SARONNO - Corruzione obitorio Saronno: al processo si alza il velo.
Aperta la prima botte: con un prosit è partita l’iconica Misinto Bierfest: la festa proseguirà fino al 16 luglio.
La famiglia dell’ambasciatore d’Italia ucciso in Congo, Luca Attanasio, ha accettato la proposta di risarcimento da parte dell’Agenzia Pam delle Nazioni unite: due funzionari dell’ente sono a processo a Roma per non avere previsto le adeguate misure di sicurezza per l’ambasciatore durante la sua missione umanitaria per visitare alcune zone nell’est del Paese africano, quando c’era stato l’agguato e la sparatoria letale.
Gerenzano, truffa delle specchietto: il Comune mette in guardia. Si è verificato un episodio di questo tipo in paese.
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08072023
[post_title] => Ieri su ilS: processo per l'obitorio di Saronno. Via alla Misinto beer fest. Truffa specchietto. Omicidio Attanasio, accettato il risarcimento [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => ieri-su-ils-processo-per-lobitorio-di-saronno-via-alla-misinto-beer-fest-truffa-specchietto-omicidio-attanasio-accettato-il-risarcimento [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2023-07-07 20:01:51 [post_modified_gmt] => 2023-07-07 18:01:51 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=347704 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [1] => WP_Post Object ( [ID] => 347556 [post_author] => 2 [post_date] => 2023-07-07 14:36:00 [post_date_gmt] => 2023-07-07 12:36:00 [post_content] =>SARONNO - Udienza, a Busto Arsizio, del processo nei confronti di alcuni degli imputati della vicenda di mazzette e furti all'obitorio dell'ospedale di Saronno. Per un nordafricano che lavorava nel settore delle pulizie ospedaliere la pubblica accusa ha chiesto la condanna perchè si era fatto dare da un addetto dell'obitorio della bambagia, che doveva utilizzare nella "preparazione" di una salma. Un altro imputato si sarebbe fatto dare invece dalla carta assorbente, Si andrà avanti con una nuova udienza a settembre quando saranno ascoltati i responsabili delle società di onoranze funebri (di fuori Saronno) accusati di avere dato soldi all'addetto dell'obitorio per avere "raccomandazioni" nei confronti di famigliari di defunti, in modo da indirizzarli a commissionare a loro i funerali del proprio caro.
Nell'ambito delle indagini avviate a suo tempo dai carabinieri erano finiti nei guai anche due medici di famiglia (per vicende non direttamente legate all'obitorio) ed entrambi hanno patteggiato. Tra i 18 imputati, i 2 medici hanno infatti patteggiato; 5 dipendenti delle pompe funebri hanno scelto il rito abbreviato mentre per i dipendenti dell’ospedale cittadino si va verso il dibattimento.
Corruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica sono i reati a vario titolo contestati. Le indagini erano state avviate dal Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno a seguito di alcune segnalazioni giunte dalla direzione sanitaria dell’ospedale di Saronno nel novembre 2020 per a una somma di denaro ricevuta a titolo non meglio precisato da un addetto all’obitorio da parte di un impresario funebre.
Gli accertamenti dei carabinieri, realizzati con intercettazioni telefoniche e video, avevano permesso di ricostruire come quattro titolari di onoranze funebri, disgiuntamente tra loro, versassero somme di denaro in favore di alcuni dipendenti dell’obitorio dell’ospedale di Saronno per orientare i parenti dei defunti alla scelta dell’impresa cui affidare il servizio funebre, ottenere informazione e effettuare trattamenti di vestizione e tanatocosmesi sulle salme quando non previsto. Non solo, ci sarebbero stati casi in cui sono state mostrate le salme ai congiunti anche quando queste risultavano positive al Covid-19, in violazione delle norme anti-contagio.
Diverso il caso dei due medici di base coinvolti. Operanti all’interno dello stesso ambulatorio accreditato Asst rilasciavano false attestazioni di malattia a dipendenti pubblici e privati che ottenevano così indebite percezioni per assenza dal lavoro.
07072023
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S’era già vista passare nel pomeriggio dell’altro giorno, oggi pomeriggio di nuovo, transitando lentamente nelle vie attorno alla zona pedonale del centro storico: con tutte quelle telecamere sul tetto, non passa certo inosservata l’automobile di Google Maps Street view, che come succede periodicamente sta “ri-mappando” il territorio cittadino, perchè sia sempre aggiornato.
Corruzione all’obitorio di Saronno: patteggiano i 2 medici di famiglia. A processo gli altri 16 imputati.
Non c’è pace per la palestra del liceo classico Legnani di via Antici: nella notte tra martedì e mercoledì una nuova intrusione notturna nella struttura scolastica a pochi passi dal Municipio che ospita anche la scuola elementare Ignoto Militi.
Botto notturno a Saronno: auto abbatte cartelli stradali in viale Rimembranze.
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12052023
[post_title] => Ieri su ilS: ladro ragazzino a Saronno sud. Telecamere di Google in centro. Nuova effrazione a scuola. Patteggiamenti all'obitorio [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => ieri-su-ils-ladro-ragazzino-a-saronno-sud-telecamere-di-google-in-centro-nuova-effrazione-a-scuola-patteggiamenti-allobitorio [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2023-05-11 20:36:00 [post_modified_gmt] => 2023-05-11 18:36:00 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=340352 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [3] => WP_Post Object ( [ID] => 340286 [post_author] => 1 [post_date] => 2023-05-11 11:51:00 [post_date_gmt] => 2023-05-11 09:51:00 [post_content] =>SARONNO – E' approdata al tribunale di Busto Arsizio la vicenda della corruzione all'ospedale di Saronno venuta alla luce nel dicembre scorso con le indagini dei carabinieri della compagnia di Saronno.
Tra i 18 imputati 2 medici hanno patteggiato, 5 dipendenti delle pompe funebri hanno scelto il rito abbreviato mentre per i dipendenti dell’ospedale cittadino si va verso il dibattimento. A riportare l'esito dell'udienza preliminare Malpensa24. La decisione sui riti alternativi e sul rinvio a giudizio infine è stata rimandata all’udienza preliminare del 5 luglio.
Corruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica sono i reati contestati. Le indagini erano state avviate dal Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno a seguito di alcune segnalazioni giunte dalla direzione sanitaria dell’ospedale di Saronno nel novembre 2020 per a una somma di denaro ricevuta a titolo non meglio precisato da un addetto all’obitorio da parte di un impresario funebre.
Gli accertamenti dei carabinieri, realizzati con intercettazioni telefoniche e video, avevano permesso di ricostruire come quattro titolari di onoranze funebri, disgiuntamente tra loro, versassero somme di denaro in favore di alcuni dipendenti dell’obitorio dell’ospedale di Saronno per orientare i parenti dei defunti alla scelta dell’impresa cui affidare il servizio funebre, ottenere informazione e effettuare trattamenti di vestizione e tanatocosmesi sulle salme quando non previsto. Non solo ci sarebbero stati casi in cui sono state mostrate le salme ai congiunti anche quando queste risultavano positive al Covid-19, in violazione delle norme anti-contagio.
Diverso il caso dei due medici di base coinvolti. Operanti all’interno dello stesso ambulatorio accreditato Asst rilasciavano false attestazioni di malattia a dipendenti pubblici e privati che ottenevano così indebite percezioni per assenza dal lavoro. Tra gli altri il caso proprio di un’addetta all’obitorio dell’ospedale di Saronno che durante i periodi di assenza dal lavoro per malattia – falsamente attestata dai due medici – prestava la propria opera lavorativa come impiegata nel loro ambulatorio medico. I carabinieri hanno ricostruito anche la vicenda di due soggetti entrambi dipendenti dell’obitorio dell’ospedale di Saronno che si sarebbero impossessati di materiale sanitario e di pulizia di proprietà dell’ospedale di Saronno per poi cederli a terzi.
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SARONNO - Per l'inchiesta avviata dai carabinieri sui "regali" dei titolari di agenzie d'onoranze funebri agli addetti dell'obitorio dell'ospedale di Saronno ad aprile saranno in 18 a dovere comparire, per reati vari, davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Busto Arsizio. Sarà il primo atto dell'iter giudiziario. Alcuni degli imputati devono rispondere di corruzione, altri di peculato, fra i reati contestati a vario titolo anche furto aggravato, falso ideologico e truffa e l'azienda ospedaliera si costituirà parte civile.
Gli addetti delle pompe funebri pagavano per farsi segnalare tempetivamente i decessi e spingere i famigliari del defunto a rivolgersi a questa o quella agenzia funebre; in periodo covid quando era proibito, c'era anche chi si faceva pagare per chiudere un occhio e mostrare il defunto ai parenti. Altra questione emersa nelle indagini, falsi certificati di malattia.
Dopo lunghe indagini iniziate nel 2020 su segnalazione proprio dell'Azienda ospedaliera, il 23 novembre dell'anno scorso vi fu l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Saronno, con un arresto, una persona che finì ai domiciliari, e varie misure interdittive.
La vicenda suscitò grande scalpore a Saronno e se ne parlò anche in ambito nazionale.
(foto: il fotogrammi di uno dei filmati realizzati dai carabinieri durante le indagini)
14032023
[post_title] => Scandalo obitorio Saronno, 18 davanti al giudice [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => corruzione-obitorio-saronno-18-davanti-al-giudice [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2023-03-14 05:18:14 [post_modified_gmt] => 2023-03-14 04:18:14 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=332069 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 318504 [post_author] => 12 [post_date] => 2022-12-06 17:30:00 [post_date_gmt] => 2022-12-06 16:30:00 [post_content] =>SARONNO - Collegamento in diretta ieri pomeriggio, lunedì 5 dicembre, dalla redazione de ilSaronno con la trasmissione di "Siamo noi" in onda su Tv2000 condotta da Gabriella Facondo.
La direttrice de ilSaronno Sara Giudici è stata contattata dalla redazione della trasmissione d'approfondimento per un momento di confronto sul tema del racket del caro estinto. Tra gli ospiti anche il giornalista Massimo Lugli, Gianluca Fiori, segretario Ass.I.Fu.R – Associazione Imprese Funebri Riunite e Attilio Nettuno, giornalista di Caserta News.
Si è parlato di quanto è venuto allo scoperto una settimana fa con l'operazione dei carabinieri di Saronno che su segnalazione della direzione dell'ospedale delle tangenti al personale dell'obitorio per segnalare le pompe funebri o per eseguire servizi come vestire le salme o fargli la barba non previste dalle normative.
Ma non solo. Si è parlato anche di come la comunità reagisca agli scandali che coinvolgono l'ospedale di Saronno e quindi la direttrice ha rimarcato l'impegno dei saronnesi per sostenere il presidio con l'attività del comitato ma anche le eccellenze del presidio come l'oncologia al centro di un incontro proprio la sera in cui è emerso lo scandalo.
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SARONNO - Riceviamo e pubblichiamo la nota di Tu@Saronno in merito all'indagine dei carabinieri sulla corruzione dell'obitorio di Saronno.
I fatti di cronaca che leggiamo in questi giorni riguardo a degli episodi di corruzione all'obitorio dell'ospedale di Saronno sono veramente spiacevoli e preoccupanti. È l'ennesima ombra gettata sul nostro ospedale, dopo il caso Cazzaniga e il caso dei furti nella farmacia, le cui conseguenze hanno anche avuto risvolti molto gravi. Il tutto in un contesto di forte criticità sul funzionamento dell'ospedale, che ben sappiamo e che non è certamente di facile soluzione. Sono notizie che purtroppo minano la fiducia dei cittadini e riguardano un ambito molto delicato come l'estremo saluto ai propri cari.
Teniamo comunque a sottolineare sia l'operato delle Forze dell'Ordine sia la volontà di fare chiarezza della direzione sanitaria, che ha denunciato la situazione di cui era a conoscenza, portando all'avvio delle indagini e all'individuazione dei colpevoli. Speriamo vivamente che questa sia l'ultima pagina triste per il nostro ospedale e che, attraverso il lavoro di tutti gli enti coinvolti, con il Comune di Saronno in prima fila e il supporto del quadro politico che uscirà dalle prossime elezioni regionali, si possa lavorare per il suo rilancio.
Tu@Saronno esprime vicinanza a tutti coloro - medici, sanitari, personale amministrativo, ecc. - che, estranei a questa vicenda, lavorano onestamente e con dedizione all’ospedale di Saronno per garantirne il funzionamento e la qualità dei servizi, nonché ovviamente a tutte le persone che hanno subito - con i loro familiari - questa triste vicenda.
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SARONNO - Non si è certo ancora spenta l'eco, a Saronno, dell'operazione dei carabinieri all'obitorio dell'ospedale cittadino dove alcuni addetti si facevano pagare dai titolari di 4 imprese funebri (di fuori Saronno) pe "indirizzare" i parenti dei defunti a scegliere questa o quella impresa di onoranze, per il funerale. Ma le imprese funebri pagavano gli addetti anche per svolgere mansioni che sarebbero state di loro competenza, come la vestizione dei defunti; oppure per consentire ai parenti - anche in periodo di totale emergenza covid quando era proibito - di vedere i loro cari. Anzi, proprio con l'incremento dei decessi nei momenti peggiori della pandemia, le "mance" al personale dell'obitorio erano diventate più numerose e quindi anche maggiori i "guadagni".
Non è chiaro quanto "valessero" le segnalazioni che poi portavano un cliente alle onoranze funebri, ma per i piccoli "servizi", come snellire le pratiche, venivano consegnate somme modeste, di parla di 50 euro, in alcuni casi anche soltanto di 20 euro.
I carabinieri, dopo un anno di indagini, hanno nei giorni scorsi notificato 10 misure cautelari (una custodia in carcere, una arresti domiciliari, 2 divieto di esercizio di professione medica, 4 divieto di esercitare l’attività di impresario funebre, 2 sospensione dall’esercizio delle mansioni di addetto all’obitorio con divieto di concludere contratti di lavoro con la pubblica amministrazione). I reati contestati sono Corruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica.
CINQUANTA EURO PER RIVESTIRE UNA SALMA
COINVOLTI ANCHE DUE MEDICI DI FAMIGLIA
PORFIDO: “I CONTROLLI CI SONO”
SARONNO POINT: “PARLIAMO DELLE ECCELLENZE NON DI VIGLIACCHERIA”
01122022
[post_title] => Mazzette all'obitorio di Saronno, col covid più affari [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => mazzette-allobitorio-di-saronno-col-covid-piu-affari [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-12-01 05:20:02 [post_modified_gmt] => 2022-12-01 04:20:02 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=317555 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 1 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 317264 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-11-30 05:45:00 [post_date_gmt] => 2022-11-30 04:45:00 [post_content] =>SARONNO - Due arresti a Saronno; avevano già rapinato un centro slot machine e progettavano un'altra rapina per poi andare a vivere ai caraibi.
Confezioni di mascherine chirurgiche e Ffp2, bende, guanti, creme, cerotti, nastro chirurgico, traverse sono alcuni dei materiali che, secondo le indagini dei carabinieri della Compagnia di Saronno, sarebbero stati trafugati dall’ospedale di piazzale Borella e in particolare dal magazzino dell’obitorio.
Saronno, diventa virale il video in cui Julia Fox svela di essere stata… saronnese.
Movimentato episodio ieri mattina a Cislago. Gli agenti della polizia locale erano impegnati in uno specifico servizio contro lo smercio degli stupefacenti, nell’ambito del progetto Ministeriale coordinato dalla Prefettura di Varese, e durante i controlli l’attenzione è caduta sul conducente di un veicolo, dall’atteggiamento sospetto. L‘uomo, alla vista degli agenti, si è dato alla fuga al volante del proprio mezzo, ed è stato fermato dopo un inseguimento lungo le arterie periferiche di Cislago.
30112022
[post_title] => Ieri a Saronno: rapina per andare ai caraibi, inseguimento al volante sotto l'effetto di droga, non solo corruzione ma anche furti all'obitorio. Julia Fox saronnese [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => ieri-a-saronno-rapina-per-andare-ai-caraibi-inseguimento-al-volante-sotto-leffetto-di-droga-non-solo-corruzione-ma-anche-furti-allobitorio [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-11-29 18:56:55 [post_modified_gmt] => 2022-11-29 17:56:55 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=317264 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [9] => WP_Post Object ( [ID] => 317223 [post_author] => 1 [post_date] => 2022-11-29 16:34:49 [post_date_gmt] => 2022-11-29 15:34:49 [post_content] =>SARONNO - "Completa fiducia nel lavoro della magistratura per gli accertamenti sulle responsabilità dei singoli dopo le indagini avviate da un esposto in procura della Asst Valle Olona a seguito di segnalazioni da parte del personale di Saronno".
Inizia così la nota dell'Asst Valle Olona in merito alla corruzione all'obitorio di Saronno al centro dell'indagine dei carabinieri che ha portato a 10 misure di custodia cautelare.
"Azioni di isolati soggetti che, se confermate, consideriamo ingiustificabili, ma non possono prestarsi
a generalizzazioni che penalizzano i tantissimi operatori sanitari che svolgono con onestà e passione
il loro lavoro. La Asst Valle Olona ha avviato già a partire dallo scorso agosto i provvedimenti necessari nel pieno rispetto delle indicazioni degli organi inquirenti.
L'Asst Valle Olona, anche nel presidio ospedaliero di Saronno per le onoranze funebri, osserva e
adempie a quanto previsto dalla normativa in materia di polizia mortuaria, stabilita a livello
nazionale e regionale, con un regolamento aziendale specifico.
Precisiamo infine che non abbiamo alcuna conoscenza degli elementi che possono avere coinvolto
i due medici di medicina generale che, peraltro, non hanno rapporto di dipendenza con l'Asst Valle
Olona".
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SARONNO - COMO - Corruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica sono i reati contestati alle dieci persone coinvolte nell'operazione concretizzata stamattina dai carabinieri di Saronno in provincia di Varese e nel Comune di Como.
Le indagini sono state avviate dal Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno a seguito di alcune segnalazioni giunte dalla direzione sanitaria dell'ospedale di Saronno nel novembre 2020 per a una somma di denaro ricevuta a titolo non meglio precisato da un addetto all'obitorio da parte di un impresario funebre.
Gli accertamenti dei carabinieri, realizzati con intercettazioni telefoniche e video, hanno permesso di ricostruire come quattro titolari di onoranze funebri, disgiuntamente tra loro, versassero somme di denaro in favore di alcuni dipendenti (uno di questi colpito da misura in carcere) dell'obitorio dell'ospedale di Saronno per orientare i parenti dei defunti alla scelta dell'impresa cui affidare il servizio funebre, ottenere informazione e effettuare trattamenti di vestizione e tanatocosmesi sulle salme quando non previsto. Non solo ci sarebbero stati casi in cui sono state mostrate le salme ai congiunti anche quando queste risultavano positive al Covid-19, in violazione delle norme anti-contagio.
I carabinieri hanno raccolto elementi a carico di due medici di base che operanti all'interno dello stesso ambulatorio accreditato Asst rilasciavano false attestazioni di malattia a dipendenti pubblici e privati che ottenevano così indebite percezioni per assenza dal lavoro. Tra gli altri il caso proprio di un'addetta all'obitorio dell'ospedale di Saronno che durante i periodi di assenza dal lavoro per malattia - falsamente attestata dai due medici - prestava la propria opera lavorativa come impiegata nel loro ambulatorio medico.
I carabinieri hanno ricostruito anche la vicenda di due soggetti entrambi dipendenti dell'obitorio dell'ospedale di Saronno che si sarebbero impossessati di materiale sanitario e di pulizia di proprietà dell'ospedale di Saronno per poi cederli a terzi.
Ultimate le indagine oggi alle prime ore del mattino di lunedì 28 novembre, i carabinieri della Compagnia di Saronno guidati dal capitano Fortunato Suriano hanno dato esecuzione a misure cautelari emesse dal Gip del tribunale di Busto Arsizio nei confronti di 10 persone (una custodia in carcere, una arresti domiciliari, 2 divieto di esercizio di professione medica, 4 divieto di esercitare l'attività di impresario funebre, 2 sospensione dall'esercizio delle mansioni di addetto all'obitorio con divieto di concludere contratti di lavoro con la pubblica amministrazione).
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La famiglia dell’ambasciatore d’Italia ucciso in Congo, Luca Attanasio, ha accettato la proposta di risarcimento da parte dell’Agenzia Pam delle Nazioni unite: due funzionari dell’ente sono a processo a Roma per non avere previsto le adeguate misure di sicurezza per l’ambasciatore durante la sua missione umanitaria per visitare alcune zone nell’est del Paese africano, quando c’era stato l’agguato e la sparatoria letale.
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