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stefano morandin

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4 Maggio 2021

"Saronno è governata da un’oligarchia. Il termine deriva dal greco oligoi (pochi) e arché (governo): significa dunque governo di pochi. Sì, perché basta un breve ripasso alla lista di chi ha governato Saronno dal 1992 ad oggi per vedere che, tolto l’anno di commissariamento e i cinque anni di amministrazione Fagioli, al governo della città si è sempre avuto almeno una delle due teste dell’attuale amministrazione: Airoldi o Gilli".

Inizia così analisi del leghista Stefano Morandin dell'attuale situazione politica.
"Cominciamo. Dal 1992 al 1999 al governo della città sedeva Angelo Tettamanzi, candidato anche nel 2020 a supporto di quella che è diventata l’attuale maggioranza.
Nel 1999 inizia l’era Gilli, protratta per 10 anni. Dopo un anno di commissariamento, tra il 2009 e 2010, ecco iniziare la disgraziata gestione Pd con Luciano Porro: Augusto Airoldi era presidente del consiglio comunale. Dopo i cinque anni della giunta Fagioli, eccoli tornare entrambi alla carica, stavolta addirittura alleati, tutto pur di tenersi la città.

Qualcuno potrebbe domandarsi dove risieda il problema se sempre le stesse persone governano la città: finché lo fanno bene, che continuino, no?

Il punto è proprio questo: Saronno ha subito una netta involuzione a partire dall’inizio degli anni ’90, che queste persone non sono state in grado né di gestire né di arginare.

Un breve esempio: sentiamo la giunta riempirsi la bocca di recupero di palazzo Visconti. Sia ben chiaro che chi scrive non è affatto contrario, anzi, ma rendiamoci conto che si tratta di un’operazione difficilissima, per gli ingenti fondi necessari, aldilà della disponibilità di un comune. Non si sarebbe potuti intervenire prima? Se si fosse intervenuti in altre epoche, ad esempio a fine anni Novanta o nei primi anni Duemila, in altre condizioni economiche e con altre disponibilità per il comune, non si sarebbe già abbondantemente recuperato un palazzo storico, importante per l’identità della città, spendendo magari molto meno di quanto verrebbe a costare il recupero oggi.

Se la città è governata sempre dalle stesse facce, che hanno visto nascere alcuni dei problemi cronici che affliggono la nostra città e che oggi stanno arroccati a difesa delle cadreghe (cosa che fanno praticamente ininterrottamente dalla metà degli anni ‘90), come pensiamo che oggi, nel 2023, siano in grado di gestire quegli stessi problemi che non hanno mai risolto?

Anzi, se possibile la situazione è stata peggiorata dall’evidente spostamento a sinistra di questi figuri, di estrazione democristiana, che ha inquinato la nostra città con i soliti, astratti e strampalati, slogan progressisti. Una parte della soluzione ai problemi di Saronno, sarà la liberazione: ovvero il momento in cui questi dinosauri politici, residuati di un’altra epoca, decideranno finalmente di andare in pensione e dedicarsi ad altri hobby, per esempio il giardinaggio, lasciando libera la città di vedere facce nuove ad amministrarla.

03032023

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SARONNO - Oggi è Stefano Morandin, esponente cittadino della Lega, a rispondere alle domande della rubrica "Saronno e mondiali"..

1) Chi vincerà i mondiali secondo te?

Un pronostico secco è difficile. Ti dico Spagna che, delle grandi, è quella che fin ora ha giocato meglio.

2) Che squadra tifi, non essendoci l’Italia?

Non ho tifato nessuno in particolare. Ho seguito Argentina e Spagna, la prima perché ha due/tre giovani interessanti, la seconda per il gioco che esprime. Mi sono piaciuti molto anche Giappone e USA, due paesi che calcisticamente stanno crescendo tantissimo e dalla cui crescita anche l’Italia potrebbe trarre degli spunti.

3) Chi sarà il protagonista di questo mondiale?

Se vuoi una risposta scontata ti direi Messi e Ronaldo, all’ultimo giro di giostra. Se ne vuoi una un po’ più diplomatica, ti direi che la si troverà nella squadra campione. Onestamente il volto di questi mondiali vorrei che fossero i 6.500 operai morti e che vengono ricordati raramente, a differenza di altre “cause”.

Hanno già risposto alle domande Mauro Rotondi, Daniele Giulietti, Achille Alanga, Matteo Romanò, Lorenzo Puzziferri, Diego Marturano, Paolo Zerbi, Danilo Tricarico, Paolo Renoldi, Alberto Paleardi.


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SARONNO - "Saronno è una città ormai allo sbando. Questo il riassunto dell’ultima settimana: prima le dimissioni del terzo assessore nel giro di un anno, media di uno ogni quattro mesi. Poi uno stupro, non una notizia comune in città. Nel mezzo, l’assessore Casali si è esposto a pesanti e meritate critiche per l’ennesima, strampalata idea, con al centro una delle sue ossessioni: la bicicletta"

Inizia così la nota di Stefano Morandin, esponente cittadino della Lega, in cui fa il sunto di quanto accaduto negli ultimi 7 giorni.

"Per chiudere l’ennesima fantasmagorica della giunta, se così si può chiamare, guidata da Augusto Airoldi, primo colpevole di questo sfacelo, una bara è stata abbandonata per più di un giorno in un vialetto del cimitero comunale della Cascina Ferrara, senza che nessuno dal comune avesse il buon gusto di andare a controllare.

Cosa dirà il sindaco Augusto Airoldi a riguardo? Cosa pensa di fare per mettere un freno all’incuria di cui Saronno è vittima da che lui è entrato in carica? Dirà o farà qualcosa, oppure lui e i suoi sono troppo impegnati a litigare o a cercare di imporre la loro cultura radical chic alla cittadinanza? Ricordo al signor Sindaco e ai componenti della giunta, che non dirigono un circo, per cui i cittadini esigono e meritano risposte, che lui e i suoi assessori sono tenuti a dare. Saronno merita rispetto che Airoldi, giunta e sostenitori di questo disastro non le stanno riservando. Ma non ne arriveranno, non ci illudiamo, visto che questa giunta è ormai uscita allo scoperto, dimostrando tutta la sua incompetenza".


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SARONNO - "La storia del Criterium è già finita. È con viva soddisfazione che accogliamo la cancellazione della fallimentare competizione che il sindaco Airoldi e i suoi avevano estratto dal cilindro, la cui prima edizione aveva destato non poche polemiche e perplessità".

Inizia così la nota di Stefano Morandin, esponente della Lega Saronno in merito alla notizia della cancellazione della Criterium "per l'indizione delle elezioni".

"Quello che lascia abbastanza allibiti sono le motivazioni. Gli uomini del sindaco sostengono che sarebbe per le elezioni che la competizione sarebbe stata annullata. Strano, visto che il giorno stesso delle elezioni saranno ben due le manifestazioni che interesseranno le strade cittadine. La StraSaronno, competizione podistica, e il Trofeo giovanile Città dì Saronno, trofeo di ciclismo. Ci complimentiamo con le Associazioni per riuscire la dove anche la Giunta Airoldi ha fallito: loro sono in grado di garantire l’organizzazione di un evento persino il giorno delle elezioni!

Aldilà delle ironie, ci permettiamo di sollevare qualche legittimo dubbio sulla versione ufficiale: innanzitutto che problema creerebbe una manifestazione una settimana prima della giornata elettorale? Se il criterium avesse riscosso il così grande successo che l’amministrazione millantava, sarebbe stata un’occasione propagandistica: perché non sfruttarla? Appare evidente che l’amministrazione ha inventato l’ennesima scusa per evitare altra pessima pubblicità a soli 7 giorni dalle elezioni. Anche perché se il solo problema fossero state le elezioni, si sarebbe potuta spostare di due-tre settimane: non di un anno. Fortunatamente, annullare l’edizione 2022 di una competizione appena nata, probabilmente ne segnerà la scomparsa. Excusatio non petita accusatio manifesta, vien da dire: è evidente che siamo di fronte all’ennesimo volo pindarico di questa amministrazione, che costantemente pecca di trasparenza.

Per concluedere mi associo alla sintesi del capogruppo Raffaele Fagioli: “Avevano in programma un evento di forte valenza politica. Lo cancellano con una scusa inverosimile. E così restiamo senza coppa cobram e senza tre Valli. Fortuna che il Pedale Saronnese c'è: viva le associazioni sportive saronnesi”.

(foto archvio)


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SARONNO - "A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina diceva qualcuno. Sabato abbiamo assistito all’ennesimo schiaffo alla città di Saronno da parte dei soliti anarchici che, evidentemente, devono aver qualche santo in paradiso per godere di questa libertà d’azione.
Un sabato passato tra vandalismo, con danneggiamento di proprietà comunali e scritte sui muri. Il tutto nel costante, ossessivo silenzio del Sindaco Airoldi".

E' la nota di Stefano Morandin attivista Lega di Saronno in merito a quanto accaduto nel weekend è al successivo intervento del primo cittadino Augusto Airoldi.

"Il sindaco si è limitato a un post su Facebook: non esattamente una comunicazione ufficiale. Oltretutto poche righe in cui loda il bel corteo storico di domenica (e ci mancherebbe), attaccando poi le forze dell’ordine per non essere intervenute. Le stesse forze dell’ordine che aveva lodato quando si erano astenute dall’intervenire durante uno degli innumerevoli rave dei signori anarchici, con i cittadini che lamentavano il rumore fino al mattino. Soprattutto si è astenuto dal dire cosa intende fare lui, come primo cittadino fi Saronno: sporgerà denuncia per i beni comunali danneggiati? O lo ha già fatto?
Insomma il solito panegirico di slogan astratti.

Il primo cittadino Airoldi, che si era presentato facendo della trasparenza una bandiera, perdura nel mancare di comunicare con la cittadinanza, mentre la città è ostaggio di anarchici e degrado. Finché il sindaco continuerà con questa carenza di comunicazione, in una riedizione della vituperata giunta Porro, continueranno in città i sospetti di una contiguità tra questi anarchici e elementi della maggioranza di sinistra cittadina.

È forse per questo, ovvero per non scontentare qualcuno della sua fragile maggioranza, che non si esprime il sindaco?

Si rendano conto di che razza di maggioranza appoggiano anche tutte quelle persone che si definiscono di centro, a cominciare dall’ex sindaco Gilli, le quali si stanno rendendo corresponsabili dello sfacelo dell’amministrazione Airoldi, continuando a fargli da stampella.

(foto: i danni all'agenzia delle entrate)


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SARONNO - "Ogni giorno sempre peggio: a Saronno nessuno spazio per la cultura “popolare”". Inizia così la nota del leghista Stefano Morandin in merito alla notizia del rinvio di 24 ore della sfilata storica di Sant'Antonio per la concomitanza con il corteo anarchico contro la sorveglianza speciale.

"È di ieri la notizia che, per motivi di ordine pubblico, il corteo storico di Sant’Antonio, in occasione della festa dell’aia, dovrà essere spostato da sabato 9 a domenica 10 luglio. Quali sono i motivi di ordine pubblico? L’ennesimo corteo non autorizzato dei signori anarchici del Telos.

Ricapitoliamo: una manifestazione autorizzata, con corteo rievocativo per le vie della città, per tenerne vivi usi, costumi e tradizioni, deve essere spostata perché gli anarchici vogliono fare una manifestazione contro i provvedimenti comminati dalle autorità contro di loro. Già a questo punto ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli.

Ci piacerebbe molto sapere il pensiero del sindaco Airoldi e dei suoi assessori: non è forse il caso che intervengano, magari chiedendo alla questura di garantire la possibilità di svolgere in sicurezza una manifestazione culturale autorizzata. Oppure, essendo cultura popolare il Sindaco Airoldi e il suo assessore alla cultura non ne vogliono sentir parlare, preferendo la manifestazione anarchica, promossa da elementi contigui all’estrema sinistra saronnese, alleata di Airoldi?"


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È ciò che mi viene da pensare riguardo al Criterium tenutosi nella giornata di sabato e, per estensione, all’azione della sgangherata amministrazione Airoldi in materia sportiva, che si dimostra ancora una volta alquanto raffazzonata". Sono le parole di Stefano Morandin esponente della Lega Saronno che commenta la Criterium andata in scena sabato pomeriggio in città. "Ci hanno parlato di una competizione sicuramente bellissima fin dall’annuncio - per la verità avvenuto sottovoce - in occasione dell’unica riunione della commissione sport tenutasi ad oggi, in data 3 maggio - alla faccia della partecipazione - raccondandoci di una competizione spettacolare. Onestamente a vedere le immagini dei malcapitati atleti partecipanti, si è verificata povera. Innanzitutto scarsa affluenza di pubblico. Al netto della zona di arrivo, dove qualcuno presente c’era, le altre zone del percorso erano deserte: sembrava più una delle manifestazioni a porte chiuse cui la pandemia ci ha abituato. C’è da dire che anche il percorso non ha aiutato. Chi mastica un po’ di ciclismo, sa che lo spettacolo è figlio della lotta per il risultato, che spesso si ha in occasione di salite impegnative per lunghezza e pendenza, dove si assiste a scatti, attacchi e contrattacchi. Che spettacolo ci si può aspettare da un percorso totalmente pianeggiante? Percorso che, nel caso del criterium, è apparso veramente poca cosa: due rettilinei lunghi, intervallati da qualche curva. Tutto qua. Senza nemmeno poter regalare immagini da cartolina della nostra città: a che pro chiudere via Varese fino alla rotonda che incrocia via Volonterio, per non far passare la corsa di fronte al Santuario? Non sarebbe stato un bello spot per la città, il passaggio dei ciclisti di fronte a una della attrazioni artistiche della città? Fanno anche rumore l’assenza e il silenzio del presidente della commissione sport Lorenzo Puzziferri: lui che non perde mai occasione di incensare le disastrate iniziative sportive di questa amministrazione, dov’era? E dov’era tutta Obiettivo Saronno? Niente selfie questa volta? Ora, sarebbe il caso che questa disorganizzata, incompetente amministrazione per una volta dica come stanno le cose: pretendere di far passare quanto è stato visto sabato pomeriggio come un evento di rilevanza nazionale, è malafede. Innanzitutto la Federazione Ciclistica Italiana lo ha classificato come evento regionale. Passare da una competizione internazionale centenaria – la Tre Valli Varesine - a una regionale equivale a passare dalla serie A al torneo degli oratori cittadini, oltre che essere un discreto insulto all’intelligenza, nel momento in cui si cerca di mettere i due eventi sullo stesso piano. Forse Airoldi e i suoi devono scendere a patti col fatto che per organizzare un evento di richiamo nazionale e oltre ci vuole molto più Criterium". 18102021 [post_title] => Criterium, dal poco pubblico al percorso poco spettacolare, Morandin boccia "la scriteriata corsa regionale" [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => criterium-dal-poco-pubblico-al-percorso-poco-spettacolare-morandin-boccia-la-scriteriata-corsa-regionale [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-10-18 06:12:32 [post_modified_gmt] => 2021-10-18 04:12:32 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=264177 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 28 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 257151 [post_author] => 1 [post_date] => 2021-09-02 05:56:34 [post_date_gmt] => 2021-09-02 03:56:34 [post_content] => SARONNO - Un 24enne aggredito davanti alla stazione sempre sabato pomeriggio prima della rapina https://ilsaronno.it/2021/09/01/aggressione-prima-della-rapina-un-altro-epsiodio-avvenuto-in-stazione/ Bloccati in ascensore, salvati dai pompieri https://ilsaronno.it/2021/09/01/saronno-padre-e-figlio-nellascensore-bloccato-arrivano-i-pompieri/ San Francesco, ricostruzione della controfacciata e torna la prospettiva originale https://ilsaronno.it/2021/09/01/saronno-ricostruzione-sulla-controfacciata-di-san-francesco-per-valorizzarne-la-profondita/ Amianto al parco De Rocchi, Airoldi chiarisce https://ilsaronno.it/2021/09/01/parco-de-rocchi-airoldi-fa-il-punto-sullo-smaltimento-dellamianto-e-i-tempi-del-cantiere/ Le intercettazioni e nuove rivelazioni nel documentario di Sky sulle morti sospette https://ilsaronno.it/2021/09/01/amore-malato-sky-ricostruisce-lintera-vicenda-cazzaniga-con-documenti-inediti-e-rivelazioni/ Saronno, con 4 passi di pace, torna in piazza per le donne afghane https://ilsaronno.it/2021/09/01/saronno-torna-in-piazza-con-un-nastro-blu-per-non-lasciare-sole-le-donne-afghane/ Morandin bacchetta l'Amministrazione: "Vi siete dimenticati dello stadio" https://ilsaronno.it/2021/09/01/stadio-morandin-lega-bacchetta-lamministrazione-perche-non-si-e-intervenuti-prima/ Nuovo Mondoconvenienza a Rescaldina, apre oggi https://ilsaronno.it/2021/09/01/domani-apre-mondo-convenienza-a-rescaldina-con-un-omaggio-a-milano-e-soluzioni-tecnologiche-davanguardia/ [post_title] => Ieri su ilSaronno: aggressione in stazione, padre e figlio bloccati in ascensore, Airoldi fa il punto sull'amiato al parco [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => ieri-su-ilsaronno-aggressione-in-stazione-padre-e-figlio-bloccati-in-ascensore-airoldi-fa-il-punto-sullamiato-al-parco [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-09-01 20:17:57 [post_modified_gmt] => 2021-09-01 18:17:57 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=257151 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 257075 [post_author] => 1 [post_date] => 2021-09-01 05:58:30 [post_date_gmt] => 2021-09-01 03:58:30 [post_content] => SARONNO - "L’armata Brancaleone Airoldi ne ha combinata un’altra. Con un certo sconcerto si apprende che lo stadio comunale “Colombo-Gianetti” sarà nuovamente inagibile per un mese, proprio a ridosso di quella che si spera essere la stagione del ritorno alla normalità per il calcio minore, e non solo". Sono le parole di Stefano Morandin esponente della Lega Saronno che punta il dito contro l'esilio cesatese dell'Fbc Saronno per permettere il rifacimento del campo "È difficile tenere a bada il sarcasmo e la voglia di irridere questa amministrazione, visto che pare non riescano proprio a evitare di fare figuracce. Eppure, in questo caso, c’erano tutti gli elementi per evitare un nuovo buco nell’acqua. Innanzitutto, visto che lo stadio era di fatto chiuso da ottobre dello scorso anno, ossia da quando Airoldi e i suoi sono entrati in carica, sarebbe stato opportuno fare un bel sopralluogo almeno ai primi di giugno. Soprattutto visto che si sapeva per certo che l’Fbc aveva intenzione di iscriversi alla nuova stagione. Se si aggiunge il fatto che gli interventi segnalati si sarebbero dovuti calendarizzare comunque, in particolare quelli che interessano il campo di gioco in previsione dell’imminente stagione calcistica, il quadro si fa ancora più desolante. Ai tempi d’oro dell’Fbc Saronno, la sinergia tra il comune e la società faceva in modo che gli interventi di risemina del campo venissero svolti immediatamente al termine della stagione. In tal modo il manto erboso dello stadio sarebbe stato pronto per ogni evenienza: in tal modo, ad esempio fu possibile ospitare il Milan di Capello neo campione d’Europa nell’estate del 94/95, o un triangolare con Genoa e Varese nell’estate successiva. Altri tempi. A tal riguardo, sin dai primi di maggio, era stato chiesto all’assessore preposto, Gabriele Musarò, lo stato degli impianti: la risposta evasiva, un misto di illazioni su una presunta e generica inagibilità e uno scaricabarile di rito verso altri assessorati, ci aveva già lasciato perplessi. Forse sarebbe stato meglio da parte dell’assessore cogliere il suggerimento, prendere l’iniziativa e procedere in prima persona ad un sopralluogo per verificare la condizione dell’impianto. Così non è stato. E oggi ne vediamo i risultati. Forse il sindaco Airoldi dovrebbe tirare le orecchie ai suoi assessori, convincendoli a comunicare e collaborare più attivamente e litigare di meno tra loro, visto che anche l’assessore Ciceroni non è esente da colpe: nella sua lista figura il presidente della commissione sport, che è anche parte della rosa della prima squadra dell’Fbc Saronno! Era così difficile per la ”star dei social” staccarsi per qualche minuto dallo smartphone e consultare il suo consigliere comunale, nonché presidente di commissione, per tastare il terreno e capire se ci fossero criticità con la società di cui fa parte? Lo stesso presidente Puzziferri, prima di fare comunicati al miele, forse avrebbe potuto preoccuparsi delle condizioni del campo sul quale lui stesso giocherà questa stagione. Come già suggerito in altre occasioni, “meno citazioni di De Gregori, più concretezza!”: perché ogni volta che questa amministrazione non trova la pappa pronta da chi l’ha preceduta, inevitabilmente, sbaglia. Di cosa avevano bisogno (oltre al buon senso) i due assessori e il sindaco, per immaginare che dopo un anno e mezzo di inutilizzo lo stadio cittadino avrebbe necessitato di lavori di manutenzione ordinaria? Magari di una segnalazione sulla loro tanto amata app Municipium?! Vorrei anche far notare a chi in città si indigna per i soldi che ora dovranno essere spesi dal Comune e non dall’FBC, che finché lo stadio sarà di proprietà comunale, è giusto che sia l’amministrazione cittadina a prendersi la responsabilità della manutenzione dell’impianto. Non è corretto che una società, che già paga l’affitto del campo, debba anche sobbarcarsi le spese di manutenzione dello stesso. In primo luogo, perché non è l’unica società ad utilizzarlo. In secondo luogo, perché non mi pare il caso di drenare ulteriori risorse dalle società cittadine, già provate da due anni persi per la pandemia. Airoldi e i suoi hanno ereditato uno stadio a norma, ristrutturato dalla precedente amministrazione per quel che riguarda la tribuna principale e la pista di atletica. Bisogna augurarsi che questa nuova giunta comunale abbia le capacità necessarie per evitare di lasciare a chi la seguirà un impianto ammalorato, da salvare nuovamente. [post_title] => Stadio, Morandin (Lega) bacchetta l'Amministrazione: "Perchè non si è intervenuti prima?" 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Bike Italia day è una manifestazione a carattere nazionale indetta da BikeItalia, che si svolge in contemporanea in numerose città italiane. L'adesione di Saronno si deve esclusivamente all'iniziativa di alcuni privati cittadini con l'appoggio e il sostegno di Fiab Saronno Ciclocittà e Ambiente Saronno Odv. L' Amministrazione Comunale di Saronno non ha avuto alcun ruolo nell'organizzare la manifestazione ed ha invece, su richiesta degli organizzatori, concesso il patrocinio a titolo non oneroso. L' affermazione del Stefano Morandin, secondo cui l'Amministrazione Comunale avrebbe "assegnato" a Fiab l'organizzazione della manifestazione, è non vera e priva di qualsiasi fondamento. Certi di aver chiarito i dubbi espressi da Stefano Morandin, lo invitiamo ad unirsi a noi nella festosa pedalata del Bike Italia day. 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"Non basta la Coppa Cobram che si terrà in ottobre. Hanno anche organizzato la sgambata in previsione della splendida (si fa per dire) competizione, solo 10 chilometri e non 20 a differenza di quanto imposto dal direttore totale, Dott.Ing. Gran Mascalzon. di Gran Croc. Visconte Cobram, ai poveri dipendenti della megaditta. I nostri si sono limitati ad affidarsi alla solita Fiab, che ormai è, a quanto pare, un ente che sostituisce le strutture comunali per ciò che riguarda l’organizzazione di eventi in città. Obbligheranno gli impiegati comunali a presenziare alle sgambate? Non mi si fraintenda però: non sono assolutamente contrario alla promozione di uno tipo di mobilità sano ed ecologico (ovviamente ove possibile) quale può essere l’utilizzo della bicicletta, incentivo anche a uno stile di vita sano. Vorrei invece far notare l’ipocrisia che ammanta questa amministrazione. Cominciamo col dire che è quantomeno fuori luogo che un’amministrazione assegni progetti, retribuiti o meno, a un’associazione vicina a uno degli assessori. Per buon senso innanzitutto, onde evitare dubbi che lo stesso assessore ha dovuto dissipare. In secondo luogo per l’assenza di trasparenza: su che base è stata scelta proprio quella associazione? Ha risposto a un bando, con specificate delle caratteristiche? C’è stata una valutazione pubblica, delle spiegazioni date alla cittadinanza? Pongo domande ma so che non avrò mai risposte. Dato il carattere totalmente autoreferenziale dell’amministrazione Airoldi: accusavano l’amministrazione Fagioli di non comunicare coi cittadini, di non dare risposte e chiudersi dentro i palazzi. Pare invece che siano proprio loro a non dare mai risposte, a trattare i saronnesi da sudditi. A proposito di ipocrisia vorrei anche far un gioco: provate a immaginare se non fosse stata l’amministrazione Airoldi, ma quella Fagioli ad assegnare una qualsiasi iniziativa, ripeto remunerata o meno non è il punto, a un’associazione amica, magari di cui fa parte uno degli assessori. Apriti cielo: si sarebbe arrivati a invocare l’intervento della magistratura, poi del Presidente della Repubblica e, infine, del Papa. So che verrò accusato di rosicamento, ma mi tocca deludere i leoni da tastiera caricati a slogan: è fin troppo divertente constatare quanto spesso l’amministrazione Airoldi si contraddica, scadendo nell’ipocrisia e nel totale immobilismo nell’azione sulla città. Sostengono che vogliono coinvolgere la cittadinanza e le associazioni locali nella gestione della città. Hanno dimenticato di esplicitare una postilla: le associazioni, per essere coinvolte, devono essere della loro stessa parte politica. Ecco spiegato perché la pedalata del 2 giugno, sgambata in previsione della coppa Cobram, la organizza l’associazione vicina all’assessore Casali. E, probabilmente, ecco spiegato il motivo di andare fino a Modena a cercare un’associazione che organizzi il più improbabile dei trofei sportivi di paese. Su un solo tema, sono ben due gli schiaffi rifilati alla storica realtà saronnese che si occupa di ciclismo. Dato che ho già sollevato il tema, senza, come sempre, ottenere risposta, penso proprio che la nostra ineffabile amministrazione si sia ben guardata anche solo dall’interpellarli. Mi domando solo quante altre volte associazioni locali verranno sorpassate nelle scelte di questa curiosa amministrazione perché il loro colore politico non è ritenuto quello corretto (anche se assente) da Airoldi & co. dato che l’unico motore che spinge questa amministrazione è mettere un cappello, colorare politicamente, qualsivoglia evento verrà organizzato in città. Vorrei chiudere con un piccolo avviso ai naviganti. Se proseguono a copiare le opere di Paolo Villaggio per gestire la città, rischiano che gli eredi facciano causa per plagio. Già perché oltre alla coppa Cobram in città avremo anche l’immancabile proiezione di un film muto. Durante gli Europei di calcio. Fortunatamente non durante una partita dell’Italia: mi immagino già i mormorii in sottofondo al film, con voci incontrollate di un Italia sopra venti a zero, con gol del portiere di testa su calcio d’angolo. E il sindaco Airoldi, in versione megadirettore clamoroso, compiaciuto in prima fila per la partecipazione dei cittadini. Chissà cosa avrebbe detto l’eterno Fantozzi a proposito di questa amministrazione. 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L’amministrazione Airoldi aveva promesso, al posto della Tre Valli, una manifestazione che avrebbe giovato allo sport locale e a Saronno in genere: invece a chi si sono rivolti, i nostri, per l’organizzazione della nuova manifestazione? Stando alle loro parole, logica vorrebbe al Pedale Saronnese, storica realtà del nostro comune. Invece no. Sono andati fino a Modena a cercare qualcuno che potesse organizzare la manifestazione. A questo punto però sorgono una serie di legittime domande. Innanzitutto mi piacerebbe che il Sindaco Airoldi, mettendo da parte gli slogan, visto che le elezioni sono finite da tempo, ci motivasse questa scelta. Vogliono farci credere che le competenze, in città, erano così insufficienti da rendere impossibile il coinvolgimento delle realtà cittadine nella realizzazione dell’evento? Sarebbe stato meglio, perché avrebbe portato l’acquisizione di competenze che avrebbero portato un domani le realtà locali ad essere autonome, nell’organizzazione di eventi. Soprattutto non era proprio disponibile nessuno delle nostre zone che fosse in grado di dare supporto al Comune di Saronno e alla locale squadra di ciclismo nella creazione da zero di questo nuovo evento? Mi sembra alquanto irreale. Si doveva andare a cercare fino a Modena? A pensar male si fa peccato, ma è quasi legittimo sospettare che sono andati a cercare in una città politicamente “amica”. Sarò malpensante io, ma il silenzio dell’amministrazione è sospetto, soprattutto alla luce dei fiumi di comunicati e dirette Facebook che ci propinano su ogni cosa. Su questa competizione, silenzio più completo. Anzi, in occasione della commissione sport, stando all’assessore preposto, non c’era nulla di certo, le trattative erano ancora in corso. Di certo l’amministratore Musarò ha riferito in commissione che il contratto non era stato firmato. Eppure il 26 aprile, una settimana prima della commissione, la nuova manifestazione era già stata inserita nel calendario degli eventi previsti a Saronno nel 2021. Basta vedere sull’albo pretorio, pubblicata il 27 aprile, c’è la delibera n.53 del 26.04. Ora quindi siamo in presenza di una competizione già fissata su cui la trasparenza dell’amministrazione Airoldi è zero. Sarebbe ora che il Sindaco dia delle risposte chiare in merito: perché su questa competizione c’è il silenzio più totale? Cosa non vuole dire? Come sempre siamo in presenza di un’amministrazione che predica bene, con slogan altisonanti a favore del territorio, salvo poi rimangiarsi tutto nel momento di agire. Quelle rare volte che agisce. Speriamo di non scoprire ulteriori altarini riguardo questa competizione. Sarebbe anche positivo ricevere anche delle risposte sul perché non hanno ritenuto opportuno informarci sulla società selezionata per l’organizzazione della nuova competizione. E sul perché in commissione l’assessore ha letteralmente sviato il discorso, non informandoci nonostante la domanda posta direttamente. Sui costi, poi, torneremo quando l’amministrazione sarà così magnanima di farceli conoscere. Chiedo però al Sindaco Airoldi una cortesia: la smetta con gli stucchevoli slogan sulla partecipazione, perché oramai sappiamo che a questa amministrazione non interessa non solo la partecipazione dell’opposizione, ma nemmeno delle realtà del territorio, soprattutto se potrebbe portare a obiezioni scomode a livello propagandistico. Continueremo a vigilare sulla edizione saronnese della Coppa Cobram nelle prossime settimane. Perché il sospetto è che gli altarini non siano finiti. (un'immagine della Tre Valli) [post_title] => Tre Valli sostituita, Morandin: "L'evento è già in calendario, come mai l'Amministrazione non ne parla?" 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A leggere queste parole mi sovviene l’espressione che Renzo rivolge a Don Abbondio, nei Promessi Sposi del Manzoni: “Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?” Già perché dopo parole così importanti, è tornato alla sua occupazione principale: fare un gran cinema. Dato che mi occupo di sport, e non della settima arte, mi sarei però aspettato una risposta in tema. Accusa l’amministrazione Fagioli di essere stata la peggiore in 70 anni a Saronno. Giudizio che mi pare forte, esagerato anche, forse mosso da rancori personali. Perché stando in tema di sport definire quella Fagioli la peggiore negli ultimi 70 anni mi pare alquanto sconclusionato come giudizio. Partiamo dalla situazione ereditata dalla precedente giunta, quella Porro, a guida Pd. Definirla tragica è un eufemismo. Quanti ricordano il piagnisteo dell’ex sindaco su Rai 3, in un tg regionale, per lo stato delle tribune e della pista? Se lo stadio cittadino era così ridotto a mal partito era responsabilità di un susseguirsi di gestioni lassiste in merito, che partono da quel Gilli, fortemente sostenuto dal buon Silighini. Chi ha trovato i fondi e ha provveduto a rimettere in condizioni di agibilità la tribuna principale, gli spogliatoi e la pista? La giunta Fagioli. Cosa che sarebbe il caso ricordasse anche l’attuale assessore allo sport, Musarò, che durante la commissione sport di lunedì sera ha menzionato presunti impianti non a norma e non in sicurezza in città, salvo poi non essere minimamente in grado di spiegare quali fossero. Vada a ripassare quanto fatto nei 5 anni precedenti: oltre allo stadio, altri impianti sono stati oggetto di interventi di messa a norma. Questi interventi hanno riguardato palestre delle scuole, pala Dozio e Pala Exbo, con inaugurazione di una pista di pattinaggio su ghiaccio coperta. Si aggiunga l’acquisizione di uno spazio per permettere l’ampliamento del campo da softball, casa delle vicecampionesse d’Italia, che a breve ospiterà gli Europei, con l’idea di farne anche un centro federale. Così si lavora per promuovere seriamente lo sport in una città, portando le nazionali, le federazioni e le competizioni internazionali. Non con gli slogan. Anche gli ultimi interventi destinati alla piscina locale, sono stati previsti e messi a bilancio dalla precedente amministrazione. Sarebbe interessante avere una risposta dall’assessore allo sport, oltre allo scaricabarile, verso altri assessorati, e al limitarsi a dire che il suo compito è promuovere lo sport. Come pensa di fare se non si interessa nemmeno dello stato delle strutture? Se ho già parlato del softball, molto è stato fatto anche per il sostegno del resto dello sport locale. Si è provato a sostenere l’atletica, organizzando suggestive gare di salto con l’asta in Piazza Libertà, il running, con il Running Day, e il ciclismo, con la tanto vituperata Tre Valli Varesine. Si è anche cercato di dar modo di tenersi in forma a quelle persone che non sono iscritte a nessuna delle associazioni sportive cittadine, con la realizzazione del percorso sportivo nel quartiere Aquilone. Per rispondere all’accusa di aver tralasciato il marketing territoriale, chiedo all’ex esponente di Forza Italia, cosa si sarebbe dovuto fare di più, in campo sportivo, per cercare di lanciare l’immagine di Saronno, oltre a cercare di metterla sulla mappa del ciclismo internazionale? Colgo anche l’occasione per rispondere al presidente della commissione sport. Capisco che nell’idealismo dei 20 anni ci si getti di slancio nel tentare di cambiare il mondo, ma vorrei fargli notare che il mio precedente comunicato non era motivato da una semplice avversione per la cancellazione della partenza da Saronno della Tre Valli. È normale a vent’anni chiudersi in giudizi di buono e cattivo, secondo rigide categorie kantiane. Le citazioni di De Gregori magari ispireranno tenerezza nei lettori dei comunicati, ma mi sento di chiedere però di andare un po’ oltre, di essere concreti, realisti e valutare le obiezioni mosse alla corsa con un minimo di lungimiranza. Ora ricopre un ruolo istituzionale e deve pensare al bene della città. Cosa che mi pare non abbia ben chiara, date le sue parole: “non basta solamente un evento ciclistico per rendere Saronno un fiore all’occhiello sportivo”. Vero è che non basta un singolo evento sportivo a fare di Saronno un punto di riferimento sportivo, ma l’evento a cui si riferisce poteva essere un trampolino e con il tempo un fiore all’occhiello per la città, quando questa fosse diventata un punto di riferimento sulla mappa dello sport italiano. Questa affermazione, deludente per quanto mi riguarda, è sintomatica di una mentalità chiusa, che guarda solo a Saronno, dimenticandone il comprensorio, dimenticandone la posizione strategica, sarebbe fuori luogo in una frazione, figuriamoci in una città. Soprattutto vorrei porre al presidente di commissione una domanda: come posso farmi piacere, per seguire il suo ragionamento, una manifestazione che da quanto ci è dato sapere non è nemmeno sulla carta, visto che non c’è neanche un contratto? Della Tre Valli si sa abbastanza, visto che si parla di una gara che quest’anno vedrà la sua centesima edizione, con un albo d’oro di altissimo livello. A tal proposito mi preoccupa vivamente l’assenza di trasparenza riguardo questa nuova iniziativa, visto che l’assessore non ha nemmeno avuto la cortesia di dare precise informazioni in merito a questa “bellissima” manifestazione. Quale sarebbe il motivo di tanta segretezza? Perché non coinvolgere la commissione sport, visto che l’amministrazione ha sbandierato (e sbandiera) la partecipazione come suo punto fondamentale? Sarebbe opportuno informare la cittadinanza su chi sia l’associazione o l’ente con cui il comune sia in trattativa e sugli eventuali costi, su cui sarà opportuno, nelle prossime settimane, vigilare. Mentalità ristretta che si è riscontrata anche nelle dichiarazioni, nella serata di martedì, del consigliere Cristiana Dho, e che sembrano caratterizzare una certa lista civica. Stando alle suddette dichiarazioni, consiglio ai saronnesi di scordarsi per un po’ manifestazioni importanti che chiudano il centro cittadino, perché causano traffico e occupano i parcheggi. Questa mentalità non farà certo bene alla città, rischiando di trasformarla in un dormitorio. Strada che per altro l’amministrazione Airoldi sembra voler intraprendere, vista l’ossessione per l’avvicinamento alla Città Metropolitana di Milano, cosa che priverebbe Saronno della sua indipendenza, rischiando di allontanarla dall’essere punto di riferimento per i comuni limitrofi. Tornando alle affermazioni di Silighini Garagnani, se il quadro tratteggiato fa dell’amministrazione Fagioli la peggiore amministrazione saronnese negli ultimi 70 anni, ci dica lui cosa sarebbe il caso di fare. Tralasciando il suo cinema, mi sembra che l’azione dell’attuale amministrazione profili all’orizzonte un fiasco totale, con il rischio di vedere Saronno degradata a quartiere periferico di Milano e nulla più. Nel caso spero che Silighini abbia, alla fine di questa amministrazione, l’onestà intellettuale di rivedere il suo giudizio. 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Si concretizza così un lungo lavoro della sinistra, fatto di ironie, atto a sminuire l’importanza di avere la partenza di un evento sportivo internazionale dalla nostra città. Perché, nonostante le risatine tipiche di una certa sinistra da salotto buono, è un dato di fatto che la Tre Valli, oltre a fungere da avvicinamento al Giro di Lombardia (uno dei massimi eventi del ciclismo mondiale), sia anche una delle prime uscite ufficiali del Campione del Mondo neo incoronato. E con un albo d’oro di tutto rispetto: da Bartali a Magni, da Coppi a Merckx, fino a Nibali e Primož Roglič. Altro che corsa sconosciuta, come detto in città da certi tromboni. Forse alcuni si sono dimenticati il sindaco Alessandro Fagioli posare accanto ad Alejandro Valverde, campione del mondo 2018, sul cui palmares non è nemmeno il caso di discutere, e Matteo Trentin, campione europeo 2018, o con Mads Pedersen, campione del mondo 2019. Oppure ci si dimentica il numero considerevole di campioni, vincitori di grandi giri, ex campioni del mondo, vincitori di classiche: alla faccia dell’evento “minore”. Che, sostiene la sinistra cittadina, non avrebbe portato abbastanza alla città. Facciamo un rapido riassunto di ciò che comporta un evento sportivo internazionale in una città. Le squadre partecipanti risiedono in città: otto corridori per squadra, più tutto lo staff. Questo porta introiti agli hotel e alle attività cittadine. Si aggiungano gli appassionati che, il giorno della gara, affollano Piazza della Libertà, magari consumando nei locali cittadini, e parcheggiando a Saronno, portano introiti a Saronno Servizi. Oltre al fatto che giornalisti, internazionali, parlano della corsa che parte dalla nostra città. Lo stesso consigliere Rotondi del Pd, durante la commissione sport di ieri sera, ha ammesso che è stata un’ottima occasione per i commercianti locali. Nella stessa commissione, sono notate lamentele, che paiono più un tentativo di arrampicarsi sui vetri, per l’assenza dei parcheggi per una mattinata, in un giorno feriale. L’assenza di parcheggi, per poche ore, è sicuramente un piccolo disagio momentaneo, ma conferma l’interesse che questa competizione attrae. Sempre per smentire la teoria che la Tre Valli non ha portato nulla a Saronno. Cosa si poteva chiedere di più a una competizione internazionale, che impegna la città per una mattina? Avrebbero forse preteso un costante e oceanico afflusso di appassionati di ciclismo ogni giorno dell’anno, per essere soddisfatti?! Saronno è alla confluenza di 4 provincie: sfruttando la risonanza della Tre Valli, si sarebbe potuto, con il tempo, rendere Saronno un punto di riferimento sportivo per l’alta provincia di Milano, la bassa provincia di Varese e la bassa provincia di Como. Per questo obbiettivo sarebbe stato necessario avere una progettualità, presente nella precedente amministrazione. L’assessore Musarò ha fatto riferimento, in sostituzione alla Tre Valli, a una manifestazione, una settimana della sostenibilità, non meglio identificata, sempre incentrata sulla bicicletta. Vorrei ricordare a lor signori che la lamentela costante dal 2016 è stata che la Tre Valli costava troppo, senza portare benefici. Ora, nella migliore tradizione di questa amministrazione, non abbiamo avuto una benché minima idea dei costi che l’organizzazione di questo evento dovrebbero comportare. Non ha fatto nemmeno riferimento a quale sarebbe l’ente con cui il comune stia trattando: che siano associazioni già note in città? Solo il tempo ci darà la risposta. Aggiungiamo che, come sempre, l’attuale amministrazione dimostra un po’ di confusione: i suoi sostenitori lamentano che la Tre Valli avrebbe significato un consistente problema per i commercianti, visto che si bloccava per una mattinata il centro cittadino. Quindi quando sarebbe il momento culminante della nuova manifestazione? Il sabato pomeriggio, momento in cui, di norma, il centro cittadino vive delle passeggiate non solo dei saronnesi ma anche di chi viene dai paesi del circondario. Ultima, risibile, obiezione mossa contro la Tre Valli: non si svolgeva solo a Saronno, ma partiva da Saronno per arrivare a Varese. Mi pare veramente superfluo soffermarsi su questo punto, che pare un’obiezione estremamente infantile. A questo punto, mi domando perché Milano non rinunci alla partenza della Milano-Sanremo. Un’ultima domanda: quale sarebbe l’inquinamento dato dallo sport, visto che si sente la necessità di una settimana su sport e sostenibilità? Gli anni di risatine e di lamentele hanno quindi sortito l’effetto voluto: Airoldi e la sua giunta hanno mantenuto la promessa elettorale, ma a quale prezzo per la città, che si vede togliere una competizione conosciuta, internazionale, praticamente una certezza. Nella commissione sport si è parlato di immagine e di marketing, di rendere Saronno città meno provinciale, soprattutto da parte di sostenitori e consiglieri della maggioranza: ecco vorrei far notare che predicano bene e razzolano malissimo in questo caso. Perché se della Tre Valli si parla sui media nazionali e internazionali (Eurosport), chi mai parlerà della futura manifestazione sostenibile? (foto: un momento della partenza della Tre Valli a Saronno) [post_title] => Tre Valli, Moradin (Lega): "Si predica bene si razzola male. Vedremo costi, impatto e visibilità della "nuova manifestazione" [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => tre-valli-moradin-lega-si-predica-bene-si-razzola-male-vedremo-costi-impatto-e-visibilita-della-nuova-manifestazione [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-05-04 05:44:02 [post_modified_gmt] => 2021-05-04 03:44:02 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=243320 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 30 [filter] => raw ) ) [post_count] => 15 [current_post] => -1 [before_loop] => 1 [in_the_loop] => [post] => WP_Post Object ( [ID] => 330688 [post_author] => 1 [post_date] => 2023-03-05 05:40:00 [post_date_gmt] => 2023-03-05 04:40:00 [post_content] =>

"Saronno è governata da un’oligarchia. Il termine deriva dal greco oligoi (pochi) e arché (governo): significa dunque governo di pochi. Sì, perché basta un breve ripasso alla lista di chi ha governato Saronno dal 1992 ad oggi per vedere che, tolto l’anno di commissariamento e i cinque anni di amministrazione Fagioli, al governo della città si è sempre avuto almeno una delle due teste dell’attuale amministrazione: Airoldi o Gilli".

Inizia così analisi del leghista Stefano Morandin dell'attuale situazione politica.
"Cominciamo. Dal 1992 al 1999 al governo della città sedeva Angelo Tettamanzi, candidato anche nel 2020 a supporto di quella che è diventata l’attuale maggioranza.
Nel 1999 inizia l’era Gilli, protratta per 10 anni. Dopo un anno di commissariamento, tra il 2009 e 2010, ecco iniziare la disgraziata gestione Pd con Luciano Porro: Augusto Airoldi era presidente del consiglio comunale. Dopo i cinque anni della giunta Fagioli, eccoli tornare entrambi alla carica, stavolta addirittura alleati, tutto pur di tenersi la città.

Qualcuno potrebbe domandarsi dove risieda il problema se sempre le stesse persone governano la città: finché lo fanno bene, che continuino, no?

Il punto è proprio questo: Saronno ha subito una netta involuzione a partire dall’inizio degli anni ’90, che queste persone non sono state in grado né di gestire né di arginare.

Un breve esempio: sentiamo la giunta riempirsi la bocca di recupero di palazzo Visconti. Sia ben chiaro che chi scrive non è affatto contrario, anzi, ma rendiamoci conto che si tratta di un’operazione difficilissima, per gli ingenti fondi necessari, aldilà della disponibilità di un comune. Non si sarebbe potuti intervenire prima? Se si fosse intervenuti in altre epoche, ad esempio a fine anni Novanta o nei primi anni Duemila, in altre condizioni economiche e con altre disponibilità per il comune, non si sarebbe già abbondantemente recuperato un palazzo storico, importante per l’identità della città, spendendo magari molto meno di quanto verrebbe a costare il recupero oggi.

Se la città è governata sempre dalle stesse facce, che hanno visto nascere alcuni dei problemi cronici che affliggono la nostra città e che oggi stanno arroccati a difesa delle cadreghe (cosa che fanno praticamente ininterrottamente dalla metà degli anni ‘90), come pensiamo che oggi, nel 2023, siano in grado di gestire quegli stessi problemi che non hanno mai risolto?

Anzi, se possibile la situazione è stata peggiorata dall’evidente spostamento a sinistra di questi figuri, di estrazione democristiana, che ha inquinato la nostra città con i soliti, astratti e strampalati, slogan progressisti. Una parte della soluzione ai problemi di Saronno, sarà la liberazione: ovvero il momento in cui questi dinosauri politici, residuati di un’altra epoca, decideranno finalmente di andare in pensione e dedicarsi ad altri hobby, per esempio il giardinaggio, lasciando libera la città di vedere facce nuove ad amministrarla.

03032023

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