CISLAGO - Riceviamo e pubblichiamo il testo della mozione presentata dal gruppo consiliare Cartabia Sindaco, in particolare rappresentato dalle liste Lega, Forza Italia e Destra cislaghese, circa l'adesione alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al Cude, approvata all'unanimità dal consiglio comunale.
"Il Consiglio Comunale premesso che con decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile del 5 luglio 2021, grazie anche alla collaborazione dell’allora ministro per le Disabilità Erika Stefani, è stata istituita una banca dati unica con la finalità di semplificare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio italiano.
Il sistema, denominato Cude (Contrassegno unico disabili europeo), consente al cittadino titolare di contrassegno rilasciato in uno dei Comuni aderenti di spostarsi con l’automobile in un altro Comune, italiano e dell’Unione Europea, senza dover preventivamente richiedere l’autorizzazione per l’ingresso nelle aree a traffico limitato o l’utilizzo dei parcheggi riservati.
Si tratta dunque di una soluzione innovativa, realizzata presso il Ced Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) che, consentendo la gestione della targa associata al Cude, permetterà ai Comuni che aderiscono di poterla riconoscere ed evitare di elevare sanzioni.
Premesso altresì che la pattaforma è attiva in via sperimentale da metà 2022, ma perché il servizio funzioni è necessario che i Comuni si registrino e aderiscano alla sperimentazione.
A seguito della registrazione del Comune, le persone con disabilità possono presentare allo stesso Comune che ha emesso il contrassegno, la richiesta di aderire al progetto compilando l’apposito modulo (contenuto nell’Allegato 1 nel Decreto Ministeriale del 5 luglio 2021) ed indicare una targa “attiva” e una seconda facoltativa. A seguito della presentazione della domanda, il Comune rilascia alla persona disabile titolare del contrassegno il codice univoco utilizzabile per accedere alla piattaforma e gestire le targhe. Il titolare è responsabile della conservazione e utilizzo del codice univoco, che sarà impiegato per le verifiche di competenza degli organi che gestiscono i servizi di polizia stradale (ad esempio: accessi alle Ztl e parcheggio negli stalli riservati alle persone con disabilità).
Evidenziato che nonostante tale soluzione innovativa porti con sé anche il vantaggio di snellire il carico di lavoro e la burocrazia per gli uffici comunali, dall’elenco dei Comuni aderenti alla sperimentazione, aggiornato a febbraio 2023, risulta che sono solo 26 i Comuni che hanno aderito al progetto.
Considerato che per incentivare l’utilizzo del Cude, il 24 febbraio scorso, il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, hanno firmato una lettera indirizzata al presidente dell’Anci Antonio Decaro, affinché l’associazione si faccia promotrice dell’adesione alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al Cude.
In particolare Vice Premier e Ministro hanno evidenziato che “L’adesione alla piattaforma produrrà effetti positivi tangibili che riguarderanno anche gli stessi Comuni che vi aderiranno, con una semplificazione della procedura normalmente necessaria per l’accesso alle zone a traffico limitato e quindi anche ai parcheggi riservati all’interno delle ztl. Si tratta di garantire a tutte le persone con disabilità di poter circolare più agevolmente su tutto il territorio e, in particolare, ad ogni Comune di garantire la mobilità controllando le targhe attraverso le telecamere e lo scambio di dati. L’adesione alla piattaforma da parte di tutti i Comuni è fondamentale e non può attendere oltre. Insieme ad Anci incentiveremo, dunque, l’adesione dei Comuni e il diritto dei cittadini più fragili di poter circolare liberamente e usufruendo dello stesso diritto in maniera omogenea su tutto il territorio”.
A seguito di tale sollecito, il Presidente Anci Antonio De Caro ha scritto a tutti i Sindaci d’Italia per l’adesione alla banca dati Cude.
Considerato altresì che alla luce di quanto premesso, evidenziato e considerato, è fondamentale raccogliere e rilanciare l’appello lanciato dal Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e dal Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli per il tramite di Anci, al fine di consentire ai cittadini e alle cittadine con disabilità titolari del Cude rilasciato dai Comuni aderenti di spostarsi con l’auto, propria o al proprio servizio, in un altro Comune, anch’esso aderente, senza dover preventivamente comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato (Ztl) o l’utilizzo dei parcheggi riservati, così garantendo loro un pieno esercizio del diritto alla mobilità.
Impegna il sindaco e la giunta ad aderire tempestivamente alla piattaforma gratuita denominata Cude al fine di semplificare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio italiano e consentire loro un pieno esercizio del diritto alla mobilità.
A dare adeguata notizia dell’avvenuta adesione alla Piattaforma, fornendo altresì adeguata informazione circa il suo funzionamento, per il tramite i mezzi di comunicazione istituzionali (sito web comunale, social, ecc) e media locali."
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"Ringraziamo pertanto il consigliere Giuseppe Calderazzo e il gruppo di Obiettivo Saronno che si sono resi disponibili ad accogliere la nostra richiesta di portare in aula una mozione su un tema che, da quanto emerso nelle sue dichiarazioni, lo stesso Assessore Casali approverebbe, manifestando tuttavia la sua difficoltà ad individuare una figura idonea alla gestione del progetto. A questo proposito rassicuriamo l'assessore in quanto non ci risulta l'assenza di una tale figura nell'organico comunale, riteniamo pertanto che il reale problema sia prettamente di natura politica. Ricordiamo che il bando regionale sulle Cer scadrà il 30 aprile 2023, da qui la necessità di accelerare i tempi con un sollecito intervento di questa amministrazione al fine di poter attingere alle risorse economiche previste entro i tempi consentiti. L’iter prevede una serie di adempimenti amministrativi tra cui un percorso di partecipazione sia per la costituzione e adesione che per la stesura di uno statuto costitutivo e di un regolamento, tramite una delibera comprendente tutti gli aspetti politici e tecnici . Ci auguriamo che la mozione venga quanto prima discussa in aula in modo tale che tutta la cittadinanza sia quanto prima informata e coinvolta su questo tema di interesse collettivo.
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SARONNO - "Ho protocollato come primo firmatario una mozione per il consiglio comunale affinché, anche per la Città di Saronno, ci si impegni a promuovere l’attivazione delle comunità energetiche; mozione alla quale hanno aderito anche tutti i consiglieri di Obiettivo Saronno che ringrazio.
Inizia così la nota di Giuseppe Calderazzo che presenta la mozione presentata per il prossimo consiglio comunale.
"Oramai tutti sappiamo che l’effetto dei cambiamenti climatici è sempre più forte e presente nella nostra quotidianità come anche la crisi energetica legata all’importazione dei combustibili fossili che ha portato all’aumento sconsiderato delle bollette di luce e gas. Le comunità energetiche sono la risposta ad entrambi questi problemi perché è un’azione che può rivoluzionare il rapporto tra energia e società. Per raggiungere questo obiettivo va intrapresa una massiccia campagna comunicativa e informativa. La comunità energetica, è una comunità di soggetti che possono essere sia privati, sia imprese che enti pubblici che gestiscono la produzione ed il prelievo di uno o più impianti ad energia rinnovabile, nel rispetto del principio di autoconsumo e autosufficienza, il cui modello di sviluppo è sostenuto dal Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con 2,2 miliardi di euro.
Consumando l’energia che producono, i membri di una Cer possono anche ridurre il consumo di energia prelevata dalla rete elettrica nazionale, energia che di solito viene prodotta da fonti non rinnovabili e quindi con notevoli immissioni di CO2 nell’atmosfera. Quindi la novità delle Cer non è tanto la possibilità di produrre energia da impianti fotovoltaici, quanto la possibilità di scambiare e accumulare energia tra i cittadini. In questo modo quindi tutti, famiglie, condomini, stabilimenti produttivi, cooperative, enti pubblici possono produrre e consumare l’energia che producono, installando impianti fotovoltaici, o altri impianti capaci di produrre energia da fonti rinnovabili nelle proprie abitazioni, stabilimenti, strutture pubbliche.
In sintesi i vantaggi delle comunità energetiche (Cer) sono enormi: Ambientale come già evidenziato in quanto, utilizzando l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili, si contribuisce all’abbattimento della quantità di CO2 in atmosfera; Sociale considerato che l’energia prodotta da fonti rinnovabili viene condivisa tra i cittadini membri della Comunità Energetica secondo un vero e proprio spirito comunitario; vantaggi economici da individuare nel fatto che queste associazioni contribuiscono all’indipendenza energetica del Paese. In questo modo ci sarà sempre meno necessità di “importare energia” dall’estero; Risparmio in bolletta che grazie alla distribuzione dell’energia autoprodotta fra i membri della comunità energetica quest’ultima potrà essere alleggerita dei costi di distribuzione dell’energia e degli altri oneri tipici dei fornitori di energia, abbattendo notevolmente i costi in bolletta.
Fra i vantaggi del far parte di una comunità energetica c’è anche quello di poter godere di particolari tariffe incentivanti sul consumo di energia, tariffe che sono diverse in base alla tipologia di iscrizione alla Comunità Energetica. E’ infatti possibile iscriversi ad una Cer come produttore (100 €/MWh se l’impianto di produzione fa parte di una configurazione di autoconsumo collettivo; 110 €/MWh se l’impianto fa parte di una comunità energetica rinnovabile) o consumatore (ARERA ha stabilito uno sconto in fattura per un importo compreso tra gli 8 ed i 10 Cent di Euro per ogni kWh).
Infine una ricerca del Politecnico di Milano ha quantificato il giro di affari legato alle comunità energetiche in 29 miliardi di €. Un giro di affari che quindi potrebbe valere ben 2 punti del PIL nazionale! Credo, anzi sono convinto, che è da qui che passa la Transizione Ecologica, da un modello energetico più vicino ai bisogni dei territori e che metta in rete i cittadini rendendoli protagonisti del loro futuro. Non c’è più tempo da perdere.
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SARONNO - Riceviamo e pubblichiamo la nota di Obiettivo Saronno in merito alla mozione presentata per il prossimo consiglio comunale.
"La decisione della Giunta comunale – deliberazione n. 154 del 29 settembre 2022 – di adottare il piano di recupero degli edifici siti in via Genova civici 14 e 18, ci ha indotti a formulare la mozione che abbiamo protocollato il 10 gennaio e che auspichiamo venga portata in consiglio comunale il prima possibile.
Con questa mozione il consiglio comunale intende impegnare il sindaco Augusto Airoldi e la sua Giunta nella predisposizione della revisione dell’attuale Piano di Governo del Territorio (PGT) con l’obiettivo di introdurre un maggior controllo sulle trasformazioni edilizie al fine di salvaguardare e valorizzare i caratteri originali del centro cittadino e ponendo un freno alle operazioni di sostituzione con incremento volumetrico.
In particolare, il piano di recupero approvato a settembre, da una Giunta che aveva perso da pochi giorni l’assessore alla Rigenerazione urbana Alessandro Merlotti, prevede la demolizione di tutto l’esistente e la costruzione di edifici residenziali con una torre di 9 piani alta più di 29 metri. Questa scelta progettuale aveva indotto cittadini della zona – che ricordiamo essere prospicente su corso Italia – a riunirsi in un comitato per esprimere il proprio dissenso sulla costruzione di un edificio di quelle dimensioni in una zona storica che ha ben altre connotazioni paesaggistiche e architettoniche. Nonostante le varie interlocuzioni, i cittadini non sono stati ascoltati e la giunta, guidata dal sindaco Airoldi, ha approvato il progetto redatto in conformità ad un Pgt che non definisce una regola chiara in merito alle altezze degli edifici nel centro storico della città.
Con la nostra mozione – frutto di una collaborazione con Roberto Strada, promotore e organizzatore dell’incontro pubblico sul tema svolto il 10 novembre scorso – chiediamo che venga attivato il prima possibile l’iter di revisione del Piano di Governo del Territorio in modo da non lasciare più adito ad interpretazioni su aspetti che hanno impatti rilevanti sull’identità paesaggistica e architettonica della nostra città e sulla sua vivibilità"
(foto archivio)
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SARONNO - "E' stata una decisione illegittima quella di non far votare il consiglio comunale sulla secretazione della discussione". Inizia così la nota del segretario cittadino della Lega Angelo Veronesi che commenta il consiglio comunale di martedì 29 novembre con all'ordine del giorno la mozione, poi ritirata, sull'incarico alla moglie dell'assesore.
"Il consiglio comunale avrebbe dovuto votare. Il presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli ha tolto le castagne dal fuoco decidendo in autonomia. Chi fra i consiglieri di maggioranza non voleva votare per la secretazione della discussione sul fatto che la moglie dell'assessore al bilancio, membro del direttivo del Pd e candidata alla segreteria del Pd fosse nella commissione esaminatrice per valutate le assunzioni di nuovi dipendenti comunali? Tutto legale ma non opportuno a livello politico, tanto è vero che appena la questione è stata resa pubblica dalla stampa, ci sono state delle dimissioni. Sarà un caso che sia aumentato il carico di lavoro così repentinamente tanto da dimettersi oppure non c'era stata nessuna condivisione in una nomina così inopportuna?"
Veronesi va oltre: "Sta di fatto che alcuni consiglieri di maggioranza non avrebbero voluto la segretazione per poter discutere così a porte aperte della questione. La secretazione della riunione non avrebbe avuto i voti necessari del consiglio comunale. Con fare che è sembrato quasi dittatoriale, che se fosse accaduto a parti invertite avrebbe scatenato tutta la sinistra, il solo presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli si è preso tutta la responsabilità della secretazione salvando per l'ennesima volta la maggioranza e tenendo in piedi il sindaco Airoldi. Gilli non è uomo di centrodestra: tiene in piedi una maggioranza di sinistra che viene sempre più malvista dai cittadini saronnesi per le sue decisioni".
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COGLIATE - Dare massima priorità alla riqualificazione e messa in sicurezza di via Piave.
È quanto ha chiesto la lista civica Uniti per Cogliate presentando una mozione da votare nella prossima seduta di Consiglio Comunale.
Secondo il gruppo di opposizione bisogna favorire la diminuzione degli incidenti stradali intervenendo sulla riduzione della velocità di auto e motocicli.
“Occorre un’operazione di riqualificazione del tratto ciclopedonale - sostengono i consiglieri Upc - uniformando il livello del marciapiede o installando cordoli e barriere di sicurezza e paletti di delimitazione, in modo tale da ridefinire la carreggiata stradale.”
“Un elemento da prevedere all’interno di una riqualificazione complessiva - ricorda il consigliere Paolo Bianchi - è quello del verde urbano che ricopre una funzione ecologica ed estetica, caratterizzandosi come forma di vero e proprio arredo urbano che impreziosisce lo spazio pubblico.”
“All’incrocio con via Monte Resegone e via delle Rose c’è una fermata dell’autobus su uno spazio sprovvisto di marciapiede. I cittadini, soprattutto studenti che vanno a scuola, sono costretti ad aspettare il pullman sull’erba a bordo strada. Occorre mettere in sicurezza il collegamento tra l’attraversamento pedonale e l’inizio di via delle Rose, valorizzando la fermata dell’autobus.”
“Abbiamo chiesto che venga predisposta una progettualità organica e complessiva - aggiunge il capogruppo Vincenzo Di Paolo - che tenga conto delle necessità dei residenti e delle realtà commerciali presenti e che possa individuare le soluzioni tecniche più adeguate.”
“In questa fase di rilancio degli investimenti - prosegue Di Paolo - la Giunta deve ricercare le risorse necessarie per un intervento risolutivo, anche valutando la partecipazione a specifici bandi e cercando di sfruttare le occasioni offerte dal Pnrr. È indispensabile poi mantenere un confronto costante con la Provincia, impegnandola a prevedere un’azione per quanto di sua competenza.”
09022022
(foto d'archivio)
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CISLAGO - Un parco sovracomunale: è questo l'oggetto della mozione che Cislago in Comune ha presentato al consiglio comunale. Si tratta del progetto "Parco Locale ad interesse sovracomunale", in breve Plis, del Comitato Salviamo il Paesaggio di Cislago che ha presentato il proprio progetto già alle forze politiche regionali e alla presidenza e direzione di Ersaf.
Il parco sovraccomunale dovrebbe coinvolgere, oltre Cislago, anche altri sei comuni, tutti del Comasco: Mozzate, Limido Comasco Fenegrò, Cirimido Lomazzo, Turate, Rovellasca.
Ecco il testo completo della mozione.
Gli eventi meteorologici estremi avvenuti negli ultimi anni, in Italia e nel mondo a causa del mutamento climatico, come esondazioni, frane, uragani, siccità, incendi, sono in continuo aumento;
nel Comune di Cislago abbiamo avuto evidenza con la tempesta di grandine e nubifragio con caduta di numerosi fulmini del 24 Luglio 2020, da cui è evidente che è necessario agire realizzando una concreta tutela a partire dal comune, per prevenire danni a persone, animali, vegetazione e cose.
L'importanza del comportamento di ognuno di noi ai fini della tutela ambientale, per frenare uno sviluppo dissennato, volto solo al desiderio di trarre profitto economico è stata sottolineata persino da Papa Francesco con l'Enciclica "Laudato Si", che invita anche le proprie congregazioni ad una maggiore attenzione verso le problematiche ambientali,
A seguito della intensa urbanizzazione avvenuta negli anni a Cislago è necessario dare un segnale preciso di protezione ambientale ed ecosistemico, dando la priorità a ristrutturazioni o bonifiche del patrimonio edilizio e stradale esistenti.
Il consumo di suolo naturale, che avviene ricoprendo con materiali impermeabilizzanti e non traspiranti, come cemento e asfalto ed altri, la superficie di terra libera, impedisce il sequestro di anidride carbonica.
Tutto quanto sopra indicato di conseguenza contribuisce ad aumentare l'inquinamento atmosferico ed il surriscaldamento planetario.
Considerato che
Il Progetto del "Parco Agricolo Boschivo Prealpino" è nato nel 2011, da un'idea del Comitato Salviamo il Paesaggio di Cislago.
Territorialmente, il Progetto di Plis (Parco Locale a Interesse Sovracomunale) summenzionato, inizia dalla Zona Nord di Cislago detta anche "Oltre Stazione", individuata nel vigente Pgt, come "E Agricola/Boschiva di Tutela Ambientale", e confermata tale dalla Provincia di Varese nell'ambito del PTCP vigente.
Il Comitato Salviamo il Paesaggio è stato ricevuto recentemente, per presentare il Progetto in questione, anche da tutti i Capigruppo dei Partiti ed Assessori di Regione Lombardia, oltre che dalla Presidenza e Direzione di Ersaf.
il nostro compianto concittadino Peppino Donzelli, ha prodotto un'importante ricerca dei tre Torrenti: Bozzente — Gradeluso Fontanile, tratti d'acqua delicati che passano dal nostro paese, meritevoli di protezione ed in parte passanti, nella Zona del Progetto del nuovo Plis. Concretamente, sono stati realizzati uno studio "Tecno/Scientifico" nel 2012 ed un Piano di fattibilità da parte di Dottori Agronomi Forestali, incaricati dal Comitato Salviamo il Paesaggio a supporto della Variante al Piano di Governo del Territorio comunale, di cui all'avviso del Comune di Cislago in data 12 Giugno 2013.
A sostegno del progetto sopra riportato, in quel periodo, furono raccolte tra gli Amministratori Locali, le associazioni e i cittadini, circa 600 firme.
i comuni coinvolti territorialmente, oltre a Cislago — unico comune in Provincia di Varese, quarta per consumo di suolo, sono: Mozzate, Limido Comasco Fenegrò, Cirimido Lomazzo, Turate, Rovellasca, tutti in Provincia di Como, cui si potrebbero aggiungere Lurago Marinone e Veniano. Tutti i comuni tra di loro, hanno i terreni contigui e, oltretutto già contemplati in Pgt come Aree "E3 Agricole/Boschive di Tutela Ambientale". Il progetto, interessa circa 90.000 (novantamila) cittadini residenti nei vari Comuni, oltre l'indotto.
Attraverso il comitato spontaneo che è nato a sostegno del Plis con sindaci, assessori, consiglieri dei Comuni citati e numerose associazioni ambientaliste, si sono tenute a fine 2020 e a inizio 2021 due riunioni da remoto, mentre in presenza è stata fatta, a giugno 2021, una riunione presso l'Osservatorio Astronomico di Tradate, su invito del presidente del Parco Pineta, che ha spiegato le norme specifiche per costituire un Plis.
Durante le discussioni summenzionate, si sono approfonditi anche gli aspetti "geografici" del progetto tramite una Planimetria, sempre elaborata da esperti incaricati da Salviamo il Paesaggio, volta a "perimetrare" gli azzonamenti interessati dal nuovo Plis quindi del costituendo "corridoio ecologico".
Rilevato che
Al fine di offrire alla popolazione di Cislago e non solo, benessere, salute e miglioramento della qualità della vita, riteniamo necessario portare all'attenzione di questa Amministrazione
l'opportunità di costituire un nuovo "polmone di ossigeno" da tutti fruibile all'aperto, garantendo altresì vista e panorama verso le catene montuose, percorrendolo a piedi o in bicicletta in mezzo alla natura, ìn considerazione anche del difficile periodo che tutti i cittadini stanno vivendo dall'inizio della pandemia di "Covid-19"
Sarà opportuno garantire ai coltivatori la possibilità di svolgere la propria attività in serenità senza che questa ostacolata ma anzi correlata alla possibilità della popolazione di fruire degli spazi sopra indicati
Il progetto Plis, nel corso della recente campagna elettorale comunale, è stato indicato come tema da realizzare da parte di tutte le compagini politiche presenti ed anche per questa ragione è sicuramente condiviso dalla cittadinanza cislaghese.
Il gruppo Cislago in Comune:
nello spirito propositivo che lo contraddistingue, in modo sereno e positivo, lascia all'Amministrazione di Cislago e a tutto il Consiglio Comunale, l'onore e l'impegno di avviare tutte le procedure necessarie, allo sviluppo del Progetto del nuovo Plis, che rientra fortemente in un contesto reale di gestione del Bene Comune, della bellezza e della cura del Paesaggio.
chiede al sindaco ed alla Amministrazione
- di riprendere i contatti avvenuti con le altre amministrazioni ed interrotti a seguito del commissariamento,
(in foto: la lista civica Cislago in Comune)
19122021
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"Tra i punti discussi nel consiglio comunale del 15 dicembre, due erano mozioni presentate dalla lista civica
Orizzonte Comune relative alla crisi che ha colpito la Gianetti.
Nello specifico, una delle due mozioni, già presentata nel consiglio comunale del 15 ottobre, quando però
non era stata discussa su richiesta del sindaco il quale “non aveva avuto tempo di studiarla”, impegnava il comune di Ceriano a una serie di iniziative volte a tutelare i lavoratori all’epoca in presidio e riqualificare tutta l’area industriale, attraverso la partecipazione a iniziative e progetti regionali e nazionali che erano stati da noi individuati.
È con orgoglio che affermiamo che quanto raccomandato è stato accolto per buona parte, restando infatti escluse solo quelle opportunità colpevolmente perse dall’Amministrazione a causa del troppo tempo fatto passare. Siamo contenti che il consiglio abbia unanimemente votato in favore della proposta di Orizzonte Comune, riuscendo una volta tanto ad andare oltre al colore politico di idee utili alla Comunità. Non è la prima volta che nostri suggerimenti o raccomandazioni vengono attuati da questa Amministrazione per correggere il tiro di una gestione non all’altezza, ma quasi mai è successo che il merito ci venisse effettivamente riconosciuto in consiglio.
Siamo dunque soddisfatti che il nostro lavoro sia stato apprezzato in questo caso, anche se non possiamo dire altrettanto in relazione alla seconda mozione da noi proposta. Si trattava di una mozione presentata il 29 ottobre, come ordine del giorno di un consiglio comunale straordinario di cui richiedevamo urgente convocazione nel rispetto del Regolamento degli Enti Locali. Erano infatti i giorni dello smantellamento del presidio in Gianetti ed eravamo convinti che fosse necessaria un’azione decisa da parte delle istituzioni in favore dei lavoratori. Per questo avremmo voluto impegnare sindaco e giunta a farsi promotori di questa azione, agevolando la creazione di un tavolo interistituzionale volto ad affrontare la crisi.
Nonostante il Regolamento degli Enti Locali preveda che in casi di richieste di convocazioni straordinarie, il sindaco debba
dare una risposta entro venti giorni, di giorni ne sono passati oltre cinquanta senza che dal Comune sia stata fatta una parola. Oltre cinquanta giorni in cui non è stato fatto nulla per i lavoratori a cui non solo era stato tolto il presidio ma che, non appena la situazione si è fatta più difficile, sono stati anche abbandonati dal sindaco Crippa e il vicesindaco Cattaneo, che tanto si erano profusi in azioni di mera immagine per tutta l’estate.
Per questo motivo abbiamo scelto di ritirare la mozione che, avendo perso i caratteri di attualità, non aveva più l’incisiva utilità che avrebbe avuto oltre un mese prima. Abbiamo richiesto che fosse messo a verbale che il motivo del ritiro era il non rispetto da parte dell’amministrazione dei termini di convocazione e discussione della stessa e per questo motivo abbiamo intenzione di rivolgerci al Prefetto, per far luce sull’operato di una giunta che mostra ancora una volta scarso rispetto per le istituzioni, anche quelle che rappresentano.
Rimane l’amaro in bocca per l’occasione persa, l’ennesima occasione persa da questa Amministrazione, di
far qualcosa di concreto e non di sola immagine."
17122021
[post_title] => Ceriano, Orizzonte comune: "Andremo dal Prefetto per la mancata convocazione del consiglio comunale straordinario sulla Gianetti Ruote" [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => ceriano-orizzonte-comune-rifiutato-un-tavolo-per-i-lavoratori-della-gianetti-ruote [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-12-17 11:21:05 [post_modified_gmt] => 2021-12-17 10:21:05 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=272440 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 2 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 270279 [post_author] => 1 [post_date] => 2021-11-30 16:17:49 [post_date_gmt] => 2021-11-30 15:17:49 [post_content] =>SARONNO - Dopo che ieri sera in consiglio comunale è mancata la maggioranza sulla mozione civici-Pd sul "rilancio del commercio", maggioranza che a sorpresa si è spostata sulla contro-proposta della consigliera indipendente Marta Gilli con i voti di esponenti della coalizione Airoldi - di Lucy Sasso del Pd e Nourham Mustafà di Tu@Saronno oltre che di tutti i consiglieri di Obiettivo Saronno - il sindaco Augusto Airoldi stamane ha ricostruito l'accaduto e detto la sua dai microfoni di Radiorizzonti.
"Proviamo a spiegare cosa è successo, la mozione dell'opposizione a "sostegno al commercio" diceva tutt'altro. Ha suscitato una legittima discussione al consiglio online, che è proseguita per due ore abbondanti e si conclusa con una sorta di nulla di fatto perchè al momento della messa ai voti il presentatore Raffaele Fagioli della Lega l'ha ritirata. Dal punto di vista amministrativo il consiglio non ha votato o bocciato alcun atto che possa avere influenza sull'operato della Giunta" ha riepilogato Airoldi. La maggioranza aveva proposto una serie di emendamenti, ma l'unico voto positivo è stato per quelli suggeriti da Marta Gilli e non "in linea" con la maggioranza, e questo dal punto di vista politico non può che avere un peso. E infatti Airoldi ha ricordato che durante la discussione "sono emersi pareri favorevoli e contrari alla mozione, la maggioranza proposto variazioni; uno dei gruppi di maggioranza, Obiettivo Saronno, ha proposto le sue variazioni, e Marta Gilli anche. Sono emersi pareri conosciuti, che erano già stati portati a conoscenza di tutti tramite stampa e social, ed altri punti di vista si sono manifestati per la prima volta, con il voto espresso da due consiglieri di maggioranza, Mustafa e Sasso, sull'emendamento Gilli. Alla fine Fagioli ha deciso di ritirarla prima che venisse posta in votazione. Dunque dal punto di vista sostanziale non è successo nulla. Nei prossimi giorni immagino che le consigliere Mustafa e Sasso vorranno spiegare al sindaco il loro voto sugli emendamenti di Marta Gilli".
Airoldi ha respinto "l'accusa" che sia stato fatto troppo poco sul commercio: "Già l'anno scorso dai primi giorni l'Amministrazione aveva stanziato fondi per le luminarie ed abbiamo iniziato ad occuparci di commercio. Abbiamo fatto molto, dalla riduzione della tassa rifiuti anche per la grande distribuzione al dehor gratuiti. E stiamo incontrando i commercianti dei quartieri cittadini. Dopo le dimissioni dell'assessore Giulia Mazzoldi, ho ritenuto opportuno che la delega al commercio restasse al nuovo incaricato, Domenico D'Amato, associata ad altre deleghe".
(foto: il sindaco Augusto Airoldi)
27112021
[post_title] => Saronno, maggioranza senza maggioranza sul commercio. Il sindaco: "Chiederò chiarimenti" [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => saronno-maggioranza-senza-maggioranza-sul-commercio-il-sindaco-chiedero-chiarimenti [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-11-27 11:58:08 [post_modified_gmt] => 2021-11-27 10:58:08 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=269781 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 54 [filter] => raw ) [12] => WP_Post Object ( [ID] => 269757 [post_author] => 1 [post_date] => 2021-11-27 06:43:45 [post_date_gmt] => 2021-11-27 05:43:45 [post_content] =>SARONNO - Ieri sera la maggioranza di centrosinistra che guida la città è finita in minoranza trovandosi a fare i conti con l'emendamento di una mozione che non voleva e che per ammissione del capogruppo del Pd Francesco Licata sfiduciava o quanto meno censurava le scelte e l'attività del sindaco Augusto Airoldi e della sua Amministrazione nell'ultimo anno sul fronte del commercio.
Riassumere la serata non è semplice visto le oltre due ore di confronto politico a colpi di emendamenti di cui però il risultato è fin troppo chiaro: la maggioranza formata da Pd, Tu@Saronno, Saronno civica e Con Saronno non è riuscita a neutralizzare la mozione dell'opposizione sul commercio nemmeno agitando lo spauricchio della sfiducia soprattutto perchè i la civica Obiettivo Saronno hanno votato in coerenza con le dichiarazioni fatte in passato, con spirito di autocritica e incuranti delle possibili ripercussioni politiche. Determinante la proposta di emendamento del consigliere comunale indipendente Marta Gilli che con poche modifiche con una coraggiosa quando lucida azione d'indirizzo ha ottenuto il sostegno bipartisan che ha mandato sotto la maggioranza.
Malgrado i tanti interventi il più forte è stato il silenzio del sindaco Augusto Airoldi che, salvo per esprimere il proprio voto, non ha proferito parola ne per difendere il suo operato, ne per ricompattare la squadra nei momenti di evidente sbandamento ne per alleggerire o comunque dare una lettura dell'accaduto meno devastante.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo cos'è accaduto (QUI LA DIRETTA DE ILSARONNO DEL DIBATTITO)
Primo punto all'ordine del giorno di ieri la mozione "a sostegno del commercio" presentata da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Era stata presentata una prima volta ad ottobre poi giudicata inamissibile dal presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli e dopo una modifica è tornata all'attenzione dell'assemblea cittadina con la richiesta di un'assembela per discuterne da parte dell'opposizione.
Cosa chiedeva sostanziamente? L'ha riassunto Raffaele Fagioli parlando di un anno di scarsa attenzione per il commercio cittadino, facendo riferimento alle deleghe Commercio e Bilancio troppo gravose per un unico assessore e chiedendo una maggior attenzione per i commercianti già provati ad un anno difficile.
Un testo che ricalcava le istanze presentate da Obiettivo Saronno alla maggioranza dopo le dimissioni dell'ex assessore Giulia Mazzoldi e alla nomina del nuovo assessore Mimmo D'Amato e che proprio per paura di una condivisione dei viola con l'opposizione la maggioranza ha provato ad emendare con un lungo testo di Francesco Licata (Pd), Francesca Rufini (Tu@) e Mattia Cattaneo (Saronno Civica). Una serie di modifiche come come rimarcato dal capogruppo Pd "anestetizzavano" la mozione rimarcando l'attenzione al commercio per l'Amministrazione ma eliminando gli elementi "se non di sfiducia almeno di censura" presenti nel testo originale.
Dopo alcuni interventi d'ordine sulla possibilità di presentare un emendamento prima dell'inizio del dibattito, è arrivato il secondo colpo di scena con l'emendamento presentato da Obiettivo Saronno che limava la mozione ma confermandone i contenuti di critica e di necessità di un cambiamento della strategia dell'Amministrazione.
Il dibattito sull'emendamento della maggioranza è stato un po' scontato coi consiglieri che si sono divisi in pro e contro l'operato del sindaco e della Giunta su questo tema. il confronto prosegue un po' piatto tra qualche accusa sulla scelta di strumentalizzare i commercianti e qualche lieve stoccata interna molto chiara. Il voto vede l'opposizione contro "la pessima scelta di stravolgere una mozione facendo una prova di forza invece di limitari a presentarne una propria" e Obiettivo Saronno astenersi.
Si passa all'emendamento di Obiettivo Saronno presentato con forza e determinazione dal capogruppo Luca Amadio che in un intervento schietto e franco rimarca le critiche "dal peccato originale di voler tenere le deleghe unite" e chiede "un cambiamento radicale". Gli interventi seguono il copione già visto ma il voto inizia ad essere pesante: l'emendamento sostenuto (anche dall'opposizione che rimarca la critica e la censura all'operato del sindaco e già parla di una maggioranza spaccata) viene bocciato con solo due voti di scarto: 13 a 11.
Pronti ormai al rush finale con la discussione sulla mozione anestetizzata dall'emendamento della maggioranza il consiglio viene colto a sorpresa dall'emendamento del consigliere comunale indipendente Marta Gilli. Niente lunghi testi, niente prolissi giri di parole: con meno di mezza dozzina di modiche la consigliera eletta con Con Saronno sottolinea come "l'emendamento della maggioranza renda la mozione uno spot" e propone la modifica in modo che invece "inviti l'Amministrazione ad un deciso cambio di strategia".
Tramite Francesco Licata (Pd) arriva il no della maggioranza "il testo emendato rappresenta una sorta di dubbio su quanto fatto dall'Amministrazione su questo tema. E' il contrario del nostro emendamento e delle nostre opinioni". Raffaele Fagioli a nome della Lega lo plaude evidenziando come il testo rimarchi "le carenze dell'operato dell'Amministrazione e la mancanza di progettualità critiche". E chiosa: "Evidentemente siamo in molti ad avanzare critiche su questo fronte e a pensarla diversamente dal testo autoincensate che vorrebbe la maggioranza".
Il voto è un vero colpo di scena: a Marta Gilli, con la minoranza e i viola si uniscono nell'incredulità generale anche i consiglieri Nourhan Moustafa (Tu@Saronno) e Lucy Sasso (Pd) tanto che l'emendamento passa con 13 voti a favore e 11 contrari.
La maggioranza è così storidita che per un attimo pensa ad un errore di conto del segretario ed invece il risultato è proprio un macigno.
Raffaele Fagioli a questo punto ritira la mozione: "Ormai la spaccatura della maggioranza è evidente - sottolinea - come lo sono le critiche all'operato sul fronte del commercio. Stando così le cose l'eventuale approvazione della mozione emendata non avrebbe senso anche alla luce di quanto emerso nel dibattito". Il presidente Pierluigi Gilli stigmatizza la scelta ma in realtà poco cambia.
Si passa ai punti successivi dell'ordine del giorno che si succedono come se nulla fosse: interventi degli assessori, precisazioni di Obiettivo Saronno, affondi della Lega e votazione. Sembra essere tutto tornato alla normalità ma l'incentezza creata dallo squarcio nella maggioranza è evidente anche nella seduta in video conferenza e il silenzio del sindaco Augusto Airoldi la raccolta meglio di qualsiasi commento o discorso.
[post_title] => Saronno, la coalizione Airoldi si sfalda sul Commercio e va sotto in consiglio comunale (nel silenzio del sindaco) [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => saronno-la-coalizione-airoldi-si-sfalda-sul-commercio-e-va-sotto-in-consiglio-comunale-nel-silenzio-del-sindaco [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-11-27 06:43:48 [post_modified_gmt] => 2021-11-27 05:43:48 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=269757 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 28 [filter] => raw ) [13] => WP_Post Object ( [ID] => 267563 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-11-04 05:45:00 [post_date_gmt] => 2021-11-04 04:45:00 [post_content] =>SARONNO - In una nota congiunta i gruppi consiliari Lega Lombarda, Fratelli d'Italia e Forza Italia annunciano di avere depositato al protocollo la richiesta di convocazione di un consiglio comunale per trattare la mozione sul commercio che il presidente Pierluigi Gilli aveva precedentemente respinto.
"Il testo della mozione è stato rivisto nella sua parte deliberativa onde evitare che ci possano essere ulteriori appigli per dichiararla inammissibile. i gruppi consiliari hanno deciso di chiedere la convocazione consiglio comunale ai sensi del tuel articolo 39 comma 2 e del regolamento del consiglio comunale ove è previsto che il presidente consiglio comunale debba convocare e svolgere entro 20 giorni dalla richiesta un consiglio comunale se sottoscritto da almeno un quinto dei consiglieri assegnati" si legge i una nota a firma di Raffaele Fagioli della Lega, Gianpietro Guaglianone di Frateli d'Italia e Agostino De Marco di Forza Italia.
Il centrodestra, all'opposizione in città, è dunque tornato alla carica e presto la nuova mozione potrebbe dunque essere discussa dall'assemblea civica.
10112021
[post_title] => Problemi del commercio, centrodestra chiede convocazione del consiglio comunale [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => problemi-del-commercio-centrodestra-chiede-convocazione-del-consiglio-comunale [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-11-10 06:40:07 [post_modified_gmt] => 2021-11-10 05:40:07 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=267563 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 7 [filter] => raw ) [14] => WP_Post Object ( [ID] => 266388 [post_author] => 1 [post_date] => 2021-11-02 05:52:00 [post_date_gmt] => 2021-11-02 04:52:00 [post_content] =>SARONNO - E' in programma una nuova seduta del consiglio comunale cittadino. L'assemblea civica si era riunita l'ultima volta nel mese di agosto per la maxi variazione di bilancio.
Ancora una volta il presidente Pierluigi Gilli ha convocato la seduta solo in versione in streaming per l'inagibilità della Sala Vanelli all'Università Insubria.
L'appuntamento è per giovedì 4 novembre alle 20 con l'ordine del giorno che prevede i seguenti punti.
Per seguire la seduta di consiglio comunale da casa si potrà utilizzare https://saronno.civicam.it e www.radiorizzonti.org con la diretta video oppure radio 88 FM o digitale terrestre canale radio 880 per la diretta audio.
Confermato l'appuntamento con il play by play de ilSaronno
[post_title] => Variazioni di bilancio e mozione delle Lega: giovedì 4 novembre consiglio comunale a Saronno [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => variazioni-di-bilancio-e-mozione-delle-lega-giovedi-4-novembre-consiglio-comunale-a-saronno [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-11-02 00:12:52 [post_modified_gmt] => 2021-11-01 23:12:52 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=266388 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 5 [filter] => raw ) ) [post_count] => 15 [current_post] => -1 [before_loop] => 1 [in_the_loop] => [post] => WP_Post Object ( [ID] => 355628 [post_author] => 32 [post_date] => 2023-09-11 16:01:00 [post_date_gmt] => 2023-09-11 14:01:00 [post_content] =>CISLAGO - Riceviamo e pubblichiamo il testo della mozione presentata dal gruppo consiliare Cartabia Sindaco, in particolare rappresentato dalle liste Lega, Forza Italia e Destra cislaghese, circa l'adesione alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al Cude, approvata all'unanimità dal consiglio comunale.
"Il Consiglio Comunale premesso che con decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile del 5 luglio 2021, grazie anche alla collaborazione dell’allora ministro per le Disabilità Erika Stefani, è stata istituita una banca dati unica con la finalità di semplificare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio italiano.
Il sistema, denominato Cude (Contrassegno unico disabili europeo), consente al cittadino titolare di contrassegno rilasciato in uno dei Comuni aderenti di spostarsi con l’automobile in un altro Comune, italiano e dell’Unione Europea, senza dover preventivamente richiedere l’autorizzazione per l’ingresso nelle aree a traffico limitato o l’utilizzo dei parcheggi riservati.
Si tratta dunque di una soluzione innovativa, realizzata presso il Ced Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) che, consentendo la gestione della targa associata al Cude, permetterà ai Comuni che aderiscono di poterla riconoscere ed evitare di elevare sanzioni.
Premesso altresì che la pattaforma è attiva in via sperimentale da metà 2022, ma perché il servizio funzioni è necessario che i Comuni si registrino e aderiscano alla sperimentazione.
A seguito della registrazione del Comune, le persone con disabilità possono presentare allo stesso Comune che ha emesso il contrassegno, la richiesta di aderire al progetto compilando l’apposito modulo (contenuto nell’Allegato 1 nel Decreto Ministeriale del 5 luglio 2021) ed indicare una targa “attiva” e una seconda facoltativa. A seguito della presentazione della domanda, il Comune rilascia alla persona disabile titolare del contrassegno il codice univoco utilizzabile per accedere alla piattaforma e gestire le targhe. Il titolare è responsabile della conservazione e utilizzo del codice univoco, che sarà impiegato per le verifiche di competenza degli organi che gestiscono i servizi di polizia stradale (ad esempio: accessi alle Ztl e parcheggio negli stalli riservati alle persone con disabilità).
Evidenziato che nonostante tale soluzione innovativa porti con sé anche il vantaggio di snellire il carico di lavoro e la burocrazia per gli uffici comunali, dall’elenco dei Comuni aderenti alla sperimentazione, aggiornato a febbraio 2023, risulta che sono solo 26 i Comuni che hanno aderito al progetto.
Considerato che per incentivare l’utilizzo del Cude, il 24 febbraio scorso, il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, hanno firmato una lettera indirizzata al presidente dell’Anci Antonio Decaro, affinché l’associazione si faccia promotrice dell’adesione alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al Cude.
In particolare Vice Premier e Ministro hanno evidenziato che “L’adesione alla piattaforma produrrà effetti positivi tangibili che riguarderanno anche gli stessi Comuni che vi aderiranno, con una semplificazione della procedura normalmente necessaria per l’accesso alle zone a traffico limitato e quindi anche ai parcheggi riservati all’interno delle ztl. Si tratta di garantire a tutte le persone con disabilità di poter circolare più agevolmente su tutto il territorio e, in particolare, ad ogni Comune di garantire la mobilità controllando le targhe attraverso le telecamere e lo scambio di dati. L’adesione alla piattaforma da parte di tutti i Comuni è fondamentale e non può attendere oltre. Insieme ad Anci incentiveremo, dunque, l’adesione dei Comuni e il diritto dei cittadini più fragili di poter circolare liberamente e usufruendo dello stesso diritto in maniera omogenea su tutto il territorio”.
A seguito di tale sollecito, il Presidente Anci Antonio De Caro ha scritto a tutti i Sindaci d’Italia per l’adesione alla banca dati Cude.
Considerato altresì che alla luce di quanto premesso, evidenziato e considerato, è fondamentale raccogliere e rilanciare l’appello lanciato dal Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e dal Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli per il tramite di Anci, al fine di consentire ai cittadini e alle cittadine con disabilità titolari del Cude rilasciato dai Comuni aderenti di spostarsi con l’auto, propria o al proprio servizio, in un altro Comune, anch’esso aderente, senza dover preventivamente comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato (Ztl) o l’utilizzo dei parcheggi riservati, così garantendo loro un pieno esercizio del diritto alla mobilità.
Impegna il sindaco e la giunta ad aderire tempestivamente alla piattaforma gratuita denominata Cude al fine di semplificare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio italiano e consentire loro un pieno esercizio del diritto alla mobilità.
A dare adeguata notizia dell’avvenuta adesione alla Piattaforma, fornendo altresì adeguata informazione circa il suo funzionamento, per il tramite i mezzi di comunicazione istituzionali (sito web comunale, social, ecc) e media locali."
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