SARONNO - Vent'anni di guerra in Afghanistan raccontata dagli scatti di sei fotografi che hanno viaggiato per il Paese, facendo tappa negli ospedali di Emergency.
Così la mostra “Afghanistan dentro la guerra” coglie il volto più profondo dell’Afghanistan, quello delle vittime curate ogni giorno da Emergency. Negli scatti dei fotografi: Carlotta Marcucci, Giulio Piscitelli, Laura Salvinelli, Massimo Grimaldi, Mathieu Willcocks e Vincenzo Metodo ci sono persone, soprattutto bambini, segnate indelebilmente dalla guerra, ma anche tanta umanità nei gesti delle madri che cullano tra le braccia i loro figli appena nati, negli infermieri che stringono la mano ad un paziente che soffre, nei bambini in sedia a rotelle che riescono ancora a ridere e giocare.
Un viaggio attraverso le istantanee che passa dal Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul e di Lashkar-gah, fino ad Anabah, nella valle del Panshir, dove Emercency ha un Centro chirurgico e pediatrico ed un centro di maternità e ancora in alcuni dei 44 Posti di primo soccorso in 28 distretti del Paese. Le immagini sono affiancate da testi e numeri su 20 anni di attività di Emergency, presente in Afghanistan dal 1999, con un focus sui dati relativi alle vittime della guerra dell'ultimo ventennio e sulle mass casualty gestite nel corso degli anni. A corredo di grafici, immagini anche un'ultima lettera di Gino Strada per fare un bilancio degli ultimi 20 anni di guerra nel Paese e del lavoro dell'Associazione.
L'inaugurazione della mostra sarà venerdì 24 marzo alle 17 in sala Nevera di Casa Morandi Viale Santuario, 2 Saronno proseguirà sabato 25 con apertura dalle 10 – 12,30 e 15 – 18,30; domenica 26 con apertura dalle 10 – 12,30 e 15 – 18,30.
(foto archivio)
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Da Kabul a Hiroschima, una narrazione appassionata della radici che hanno ispirato Gino Strada, giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio. Ma anche una riflessione radicale sull'abolizione della guerra e sul diritto universale della cura. Il racconto dell'impegno e delle eserienze che lo hanno condotto da giovane chirurgo di Sesto San Giovanni fino ai Paesi più lontani, per seguire l'idea che portava avanti con la sua passione e con Emergency: salvare vite umane e lottare per i loro diritti. Curare le vittime e rivendicare i diritti, una persona alla volta: ne era convinto Gino, che dalle sale operatorie in Afghanistan a quelle del Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan ci ha insegnato che l'unica medicina possibile è quella che si fonda sull'uguaglianza e sull'umanità. Persona dopo persona, diritto dopo diritto.
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SARONNO - Si conclude oggi, con il tradizionale mercatino, la quattordicesima edizione della settimana della solidarietà organizzata dalla scuola secondaria di I grado "Aldo Moro" di viale Santuario a Saronno. Nel corso di questi giorni gli alunni hanno avuto la possibilità di incontrare rappresentanti e volontari di molte associazioni locali come il Sandalo, Emergency e Prometeo, per essere sensibilizzati a tematiche quali il "commercio equo e solidale", il "plagio psicologico in rete", "prevenzione dell'abuso sui minori". Si è parlato anche della tematica del rispetto dei diritti umani.
Docenti, alunni e genitori hanno organizzato il mercatino della solidarietà, che si sta svolgendo nella giornata odierna all'interno del cortile della scuola, per raccogliere fondi da destinare alle associazioni benefiche che hanno incontrato ed avuto modo di conoscere.
(foto: nel cortile della scuola Aldo Moro di viale Santuario a Saronno è in corso il mercatino solidale. I fondi raccolti saranno destinati ad associazioni locali)
11122021
[post_title] => Oggi mercatino solidale alla scuola Aldo Moro di Saronno [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => oggi-mercatino-solidale-alla-scuola-aldo-moro-di-saronno [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-12-11 11:48:04 [post_modified_gmt] => 2021-12-11 10:48:04 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=271652 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 254968 [post_author] => 1 [post_date] => 2021-08-14 16:00:58 [post_date_gmt] => 2021-08-14 14:00:58 [post_content] => SARONNO - Pubblichiamo la nota del saronnese don Virginio Colmegna in merito alla scomparsa di Gino Strada, fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di Emergency. La perdita di Gino Strada segna un grande vuoto e mi lascia a riflettere su tanti interrogativi. Cittadino di Sesto San Giovanni, Gino era un amico con cui avevo un legame profondo e vissuto, più che con le parole, attraverso diverse esperienze condivise di solidarietà. Perché con lui ero abituato così: fatti concreti e poche parole. Mi ritrovavo molto in questo suo stile. La sua perdita mi interroga innanzitutto sulla sua passione. Il suo perentorio no alla guerra, con quella radicalità forte e quello slancio così umano, ha sempre sovvertito i classici schemi, razionali, che cercano di inquadrare le persone e gli avvenimenti. I suoi erano no impetuosi, non ideologici, ma con l’intensità di una persona che vuole, esige, fatti concreti. Penso a tutte le sue “imprese”, gli ospedali, l’Afghanistan, le guerre dimenticate. La sua perdita mi fa poi riflettere su quella straordinaria cultura di volontariato di cui era portatore e che, anche qui, non si può ricondurre nei soliti schemi politici. La sua è una perdita immensa, che dovrebbe riconoscere anche chi non era d’accordo con alcune sue idee. Io, da credente, scorgevo in lui una sorta di fede nell’umanità, che era capace di alimentare con la fantasia, le invenzioni, la determinazione di ricercare sempre, inderogabilmente, la pace e il rifiuto della guerra. don Virginio Colmegna [post_title] => Addio Gino Strada, don Colmegna: "Amico, credente dell'umanità" [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => addio-gino-strada-don-colmegna-amico-credente-dellumanita [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-08-14 00:56:21 [post_modified_gmt] => 2021-08-13 22:56:21 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=254968 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 254989 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-08-14 05:21:53 [post_date_gmt] => 2021-08-14 03:21:53 [post_content] => SARONNO - "Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. 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(Qui la diretta de ilSaronno con Giulia Ariti e Francesca Matteu) Già intorno alle 14,30 i volontari, a partire dal team di Emergency, si sono messi all'opera con nastri colorati distribuiti ai partecipanti che si sono distribuiti lungo il percorso con tante bandiere della pace. Senza tenersi per mano ma con la presenza anziani, giovanissimi e tante famiglie hanno testimoniato il proprio impegno per la pace. A tenere i nastri colorati anche il prevosto monsignor Armando Cattaneo, il portavoce del centro culturale islamico Latif Chridi e tanti neo consiglieri comunali Mattia Cattaneo, Gigi Biffi, Simone Galli, Franco Casali e la papabile vicesindaco Novella Ciceroni. Presente anche Rete rosa con il suo messaggio contro la violanza sulle donne. “Ho visto tante persone - ha commentato il sindaco Augusto Airoldi - che hanno voluto testimoniare con la loro presenza un impegno concreto per la pace. Del resto Saronno è da sempre una città di pace come dimostrano le tante associazioni che lavorano per questo in tanti diversi ambiti”. Alle 16,30 i partecipanti presenti in via Roma e al Santuario sono confluiti in corso Italia dove la catena è raddoppiata prima di sciogliersi con una ola. Grande soddisfazione anche per gli organizzatori anche hanno registrato la partecipazione di molte persone arrivate dai comuni limitrofi. 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Posti letto e personale sanitario - Da oggi, inoltre, ed entro tre giorni verranno aperti altri 123 posti letto (53 alla "Domus salutis", 30 alla Don Gnocchi e 40 alla Maugeri). Piu' del 20 per cento del personale recuperato è stato inviato sul territorio bresciano. Su 700 totali, infatti, 150 sono andati in provincia di Brescia. Tra questi, 14 specializzandi in rianimazione e 50 infermieri agli Spedali Civili, 16 al Garda e 42 alla Franciacorta. 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Ad aprire la serata Giorgio Pozzi che ha ricordato come non si teneva una serata di questo tipo per la partecipazione dal 1987.Padre Zanotelli ha iniziato con un ringraziamento agli organizzatori, parlando del miracolo "di 24 associazioni che lavorano insieme per la pace, un miracolo vero nel mondo individualista come quello attuale", ed dedicando un minuto di raccoglimento per la situazione in Medio Oriente. 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Venerdì 14 marzo, nel corso della mattinata, i volontari dell'organizzazione hanno consegnato lo striscione recante la scritta "Questo comune ripudia la guerra", che è stato immediatamente esposto sul balcone del palazzo comunale. Alla cerimonia di consegna erano presenti il sindaco, il presidente del consiglio comunale, gli assessori e i capogruppo, che hanno affiancato i rappresentanti di Emergency in un gesto simbolico, ma di grande valore. L'amministrazione comunale ha dimostrato sensibilità e attenzione verso il tema della pace, in un periodo storico in cui questi valori risultano più necessari che mai. L'iniziativa ha ricevuto il plauso dei cittadini e degli attivisti, che hanno sottolineato l'importanza di aderire a campagne di sensibilizzazione come questa, affinché il ripudio della guerra sia non solo un principio sancito dalla costituzione, ma anche un impegno concreto delle istituzioni e della società civile. (foto dell'evento)Vuoi ricevere le principali notizie in tempo reale?
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