SARONNO - Riceviamo e pubblichiamo la nota della scuola Leonardo da Vinci.
Si è conclusa la scorsa settimana tra l’entusiasmo generale di tutte le parti coinvolte la seconda parte del progetto di scambio culturale tra la Scuola Secondaria di primo grado Leonardo da Vinci di Saronno e la Anglo European School di Ingatestone, Inghilterra.
Tale iniziativa è stata possibile grazie alla disponibilità e professionalità delle docenti Onorina Galli e Simonetta Ventura sostenute dalla Dirigente Scolastica Sabrina Gallello.
I partner inglesi degli alunni che avevano precedentemente soggiornato a Londra sono stati accolti dalle rispettive famiglie italiane che hanno potuto far vivere loro numerose e ricche esperienze legate alle abitudini e alla cultura italiana.
I ragazzi si sono integrati benissimo riuscendo spesso ad organizzarsi anche in maniera autonoma in tutte le attività proposte quali uscite di gruppo, partite sportive, serate musicali e l’atteso ballo di fine anno in abito elegante!
Guidati dalle loro insegnanti hanno potuto visitare meravigliosi luoghi del nostro territorio quali il Santuario di Saronno, Como e Villa Olmo con giro del lago in battello, le Isole Borromeo e il centro di Milano con salita sul Duomo.
Le insegnanti inglesi hanno elogiato lo spirito di accoglienza e la perfetta organizzazione messa in campo che ha permesso di vivere un soggiorno italiano che ricorderanno per sempre.
A detta dei ragazzi e dei loro genitori, è stata un’esperienza altamente significativa; se è vero che questo scambio culturale ha permesso loro di rafforzare le proprie competenze linguistiche, il soggiorno presso le famiglie ospitanti ha insegnato loro qualcosa di molto importante per il futuro potenziando quelle che nella scuola vengono indicate come life skills, ovvero quelle competenze e capacità individuali, sociali e relazionali che li aiuteranno ad affrontare efficacemente le esigenze e i cambiamenti della vita quotidiana.
In conclusione, sarebbe bello che il progetto di scambio culturale possa rientrare stabilmente nei progetti scolastici per poter sviluppare negli studenti il rispetto per la propria e altrui cultura celebrando la ricca diversità di linguaggi, valori e tradizioni nella costruzione di una società migliore e più pacifica attraverso l'interculturalità.
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SARONNO - Un concerto a porte chiuse ma non per questo meno emozionante e carico di energia. E’ quello che ha visto protagonisti gli alunni del corso a indirizzo musicale della scuola media Leonardo da Vinci di Saronno lo scorso martedì 21 dicembre, alle 19.
Nella suggestiva cornice del teatro Giuditta Pasta, i giovani musicisti hanno dato vita al tradizionale Concerto di Natale, confermando questo importante appuntamento per la scuola in un momento difficile come quello della pandemia. Gli allievi del Musicale si sono esibiti in una sala malinconicamente vuota, ma le loro note hanno viaggiato in diretta streaming sulla pagina Facebook del concerto, creata appositamente per l’evento, fino a raggiungere genitori, nonni, parenti e amici, anche all’estero.
“Avremmo sicuramente preferito realizzare un concerto in presenza, ma il numero dei contagi in costante crescita ci ha indirizzati verso la prudenza, soprattutto per la sicurezza dei nostri ragazzi”, spiega a IlSaronno.it Sabrina Gallello, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di Saronno. “Un concerto vive di condivisione e crea energie difficilmente ripetibili a distanza. La situazione, però, ci ha imposto di essere pragmatici e ci ha portato a considerare l’esperienza digitale del live streaming per non confinare le note dei nostri allievi soltanto nel teatro e raggiungere soprattutto i genitori e condividere questo momento speciale ”, aggiunge Andrea La Monica, coordinatore del corso a indirizzo musicale.
Prima dell’inizio del concerto, l’assessore alla cultura Laura Succi ha portato ai ragazzi gli auguri del sindaco Augusto Airoldi e dell’amministrazione comunale.
L’evento, con la prima parte dedicata ai solisti e la seconda all’orchestra e al coro, è stato presentato dalla vicepreside Laura Del Monte. Ad aprire la serata un duetto di L. Hugues, con Giacomo Costato e Andrea La Monica ai flauti. La violinista Maddalena Medina si è poi esibita con un allegro moderato tratto dal concertino op. 11 di F. Kuchler. Il flauto di Cecilia Cimino ha dato vita alla Danza degli spiriti beati di C.W. Gluck, mentre Lorenzo Armanini con il suo violino ha proposto Singapore sunset di Keh Colledge. Anastasia Spada, al pianoforte, si è esibita con il Minuetto in re minore di Bach e Francesco di Luccio, al flauto, ha proposto il Largo dalla Sonata n. 7 op. 2 di B. Marcello. Subito dopo è stata la volta di un gruppo di clarinetti: Chiara Cinquepalmi, Stefano Comignani, Alessandro di Luccio, Giada Martinelli, Simone Pintus e Francesco Squizzati hanno suonato Our show di B. Lochs. A seguire, Furio Salvini al violino con il Minuetto di L. Boccherini, Alice Riccio, al flauto, con l’Adagio dalla Sonata n. 2 op. 2 di B. Marcello, Irene Calvario al pianoforte con il brano Scozzese di Beethoven, Emma Villa, al violino, con il Rondò dal Concertino op. 11 di F. Kuchler e il duo Ludovica Bartucci, al violino, e Lorenzo Di Luccio, al pianoforte, con River flows in you di Yruma. A questo punto della serata, si è esibito il primo ex allievo della sezione musicale Luca Sassu, al flauto, nell’Allegretto grazioso dall’op. 191 n. 2 di F. Carulli, accompagnato da Ferdinando Ruo alla chitarra. Sara Stochita, al violino, ha eseguito la Ninna nanna di Garminskij, e Lavinia Cannatella, sempre al violino, ha eseguito Barcarola di A. Curci. Il gruppo di flauti composto da Giacomo Costato, Francesco Di Luccio, Andrea Greta Marcellino Pellicciari, Emaan Tariq, Laura Vanoli e Matteo Vitali ha suonato la Chanson Ancienne di A. Rydin, mentre Ilaria Gavazzi ha eseguito l’Allegro dalla Sonata n. 2 op. 13 di N. Chedeville al flauto. Il duo Oscar Forte e Andrea La Monica, ai flauti, ha scelto l’Allegro dalla Sonata in mi minore di G. P. Teleman, e il gruppo di violino formato da Furio Salvini, Arianna Volpi, Edoardo Epifani, Eleonora Basilico, Francesco Teza e Sara Stochita, insieme con l’insegnante di violino Chiara Casiraghi, si è esibito nella Gavotta di F. Caroubel. Il gruppo di flauti,formato da Cecilia Cimino, Gaia Chiaramonte, Thomas Fornasieri, Ilaria Gavazzi e Alice Riccio ha proposto il Minuetto di A. Dittersdorf, mentre il gruppo di clarinetti formato da Sofia Abeni, Giulia Biondini, Lisa Cipriani, Sara Da Riva, Sara O’ Gorman e Marco Vitali ha eseguito Romanzo senza parole di T. Tavano. La prima parte dell’evento è stata chiusa dall’esibizione di ex allievi: i violinisti Tommaso Merico, Laura Guerriero e Chiara Villa hanno suonato, assieme Chiara Casiraghi, il Canone di Pachelbel, mentre i flautisti Filippo Stucchi, Chiara Betti, Silvia Vanoli e Ambra Vavassori hanno eseguito il Foxtrot di T. Hamori.
La seconda parte del concerto ha visto protagonista l’orchestra sinfonica della sezione musicale, formata dagli alunni di 2 e 3 D, e il coro, composto dagli alunni di 1 D. Diretti dall’insegnante di flauto Andrea La Monica, che ha curato le trascrizioni di tutti i brani, le tre classi hanno eseguito alcuni delle composizioni più belle dedicate al periodo natalizio, come Neve di Venturini, Hark! The herald angel sing di Mendelssohn e A new carol di B. Britten. Nella Pastorale, il movimento più famoso del Concerto Grosso fatto per la notte di Natale di A. Corelli, l’orchestra ha accompagnato solisti Chiara Casiraghi al violino, Alberto Gaetano al flauto, Edgardo Novelliere al clarinetto e Paolo Castagnone al pianoforte. Le note dello “Schiaccianoci… in circa tre minuti” di Caikovskij sono riuscite a trasportare gli spettatori nel magico mondo onirico. La chiusura del concerto è stata affidata a White Christmas di I. Belin, scelta per augurare buon Natale. Agli applausi fragorosi degli insegnanti presenti in teatro si sono aggiunti quelli virtuali degli spettatori della diretta streaming (centinaia le connessioni), che hanno indirizzato ai giovani musicisti numerosi post di incoraggiamento.
Fabrizio Salvini
SARONNO – All’Istituto Da Vinci il volontariato prende il posto della sospensione: accordo con il centro diurno disabili
Un’occasione per riflettere e crescere, al posto di una semplice punizione. È l’idea che ha preso forma all’Istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Saronno, dove il collegio docenti ha approvato un progetto innovativo: trasformare le sanzioni disciplinari in attività di volontariato, in particolare al centro diurno disabili cittadino di piazza Tricolore.
Un’iniziativa che punta a sviluppare le competenze civiche e sociali degli studenti, offrendo loro la possibilità di vivere un’esperienza concreta di responsabilità e cittadinanza attiva. A spiegare il senso dell’iniziativa è il dirigente scolastico Gabriele Musarò, che ricorda come lo Statuto degli Studenti e delle Studentesse preveda espressamente la possibilità di sostituire le sanzioni con attività utili per la comunità.
Il progetto ha ottenuto il voto unanime anche del consiglio di istituto, presieduto da Gaetano Zoccali, a conferma dell’ampio consenso che ha raccolto nella scuola.
“Le sanzioni – sottolinea Musarò – non devono essere punitive, ma occasioni per stimolare una riflessione consapevole nei ragazzi. Il nostro obiettivo è educare, non punire. Questo progetto va esattamente in questa direzione”.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla direzione del centro diurno disabili e a Natalia Merlino, che ha condiviso e sostenuto gli obiettivi educativi dell’iniziativa, aprendo le porte a una collaborazione preziosa per tutta la comunità scolastica.
(foto archivio)