ORIGGIO - "Il caso Novartis-Akno ha superato gli angusti confini del comune di Origgio! Già perché anche l’editoria d’Oltralpe, e più esattamente la rivista Area del Canton Ticino che si occupa di tematiche sociali e ambientali, ha puntato l’occhio sul fenomeno del proliferare di centri di logistica nell’area del Nord Italia, e della Lombardia in particolare. E così un giornalista, Federico Franchini, da tempo interessato a questo preoccupante fenomeno sia in terra elvetica che nei nostri territori, ha chiesto un incontro sia al sindaco di Carpiano, a sud di Milano, sia ad alcuni rappresentanti del comitato prospettive ex Novartis, per scrivere un interessantissimo articolo sulla rivista per cui collabora, visto che in entrambi i casi c’è di mezzo la multinazionale Akno, che ha sede proprio a Lugano".
Inizia così la nota del Comitato prospettive ex Novartis che fa il punto della situazione dopo la paura estiva partendo proprio dall'articolo della rivista elvetica.
"Da questo incontro è emerso purtroppo che la società in questione è un colosso nel campo dell’immobiliare adibito ad attività di logistica e che è abituata ad agire senza fare troppo rumore, ma è molto determinata nell’andare dritto al punto, cioè il massimo profitto ricavabile dai propri investimenti.
Siamo così venuti a sapere che nel caso di Carpiano, che sorge proprio ai margini del Parco Sud Milano, Akno è disposta a mettere sul piatto ben 15 milioni di euro extra budget in infrastrutture varie nella speranza di cambiare i pareri negativi sia del sindaco di Carpiano, sia dell’ente parco che si rifiutano di concedere il nulla osta ad un mega investimento in strutture logistiche proprio sui terreni del parco".
Ad Origgio invece al momento si vive una fase di stallo: "Nulla si sta muovendo e nessun progetto di sviluppo dell’area ex Novartis è stato finora depositato in Comune da parte di Akno. Ma qualora la società presentasse qualcosa di veramente irricevibile e la controparte politica avesse la volontà e la forza di opporsi, chi ci dice che non si replicherebbe quanto accaduto a Carpiano? E con un’offerta di quelle che non si possono rifiutare, come si comporterebbe l’Amministrazione?".
Da queste considerazioni la sintesi del comitato: "Riteniamo che il momento sia molto delicato, e che la posta in gioco sia davvero molto alta per permettersi di abbassare la guardia. Siamo tutti consapevoli del fatto che ormai la situazione viabilistica e ambientale è arrivata al collasso e lasciare che l’ex Novartis diventi l’ennesimo polo logistico (e che polo!) sul territorio di Origgio è cosa che non possiamo lasciare che passi sotto silenzio, come invece auspicherebbe Akno"
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ORIGGIO - "Semplicemente allibiti… allibiti e increduli quando sabato scorso, in occasione delle varie iniziative legate alla settantesima edizione della Fiera del XXV Aprile di Origgio, a metà pomeriggio, abbiamo assistito alla sfilata tracotante per le vie del paese di una processione infinita di truck - motrici di autoarticolati adibiti al trasporto pesante - con strombazzate continue di trombe, che nemmeno allo stadio nelle curve più agguerrite, e contorno di “sgasate” di motori da 600 CV e oltre per dare un "colpo di vita" alla sonnacchiosa cittadina".
Inizia così la nota del Comitato Prospettive Area ex-Novartis che commenta la sfilata e la presenza di truck alla Fiera di Origgio.
"Esibizione che si è conclusa nell’area adibita alla fiera del bestiame, dove i concerti di clacson e trombe sono andati avanti fino a tarda notte.
Ora, al di là dell’innegabile fastidio acustico e inquinamento da gas di scarico che tutto ciò ha provocato, quello che lascia davvero allibiti noi del Comitato Prospettive Area Ex Novartis (e pensiamo non solo noi, ma anche tutte le persone di buon senso!) è il fatto che in un’epoca in cui le
emergenze climatiche si fanno ogni giorno più evidenti, in cui la “mal’aria” che respiriamo peggiora costantemente, in cui occorrerebbe un ripensamento dei trasporti delle merci in una zona assediata dalle società di logistica, il Comune di Origgio a cosa pensa per ravvivare la Fiera dopo il periodo della pandemia? A una bella esibizione muscolare e trash del più classico dei trasporti su gomma, una buzzurrata stile American Graffiti degli Anni ’60, quando ancora il mondo era una “gioiosa macchina da inquinamento” e problemi come i cambiamenti climatici, la salvaguardia dell’ambiente, la qualità dell’aria e dell’acqua erano tematiche semi-sconosciute, quantomeno all’informazione di massa".
Ma il comitato non si limita ad una presa di posizione ma tira le orecchie ai sindaci del Saronnese: "Inoltre quel che notiamo come Comitato Prospettive Area Ex Novartis in tutto questo circo motoristico assordante di trombe è il silenzio ancor più assordante del Sindaco, anzi dei Sindaci della zona, che nel consiglio comunale aperto del 27 febbraio scorso avevano promesso alla cittadinanza la messa in cantiere di un Tavolo di lavoro congiunto per far fronte, tutti insieme, alle crescenti problematiche della viabilità e dell'aumento esponenziale di traffico dovuto
all’insediamento di possibili nuove attività di logistica nell’area Ex Novartis. Forse il Sindaco di Origgio ha detto qualcosa, ma, nel frastuono generale delle trombe di camion, nessuno di noi se n’è accorto".
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ORIGGIO - "Grande soddisfazione per il risultato ottenuto lunedì sera dal Comitato Prospettive Area ex-Novartis: il Consiglio Comunale aperto al pubblico, fortemente richiesto all'amministrazione di Origgio dal Comitato, supportato dalle oltre 180 firme raccolte negli scorsi mesi, è stato un successo!"
Inizia così la nota con cui il comitato tira le somme del momento d'incontro.
QUI LA DIRETTA DE ILSARONNO - QUI IL RIASSUNTO DELLA SERATA
Si è registrato il tutto esaurito in sala consiliare e anche i sindaci dei tre comuni limitrofi, Saronno, Caronno Pertusella e Uboldo, invitati dall'amministrazione origgese, hanno partecipato attivamente.
La tesi esposta dal Comitato (ampiamente descritta nella lettera in allegato che ha aperto il consiglio) è stata avvalorata e rinforzata dagli interventi che si sono susseguiti numerosi e che hanno sottolineato l'importanza di condividere non solo riflessioni, ma anche progetti concreti per intervenire a tutela del territorio con uno sguardo sovracomunale.
Siamo in un momento storico eccezionalmente grave dal punto di vista climatico e ambientale e occorrono, quindi, interventi eccezionali per contrastare ulteriori devastazioni del territorio, perseguendo l'interesse pubblico prima del profitto privato.
Ora ci aspettiamo che il Comune di Origgio, dopo aver condiviso le sollecitazioni del Comitato e dei cittadini e dopo aver raccolto i suggerimenti e disponibilità a collaborare delle altre amministrazioni, raggruppi le forze politiche e civili e crei alleanze per costituire un tavolo di lavoro partecipato, capace di incidere in modo propositivo sul futuro dell'area ex Novartis e sulla viabilità della SP233, giunta ormai al collasso.
Riteniamo positivo l'impegno preso dal sindaco Regnicoli di aggiornare Comitato, cittadini e amministrazioni e rimaniamo in attesa di una tempestiva convocazione per la costituzione del gruppo di lavoro.
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ORIGGIO - Durante l'ultima assemblea cittadina svoltosi lunedì è stata confermata la convocazione di un consiglio comunale aperto per lunedì 27 febbraio alle 21 nella sala di via Dante 15.
Lo annuncia Comitato prospettive area Ex-Novartis che spiega come "sarà un'occasione di confronto con l'amministrazione comunale sul futuro dell'area nord-est del paese, che collega Origgio a Saronno e ai suoi servizi e che già è congestionata dal traffico dovuto allo svincolo autostradale e alle numerose aziende di logistica presenti nell'area"
Il tema è quello dell'inquinamento atmosferico: "Il traffico peggiora la qualità dell'aria di una zona già fortemente inquinata e con livelli di polveri sottili che superano abbondantemente i valori limite indicati dall'Unione Europea".
Da queste considerazioni arriva un invito a tutto il comprensorio: "Il comitato invita quindi tutta la cittadinanza, non solo origgese, ma anche dei comuni limitrofi, a partecipare numerosa al consiglio comunale di lunedì 27 per poter discutere insieme del futuro del nostro territorio".
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ORIGGIO - "Ci fa piacere sapere che il sindaco di Origgio Evasio Regnicoli abbia accolto la nostra richiesta di un consiglio comunale aperto per discutere con i cittadini del futuro - non molto roseo - dell’area dismessa da Novartis e acquistata da Akno, azienda multinazionale specializzata nella gestione immobiliare di impianti di logistica. Quello che, invece, non ci fa per niente piacere leggere è il resto delle sue dichiarazioni dove viene detto che il problema ricadrà soprattutto su Caronno e Saronno, perché l’abitato di Origgio è decentrato rispetto alla viabilità intorno agli edifici interessati dal nuovo progetto. Davvero il Sindaco pensa che sia solo un
problema di viabilità?".
Inizia così la nuova nota del comitato prospettive ex Novartis impegnato da mesi nella sensibilizzazione della comunità di Origgio e del Saronnese sul futuro dell'area alle porte del paese lasciata vuota dal trasferimento della Novartis a Milano.
"Davvero pensa che inquinamento e polveri sottili non interesseranno l’abitato di Origgio, anche se un po’ “decentrato” rispetto all’asse viario in questione? E non pensa che con le scelte di oggi stiamo ipotecando il futuro dei nostri figli e la loro salute?
Visto che il Sindaco cita l’articolo 42 della Costituzione, che garantisce la tutela della proprietà privata, il Comitato vuole ricordare anche l'articolo precedente, il 41, in cui si ribadisce che, tale iniziativa, "non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, non dovendo arrecare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza e alla dignità umana".
Se è vero, quindi, che la trattativa fra Novartis e Akno è un’iniziativa privata, è altrettanto vero che le amministrazioni comunali di Origgio, Saronno, Caronno Pertusella e Uboldo hanno il dovere di vigilare ed evitare che una trattativa tra privati si trasformi in un danno per la collettività.
In ultimo, il sindaco fa notare che il Comitato, che ha raccolto le firme per la richiesta di un consiglio comunale aperto, è un gruppo “politicizzato”, di cui dunque diffidare a priori. Vorremmo far notare che fra i 180 firmatari ci sono persone che non fanno parte dei gruppi politicizzati a cui fa riferimento: richieste come questa, fatte ad organi politici, ma provenienti da comuni cittadini, sono infatti così sentite e trasversali da esulare dalle logiche partitiche e spartitorie a cui ormai siamo da troppo tempo tristemente abituati.
(foto archivio)
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ORIGGIO - "Benvenuti a Origgio “città della logistica”. Così in futuro potrebbero recitare i cartelli all’ingresso del paese. Già, perché di imprese che lavorano nella logistica, ad Origgio, ne esistono almeno 15 e ora, con l'uscita di scena di Novartis, potrebbero insediarsene di più sui terreni lasciati liberi dall'azienda farmaceutica. A chi fa gola quella vasta area?…"
Inizia così la nota del comitato Prospettive ex Novartis che ormai da mesi lavora dopo il trasferimento della multinazionale dalla sede alle porte di Origgio a Milano.
"Oltre ad AKNO, nota immobiliare che si vanta di operare sul mercato globale, e che sembra abbia fatto l'offerta vincente, altri imprenditori origgesi si sono proposti di valorizzare l’area in modo sostenibile per la comunità, i lavoratori e per l’ambiente. Ma a quanto pare la sostenibilità, di fronte al guadagno di una potenziale speculazione immobiliare, viene sempre dopo.
Il rischio, evidenziato più volte dal Comitato Prospettive Ex-Novartis, è che Akno potrebbe realizzare, in un area già fortemente congestionata, un polo logistico grande ben cinque volte il magazzino Amazon di Origgio! L’impatto sulla viabilità e sull’ambiente sarebbe disastroso: parliamo di diverse centinaia di furgoni, camion e auto al giorno!
In tutto questo spiccano due grandi assenti: l’Amministrazione di Origgio e Novartis. L’amministrazione, stando alle ultime dichiarazioni del sindaco sembra non voler farsi carico del problema e Novartis, che sulla carta vanta un alto standard di responsabilità sociale sta scappando, venendo meno ai suoi stessi principi, in nome del facile guadagno ricavato dalla vendita dell'area dismessa. E queste due assenze, per i cittadini origgesi, non sono certo un bel regalo di Natale!
Ultimo passaggio prima delle feste…le 181 firme sono state consegnate all'amministrazione.
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ORIGGIO - Sono arrivati alle 8 allestendo con cura il gazebo con lo striscione ma soprattutto con alcuni cavalieri con articoli e informazioni sul loro impegno e attività. Oggi, sabato 8 ottobre, all'ex Corte Fabbrica in via Repubblica ha debuttato il comitato Prospettive ex Novartis che ormai da mesi lavora dopo il trasferimento della multinazionale dalla sede alle porte di Origgio a Milano.
Nello storico stabile dovrebbe arrivare un polo logistico soluzione che preoccupa non poco i residenti di Origgio ma anche del comprensorio che riunendosi hanno dato vita al comitato.
"L'affluenza è stata buona - spiegano a fine mattinata - anche l'interesse di molti cittadini che, nonostante i numerosi articoli comparsi sui giornali, si interrogano su come sia possibile per le amministrazioni in carica non fare nulla per tutelare il nostro territorio".
"Sono passati la consigliera Sabrina Banfi di Origgio Democratica, lista civica da sempre attenta e attiva nelle tematiche ambientali e Mario Ceriani di Promuovere Origgio". Nessun contatto invece con l'Amministrazione comunale.
Tra le richieste dei cittadini origgesi che si sono fermati al gazebo soprattutto "quella di essere tenuti aggiornati sull'evolversi della situazione".
"Noi - spiegano dal comitato - siamo consapevoli che l'ex Novartis sia un'area privata ma crediamo sia importante avere una comunicazione aperta con la proprietà e l'Amministrazione comunale per questo abbiamo chiesto un tavolo di confronto. Nel territorio comunale di Origgio si sono già 15 attività riconducibili alla logistica con importanti ricadute in termini di inquinamento e traffico. Aggiungerne un'altra in una zona già congestionata avrebbe pesanti ripercussioni. Non a caso su questo tema abbiamo scritto e coinvolto anche le Amministrazioni di Caronno e Saronno".
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SARONNO - Ad un un mese dalla sua costituzione, il Comitato Prospettive Area Ex-Novartis organizza sabato 8 ottobre dalle 8.30 alle 12.30 un presidio a Origgio in Corte Fabbrica (via Repubblica) per far conoscere la propria attività alla cittadinanza.
I membri del Comitato saranno a disposizione dei cittadini per discutere del futuro del territorio origgese e per far conoscere le finalità e le azioni già intraprese dal gruppo. Il Comitato nasce, infatti, dalla preoccupazione per le sorti future dell'area precedentemente
occupata dalla storica azienda Novartis.
"La possibilità di insediamento di un nuovo polo logistico - in un comune come Origgio che tanto (del suo territorio) ha già dato per questo tipo di attività - ha spinto alcuni cittadini ad unirsi per chiedere maggiori tutele, sia a livello ambientale che di viabilità, e l'apertura di un tavolo di confronto con le istituzioni per partecipare alle decisioni riguardanti l'area già critica della Provinciale Varesina, che collega Origgio a Saronno"
Per qualsiasi informazione sul presidio o per partecipare alle attività del Comitato è possibile scrivere a [email protected] o chiamerei il numero 328.488.74.16
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ORIGGIO - SARONNO - Riceviamo e pubblichiamo la nota con cui il comitato "Prospettive area ex-Novartis" che ha iniziato recentemente la propria attività.
In seguito alle numerose informazioni circolate sulla stampa in questi ultimi mesi sul futuro dell’area occupata dalla storica azienda Novartis - che dopo l’estate trasferirà i suoi uffici a Milano - e ventilata l’ipotesi dell’acquisto dell’area da parte di un colosso della logistica, una trentina di cittadini hanno costituito il comitato “Prospettive Area Ex-Novartis”.
Preoccupati dell’impatto ambientale, viabilistico e di sviluppo urbanistico nell’area nord-est del comune di Origgio, il comitato si propone di ottenere un miglioramento sostanziale dell’ambiente e della viabilità nella zona interessata.
Durante le ore di punta la zona è già congestionata dal traffico rendendo impossibile agli origgesi l’accesso ai servizi di Saronno e l’uso della bicicletta o di altri mezzi ecologici è fortemente penalizzato per la mancanza di un percorso ciclo-pedonale protetto. L’assenza di un polmone verde tra Saronno, Caronno Pertusella e Origgio favorisce inoltre la formazione di isole di calore e quindi l’insorgenza di fenomeni climatici estremi, come grandine e pioggia torrenziale. I cittadini facenti parte del comitato temono anche che l’eccessiva cementificazione del territorio porti al dissesto idrogeologico (allagamenti).
Il comitato quindi auspica che:
il comune di Origgio attivi uno strumento di consultazione pubblica per questo ed altri progetti fortemente impattanti sull’ambiente;
venga esteso il vincolo dei Plis Lura e Mughetti sulle aree adiacenti per tutelare il territorio da ulteriori pressioni speculative;
le imprese subentranti nell’insediamento operino secondo un elevata responsabilità sociale, etica e ambientale;
il patrimonio edilizio degli edifici Ex-Novartis venga il più possibile valorizzato in quanto rappresenta, con il suo design caratteristico, “la porta est” di Origgio.
Per informazioni ed eventuali adesioni è possibile scrivere al seguente indirizzo [email protected]
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