattate le contromisure: ventilatori, doccette e sistemi di raffrescamento sono attivi, e non si abbasserà la guardia fino al passaggio dell’ondata di calore, che dovrebbe attenuarsi a metà settimana.
Nelle stalle da latte le mucche stanno producendo fino al 10% in meno rispetto ai periodi normali, a causa delle alte temperature. Il loro clima ideale, infatti è fra i 22 e i 24 gradi, mentre oltre questo limite mangiano poco, bevono molto e producono meno latte.
Gli allevatori – afferma Coldiretti Varese – stanno intervenendo anche sulle razioni alimentari, somministrando pasti più leggeri ricchi di fibre e potassio, dati un po’ per volta per invogliare gli animali a nutrirsi senza appesantirsi e aiutarli così a resistere alla calura.
“Con l’arrivo del gran caldo, è essenziale intervenire per garantire il benessere degli animali” conferma Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese. “Ventole e doccette funzionano a pieno regime per dare sollievo agli animali. Nelle vasche di abbeveraggio, poi, non deve mai mancare l’acqua a temperatura ambiente”.
Il grande caldo ha investito l’Italia in un 2023 che – spiega Coldiretti – si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,43 gradi la media storica, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nel primo semestre del 2023. E per il nord Italia, dove si concentrano gli eventi estremi dell’ultima settimana, si è trattato – precisa Coldiretti – del terzo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,80 gradi superiore la media. Si conferma dunque anche quest’anno – conclude la Coldiretti – la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022, il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.
18072023
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Coldiretti Varese, attraverso il presidente Fernando Fiori, si dice “estremamente preoccupata” per l’escalation del pericolo-selvatici che interessa da vicino ampie aree dell’intero nord Lombardia: oltre a provocare danni seri e ripetuti a pascoli e coltivazioni, cervi e selvatici continuano a rappresentare un pericolo per l’incolumità pubblica come testimoniano i numerosi incidenti stradali che coinvolgono cervi e selvatici.
Nel nord Lombardia si sono verificati fatti gravi: dai cervi che invadono le gallerie a, purtroppo, incidenti mortali come quello occorso qualche mese fa a Cosio Valtellino. Continue invasioni di carreggiata si verificano un po’ ovunque, mentre nelle zone a nord del lago di Como e in Valtellina si contano ormai diverse predazioni attribuibili a branchi di lupi.
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VARESE - Anche Federcuochi si schiera a favore della petizione promossa da Coldiretti e Filiera Italia a sostegno del processo legislativo aperto dal disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri, che prevede il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici, in mancanza di adeguate garanzie per la sicurezza alimentare e ambientale. In occasione dell’Assemblea nazionale della Federazione italiana cuochi, il presidente Fic Rocco Pozzulo ha sottolineato “l'importanza di valorizzare in cucina i primati green dell’agricoltura italiana con 5450 specialità tradizionali censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 526 vini Doc/Docg e Igt, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche.”
“L’Italia, che è leader nella qualità e nella sicurezza alimentare nel mondo, ha la responsabilità e il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della qualità a tavola, come è già avvenuto con l’obbligo dell’etichetta con l’indicazione di origine” ha affermato Luigi Scordamaglia Consigliere Delegato di Filiera Italia. “Abbiamo acceso i riflettori su un business in mano a pochi ma molto influenti nel mondo che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda” commenta il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori nel sottolineare la “positiva apertura di una discussione nel Paese, nei comuni, nelle regioni e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia, considerato che il disegno di legge del Governo sarà infatti operativo solo dopo la discussione ed approvazione del Parlamento”.
Secondo la Fao e l’Oms, infatti attualmente esiste una quantità limitata di informazioni e di dati sugli aspetti della sicurezza alimentare degli alimenti a base di cellule per aiutare i regolatori a prendere decisioni informate. Nel documento Fao/Oms “Aspetti della sicurezza alimentare del cibo a base cellulare” vengono infatti individuati ben 53 rischi potenziali, dalle allergie al tumore, ma si invita ad approfondire anche altri aspetti come le questioni etiche, le considerazioni ambientali, la preferenza/accettazione dei consumatori, gli aspetti nutrizionali, i costi di produzione, i prezzi dei prodotti finali e i requisiti normativi come i meccanismi di approvazione e le regole di etichettatura.
Intanto prosegue anche a Varese la raccolta firme di Coldiretti per dire “no al cibo sintetico”: oltre alle iniziative sul territorio, i cittadini possono recarsi a firmare ogni giorno, in orario di ufficio, presso la sede della federazione provinciale in via Piave 9 nella città capoluogo.
(foto archivio)
19042023
[post_title] => Anche Federcuochi dice no al cibo sintetico. A Varese continua la raccolta firme [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => anche-federcuochi-dice-no-al-cibo-sintetico-a-varese-continua-la-raccolta-firme [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2023-04-18 19:24:50 [post_modified_gmt] => 2023-04-18 17:24:50 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=337121 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 1 [filter] => raw ) [10] => WP_Post Object ( [ID] => 334335 [post_author] => 47 [post_date] => 2023-03-31 04:55:00 [post_date_gmt] => 2023-03-31 02:55:00 [post_content] =>VARESE – Basta una semplice foto per partecipare alla terza edizione (anno 2023) di “Balconi Fioriti in provincia di Varese”, il concorso lanciato da Coldiretti Varese che, fino al 30 giugno, invita i cittadini a fiorire i propri balconi e a rendere più bello il territorio. “Anche quest’anno invitiamo a ripartire da un fiore, ma più ancora dalla presa di coscienza di un comparto, quello florovivaistico, che è simbolo del made in Varese. Ecco perché lanciamo ormai da tre edizioni concorso provinciale “Balconi Fioriti”. Fiorire il proprio balcone è un gesto semplice: di bellezza, di accoglienza, di voglia di futuro. Ed è anche un benvenuto ai turisti che si recano sul territorio, con la speranza che anche quest’anno molti connazionali scelgano il Varesotto come meta di prossimità”.
Così Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, annuncia la nuova edizione dell’iniziativa firmata dalla Coldiretti provinciale: fino al 30 giugno, per tutti i cittadini della provincia prealpina, sarà possibile iscriversi gratuitamente al concorso. Partecipare è semplicissimo: sarà sufficiente compilare il modulo sul sito web dell’associazione agricola (varese.coldiretti.it), allestire il balcone, scattare e inviare la foto via mail o whattsapp. “Come premio si va in agriturismo a cena. Ci saranno anche premi speciali per il miglior balcone realizzato con i fiori acquistati da uno dei nostri produttori associati. L’elenco è sempre pubblicato sul sito web di Coldiretti Varese”.
A fine concorso, una commissione di esperti provvederà alle valutazioni e selezionerà cinque finalisti, i cui balconi saranno oggetto di una successiva visita. I vincitori saranno premiati con tre buoni da spendere in uno degli agriturismi Terranostra sul territorio (300, 200 e 100 euro) e con il premio speciale per l’acquisto dai produttori Coldiretti.
“Una scelta non casuale, che vuole focalizzare l’attenzione anche sulla strategicità del comparto agrituristico prealpino che, anche quest’anno, ha duramente pagato chiusure e restrizioni causate dalla pandemia” osserva il presidente Fiori.
Massima libertà nella fioritura dei balconi: “Si potranno utilizzare tutte le essenze disponibili, ovvero qualsiasi pianta ornamentale verde e/o fiorita, annuale o perenne, arbustiva o erbacea, non artificiale. In fase di valutazione, costituirà elemento di vantaggio l'inserimento di essenze floreali autoctone della provincia di Varese. Unico vincolo, sono assolutamente banditi i fiori di plastica o, comunque, finti. Nel riunirsi per valutare le fotografie inviate, la commissione terrà conto dei seguenti criteri generali di giudizio: 1) presentazione estetica d'insieme del balcone fiorito; 2) ricchezza e qualità di fiori e piante; 3) fantasia e armonia di colori nell'allestimento”.
Domanda e foto del concorso andranno inviate tassativamente entro e non oltre il 30 giugno 2023. Le candidature saranno visionate da un'apposita giuria tecnica che, sulla base delle fotografie, selezionerà cinque finalisti che potranno essere contattati per un sopralluogo finale. La giuria tecnica sarà composta da: un florovivaista, un rappresentante di Coldiretti Varese, un esperto di concorsi florovivaistici internazionali, un rappresentante di Campagna Amica. La premiazione avverrà dopo l’estate.
Si rinnova anche per quest’anno la partnership con Crédit Agricole che sostiene l’iniziativa.
“Il nostro appello è a portare la cultura di piante e fiori in tutte le nostre case - precisa il presidente di Coldiretti Varese – dando un segnale importante: fiorire significa rinascere, riaprire, dare un segno di accoglienza e benvenuto nei nostri territori. Partiamo dalle nostre case, invitando le amministrazioni comunali, le Pro Loco e tutte le associazioni locali a condividere il nostro messaggio e fare altrettanto. Da un semplice concorso di Balconi Fioriti può giungere un segnale di futuro: in Europa la tradizione dei concorsi floreali è più che decennale, in particolare in Paesi come in Gran Bretagna o in Francia, dove manifestazioni come Villes & Villages Fleuris costituisce, da decenni, un punto d’attrazione di importanza sovranazionale: e il punto di partenza è sempre il coinvolgimento della popolazione, con le fioriture dei propri spazi di casa. Fiorire il proprio balcone significa dare un segno di bellezza, di style-life, ma anche di attenzione verso un comparto economico che nel Varesotto conta quasi mille imprese florovivaistiche, cui vanno aggiunti i manutentori del verde e un indotto che dà lavoro a migliaia di famiglie”.
31032023
[post_title] => Balconi Fioriti, via all’edizione 2023. Coldiretti: “Più premi per un simbolo del made in Varese ” [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => balconi-fioriti-via-alledizione-2023-coldiretti-piu-premi-per-un-simbolo-del-made-in-varese [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2023-03-31 00:46:39 [post_modified_gmt] => 2023-03-30 22:46:39 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=334335 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [11] => WP_Post Object ( [ID] => 304101 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-08-31 04:55:00 [post_date_gmt] => 2022-08-31 02:55:00 [post_content] =>VARESE - Dal gas ai barattoli, dal gasolio alle etichette, è in arrivo uno tsunami sui prezzi del cibo in Italia, con un autunno caldissimo sul fronte economico con la produzione agricola e quella alimentare che in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti in riferimento agli spaventosi rincari delle bollette che, anche nella nostra provincia, colpiscono imprese e famiglie.
Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. In agricoltura si registrano rincari dei costi che – sottolinea Coldiretti Varese - vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. "Nelle campagne – denuncia la Coldiretti provinciale – più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da far rischiare la cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea".
Il comparto alimentare richiede ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro Aumenti che riguardano l’intera filiera del cibo con costi indiretti che – evidenzia Coldiretti - vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, al tetrapack con un incremento del 15%, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, dal +60% costi per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al +70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.
“Così non possiamo andare avanti e non ci possiamo permettere di aspettare i tempi lunghi della politica” afferma il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori. “L’Italia è un Paese deficitario che importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame e con l’esplosione dei costi dell’energia – conclude Fiori – rischiamo di perdere quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese agricole italiane sono riuscite a difendere per il bene del Paese”.
(foto archivio)
31082022
[post_title] => Coldiretti, energia: "Da gas a barattoli tsunami prezzi" [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => coldiretti-energia-da-gas-a-barattoli-tsunami-prezzi [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-08-30 19:56:15 [post_modified_gmt] => 2022-08-30 17:56:15 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=304101 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [12] => WP_Post Object ( [ID] => 294047 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-06-01 04:41:00 [post_date_gmt] => 2022-06-01 02:41:00 [post_content] =>VARESE - Una grande giornata di festa come conclusivo a suggello del progetto “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare” promosso quest’anno da Coldiretti Varese: migliaia i ragazzi coinvolti e centinaia quelli presenti alle attività nella mattinata di ieri, martedì 31 maggio, presso i Giardini Estensi nella città capoluogo.
“Anche quest’anno abbiamo portato avanti con impegno ed entusiasmo un progetto importante, che ha coinvolto le scuole della provincia di Varese con attività educative e divertenti in tema di cibo sano e agricoltura. Il nostro scopo è rendere le nuove generazioni più consapevoli della realtà che le circonda, della bellezza e della varietà del mondo agricolo, delle eccellenze realizzate sul territorio e del grande lavoro che c’è dietro ognuna di esse. E anche trasmettere ai ragazzi la bontà dei nostri cibi, che hanno il profumo della tradizione ma vengono prodotti in modo sempre più innovativo, smart e sostenibile”. Questo il messaggio lanciato da Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese a commento dell’iniziativa, che ha visto anche la presenza del sindaco Davide Galimberti, del vice Ivana Perusin e dell’assessore Rossella Di Maggio oltre ai rappresentanti dell’Ats Insubria, Massimiliano Cernuschi e Cinzia Baldo. Con il presidente Fiori erano presenti, per Coldiretti, il direttore Rodolfo Mazzucotelli, il presidente regionale e provinciale di Terranostra Massimo Grignani e il presidente di AgriMercato Varese Paolo Zanotti.
Una mattinata di attività: giochi, laboratori e la costruzione della grande piramide alimentare: l’iniziativa si è sviluppata attraverso percorsi formativi, video e supporti didattici dedicati agli studenti: con essa l’organizzazione agricola, in accordo con gli enti territoriali, tra cui il Comune di Varese, ha inteso promuovere la conoscenza e l’approfondimento in materia di sviluppo sostenibile e di educazione alimentare. Il percorso ha accompagnato per buona parte dell’anno scolastico gli studenti dell’intera provincia di Varese, offrendo a tutte le scuole la possibilità di aderire in modo assolutamente gratuito.
Il progetto di educazione civica, ambientale fa riferimento al Protocollo d’Intesa del luglio 2019 - “Per la promozione delle competenze connesse alla sostenibilità nell’alimentazione, per lo sviluppo dell’economia circolare, della green economy e dell’agricoltura di precisione e digitale” firmato dal il Miur e dalla Coldiretti nazionale. “Oggi parlare di cibo è normale ma è frutto di un lungo lavoro fatto da Coldiretti per trasformare ciò che veniva chiamato ‘materia prima agricola’ in "cibo" costruendo un rapporto, ormai consolidato, fra produttori e consumatori” conclude il presidente Fiori.
“In questo anno di complessità il progetto di formazione didattica nelle scuole è proseguito innovandosi anche nella multimedialità e facendo ancora una volta la differenza. Sapere cosa mangiamo, qual è il rapporto con il territorio e quali aziende lavorano per garantirci una sana e corretta alimentazione è un percorso educativo davvero arricchente. I ragazzi fanno esperienza, incontrano i produttori e conoscono anche le possibilità professionali che questo settore offre. Poter parlare di cibo ed educazione dei ragazzi è un onore che supera ogni aspettativa”.
01062022
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“Un allarme pienamente condiviso dal comprensorio prealpino, dove l’allarme selvatici rappresenta un problema di gravità estrema, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni” come rimarca il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori. Anche nelle due province di Varese, infatti, i branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti provinciale – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. “La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Fiori – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale”.
L’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè - pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90%) considerato poi che nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps, Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat.
Il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati. Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali. Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà degli italiani (53%) è dell’opinione che spetti alle Regioni, mentre per un 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (Efsa) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. “La maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate” denuncia il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza “di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale”.
27052022
[post_title] => Cinghiali, Coldiretti: situazione grave nel Varesotto [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => cinghiali-coldiretti-situazione-grave-nel-varesotto [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-05-27 16:44:01 [post_modified_gmt] => 2022-05-27 14:44:01 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=293515 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 4 [filter] => raw ) [14] => WP_Post Object ( [ID] => 293296 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-05-26 05:05:00 [post_date_gmt] => 2022-05-26 03:05:00 [post_content] =>VARESE - C’era anche un gruppo di studenti del Varesotto ieri a Roma per la Festa dell’Educazione Alimentare e della Pace organizzata dalla Coldiretti a Villa Celimontana, trasformata per l’occasione in una maxi fattoria didattica per aiutare i piccoli ospiti a superare stress e ansia provocati dalla guerra e dalla pandemia con il gioco e la vita all’aria aperta a contatto con la natura. Insieme a migliaia di bambini arrivati nella Capitale da tutta Italia, infatti, anche 24 allievi dell’istituto comprensivo Don Milani di Bisuschio è arrivata a Roma accompagnata da alcuni insegnanti e insieme a una delegazione di Coldiretti Varese.
“Oggi parlare di cibo nelle scuole ci sembra normale, ma in realtà è frutto di un lungo lavoro fatto da Coldiretti negli anni per costruire un rapporto sempre più stretto fra produttori e consumatori” commenta il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori. “Questa festa ha anche l’obiettivo di sostenere le famiglie nel tentativo di restituire ai propri figli una serenità messa a dura prova dalla pandemia ma anche dalle nuove ansie legate al conflitto in Ucraina”.
La Festa dell’educazione alimentare e della pace organizzata dalla Coldiretti a Villa Celimontana è un’iniziativa pilota, premiata dalla Medaglia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e pensata per far conoscere le opportunità in fattoria per i bambini nell’estate 2022 lungo tutto la Penisola. A Roma le donne della Coldiretti hanno allestito gli spazi per permettere ai piccoli ospiti di mungere le mucche, curare gli animali nella stalla della biodiversità, imparare a cucinare nella tenda dei cuochi contadini, giocare a fare la spesa come i grandi, andare alla scoperta del mondo delle api, fare l’orto sensoriale e montare in sella agli asini della pet therapy.
Assieme a educatori, docenti e psicologi presente il presidente nazionale della Coldiretti, Ettore Prandini e la responsabile nazionale delle donne di Coldiretti Chiara Bortolas, col ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli e il ministro degli esteri Luigi Di Maio. “Sapere cosa portiamo in tavola ogni giorno, qual è il rapporto con il territorio e quali aziende lavorano per garantire a tutti i consumatori una sana e corretta alimentazione è un percorso educativo davvero arricchente per tutti i ragazzi. Nelle fattorie didattiche studenti fanno esperienza, incontrano i produttori e conoscono anche le possibilità professionali che la campagna può offrire”.
Nelle fattorie con attività didattica – spiega Coldiretti Varese – si impara “facendo”, attraverso esperienze pratiche e dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. Le attività proposte sono tantissime: i più piccoli vanno alla scoperta del mondo delle api, dell’orto sensoriale e della pet therapy, imparano a cucinare, si prendono cura degli animali, senza dimenticare i laboratori del gusto.
L’obiettivo – afferma Coldiretti Varese – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno. Un’opportunità alla quale ha concorso anche il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti, che ogni anno coinvolge migliaia di bambini e ragazzi in età scolare.
26052022
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E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti e Consorzio Birra Italiana su dati ismea relativi ai primi nove mesi. Dati in cui si legge l’impatto positivo di alcune misure adottate, a partire dalla riduzione dell’accisa per i piccoli birrifici artigianali, entrata in vigore dal 1° gennaio 2025. Il legame tra il Varesotto e la birra è storico: ne è accertata la conoscenza da parte dei celti della civilità di Golasecca (le tracce più antiche che attestano la presenza della bevanda sono state trovate a Pombia, poco oltre il confine con la vicina provincia di Novara), mentre nell’Ottocento in Valganna Giacomo Poretti produsse la prima birra Pilsner italiana. Altro dato curioso rimanda al Ducato di Milano e al matrimonio di Ludovico il Moro che, per festeggiare, fece distribuire birra gratis ai propri sudditi. La riduzione dell’accisa per i piccoli birrifici artigianali, entrata in vigore dal 1 gennaio 2025, è uno dei provvedimenti fortemente sostenuto da Coldiretti e dal Consorzio Birra Italiana e passato grazie all’impegno dell’onorevole Carloni e dei parlamentari che hanno lavorato sull’emendamento, e del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Ma un sostegno importante al settore potrebbe venire anche dal prossimo arrivo della legge sulla birra agricola. Quella della birra artigianale è una realtà in forte ascesa nei gusti degli italiani, con quasi 1200 birrifici attivi in tutta Italia, spesso guidati da giovani, di cui circa ¼ è agricolo, ovvero produce da sé le materie prime necessarie, secondo l’analisi del Consorzio Birra Italiana, con una percentuale in costante crescita. La birra artigianale è entrata sempre più nelle case degli italiani, con una produzione di 48 milioni di litri, di cui quasi 3 milioni di litri destinati all’export e, un valore di oltre 430 milioni di euro sul mercato del fuori casa, garantendo 92.000 posti di lavoro tra addetti diretti e indiretti. L’obiettivo di Coldiretti e Consorzio Birra Italiana è quello di promuovere una ulteriore crescita del settore puntando sull’ampliamento della disponibilità di materia prima italiana, a partire dall’orzo, oltre che del luppolo, favorendo le condizioni per una diffusione di questo tipo di coltivazioni come base indispensabile per incrementare la produzione di birra 100% Made in Italy. 12032025 [post_title] => Cresce il mercato della birra italiana, il Varesotto tra le sue “culle” storiche [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => cresce-il-mercato-della-birra-italiana-il-varesotto-tra-le-sue-culle-storiche [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2025-03-11 17:30:09 [post_modified_gmt] => 2025-03-11 16:30:09 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=644869 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [comment_count] => 0 [current_comment] => -1 [found_posts] => 97 [max_num_pages] => 7 [max_num_comment_pages] => 0 [is_single] => [is_preview] => [is_page] => [is_archive] => 1 [is_date] => [is_year] => [is_month] => [is_day] => [is_time] => [is_author] => [is_category] => [is_tag] => 1 [is_tax] => [is_search] => [is_feed] => [is_comment_feed] => [is_trackback] => [is_home] => [is_privacy_policy] => [is_404] => [is_embed] => [is_paged] => [is_admin] => [is_attachment] => [is_singular] => [is_robots] => [is_favicon] => [is_posts_page] => [is_post_type_archive] => [query_vars_hash:WP_Query:private] => cd5c8d42ca7a260fd6d2d90e1010a085 [query_vars_changed:WP_Query:private] => 1 [thumbnails_cached] => [allow_query_attachment_by_filename:protected] => [stopwords:WP_Query:private] => [compat_fields:WP_Query:private] => Array ( [0] => query_vars_hash [1] => query_vars_changed ) [compat_methods:WP_Query:private] => Array ( [0] => init_query_flags [1] => parse_tax_query ) [query_cache_key:WP_Query:private] => wp_query:54f5c58af270afa0383b9e8e4c9d565c:0.77912300 17527636290.71604100 1752763259 ) -->