Mozione Palestina, Airoldi inchioda la maggioranza: “L’unanimità era più importante delle vostre miserie politiche. Siete responsabili”
SARONNO – In una sala consiliare con i banchi dell’opposizione lasciati vuoti e un pubblico composto da cittadini attivisti della mobilitazione degli ultimi giorni, è risuonato forte lo “j’accuse” dell’ex sindaco e capogruppo di Saronno Civica, Augusto Airoldi che ha puntato il dito contro la scelta politica della maggioranza di “rinunciare alla possibilità di approvare all’unanimità la mozione sul riconoscimento dello stato di Palestina per non emendare il proprio testo”.
Con un intervento conciso ma folgorante, Airoldi – unico esponente dell’opposizione rimasto in sala Vanelli – ha accusato la maggioranza formata da Pd, Tu@Saronno e Insieme per Crescere di aver “rinunciato” alla possibilità di approvare una mozione all’unanimità per “miserie politiche”.
L’intervento è arrivato dopo un lungo dibattito, aperto con la richiesta di Forza Italia con Lorenzo Azzi di sospendere e rinviare la mozione alla luce degli ultimi sviluppi a partire dalla liberazione degli ostaggi. Una richiesta sostenuta da Fratelli d’Italia ma rigettata dalla maggioranza. Si è quindi aperto il dibattito sugli emendamenti, anche se già durante la presentazione della mozione – firmata da Pd, Tu@Saronno e Insieme per Crescere – la consigliera Nourhan Moustafa aveva anticipato l’indisponibilità ad accettare modifiche.
Dopo il respingimento dell’emendamento di Forza Italia e di quello proposto da Airoldi (che aveva ottenuto il voto favorevole di Insieme per Crescere con il consigliere Sabatti), è iniziata l’uscita dall’aula dei consiglieri.
Già vuoto il posto di Novella Ciceroni, capogruppo di Obiettivo Saronno, che ha lasciato l’assemblea a inizio seduta, ribadendo come la lista civica voglia limitarsi ai temi cittadini per cui è nata.
Successivamente hanno abbandonato l’aula anche Gianpietro Guaglianone e Marina Ceriani di Fratelli d’Italia, motivando la decisione con parole forti: “Ci avete triturato non dico cosa con la partecipazione, la collaborazione, la trasparenza. Ci avete mandato il testo della mozione per avere condivisione e unanimità adesso respingete tutto a prescindere? Che senso ha? Che collaborazione è? Ma cosa ce la chiedete a fare?”. Uno sdegno che ha portato il capogruppo di FdI a ritirare il proprio emendamento senza nemmeno discuterlo, abbandonando la sala.
Poco dopo è uscito anche il consigliere Luca Amadio, altrettanto critico per la mancanza di condivisione. Parole forti anche da Lorenzo Azzi, che ha concluso con: “Questa porcata ve la votate voi”, mentre Forza Italia lasciava la sala con Rienzo Azzi e Agostino De Marco, in forte polemica.
Tanti gli interventi della maggioranza per spiegare la scelta di non emendare di non entrare nello specifico pur condannando violenza e terrorismo, tante le critiche all’uscita dall’aula delle opposizione. Particolarmente incisivo il consigliere Roberto Spreafico (Pd) che ha parlato di battaglie che è giusto combattere anche a Saronno rimarcando però senso e scopo profondo di una mozione “che non ha senso e necessità di essere emendata”
Ma la presa di posizione più incisiva – forse perché accompagnata da un tono pacato e dalla scelta di restare in aula e votare la mozione – è arrivata proprio da Airoldi già protagonista del dibattito con un emendamento preciso e brillante e con qualche intervento, forse un po’ paternalista, ma che ha colpito nel vivo i consiglieri di maggioranza.
“Io non condivido che abbandonare l’aula diventi un’abitudine, sia chiaro: al massimo può essere un’eccezione. Ma dagli interventi fatti da tutti i consiglieri che hanno abbandonato l’aula – andateveli a risentire – è chiaro che questa mozione sarebbe passata all’unanimità se aveste accettato gli emendamenti.”
Il motivo del rifiuto è ciò che ha scatenato l’amarezza autentica dell’ex sindaco: “Il motivo che avete addotto – non emendiamo per evitare di spaccare il consiglio – non regge. L’unico motivo che potrebbe reggere è che accettandoli avreste spaccato la maggioranza, non il consiglio comunale. È l’unica motivazione possibile.”
L’analisi politica è inclemente: “Questo i saronnesi lo devono sapere. E lo devono sapere perché io, questa sera, voterò a favore della mozione, perché riconoscere lo Stato di Palestina è più importante di queste miserie. Ma la scelta che avete fatto politicamente, questa sera, è una scelta di miseria politica. Se aveste accettato – lo ripeto – se aveste accettato gli emendamenti dell’opposizione e della maggioranza, questa sera la vostra mozione sarebbe passata all’unanimità.
Avete scelto scientemente di rifiutare l’unanimità del consiglio comunale, a differenza di decine di consigli comunali del nostro Paese che invece hanno votato all’unanimità. Questa è una grave responsabilità, della quale vi accuso. Ma nonostante questo, voterò a favore della mozione, perché riconoscere lo Stato di Palestina oggi è più importante di queste miserie.”
La serata si è conclusa con il voto favorevole alla mozione da parte della maggioranza (Pd, Tu@Saronno e Insieme per Crescere) e del consigliere Augusto Airoldi, in una sala consiliare mezza vuota.
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Commenti
La miseria sono stati i suoi 4 anni di amministrazione
Maggioranza ottusa
Di questo passo Airoldi diventa il mio mito!
Oh, ma avete visto l’assessore Lattuada? Mai che dica una cosa sulle sue deleghe, ma a fare la parte del sindaco si sta specializzando!
Scusate ma non c’è la faccio a non dirlo, lo conosco da tanto tempo. 1ui lo faccio in forma quasi anonima ma qualificandomi quel tanto che basta perché lui mi riconosca. Alla prima occasione glielo dirò de visu.
Proprio non mi capacito come l’attuale vice sindaco abbia potuto rinnegare tutto il suo passato per finire con chi? Con gente che ha fermato Saronno da sei mesi? Una maggioranza che ad ogni consiglio comunale si rivela più inconsistente di quello precedente? Che non sembra avere uno straccio di idea su come si governa una città? E per fare questo incomprensibile salto ha abbandonato una Amministrazione che avrà sicuramente avuto le sue pecche, ma che una idea per Saronno sicuramente ce l’aveva e aveva iniziato a realizzarla con un sacco di opere nuove?
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Caro GA se lo conosci come dici, saprai anche che se il vicesindaco fosse stato un altro, lo sarebbe stato anche l’assessore all’urbanistica. E allora saprai sicuramente perché. Ma la giunta non sarebbe nata.
Eh, a denti stretti, ma bisogna dire che Airoldi emerge come un gigante in una maggioranza di nani
Dimettetevi. Siete impreparati. Non potete amministrare Saronno.
Airoldi è stato l’unico a capire che il problema ce l’aveva la mmaggioranza che se modificava la mozione si spaccava e li ha inchiodati. Altro che abbandono dell’aula, principianti tanto loro che la maggioranza!
Airoldi questi se li mangia in un boccone. Un altro paio di magre così è a casa tutti.
I saronnesi ormai si sono accorti da chi sono amministrati. Tutte le promesse disattese: la priorità della sicurezza ma niente di concreto da mesi, la collaborazione e l’apertura verso tutti senza personalismi, ma ieri si sono fatti in pratica un consiglio comunale per loro stessi. Ma che emozione ma che poesia vedere una sala Vanelli (bellissima, grazie ad Airoldi e alla sue assessora) vuota.
Ma quando la finiranno di prenderci in giro?
GRANDE AIROLDI!
Ancora una volta una grande prova di lucidità politica , coerenza e senso di responsabilità da parte dell’ex sindaco Airoldi!
E invece ancora una dimostrazione di quanto la giunta Pagani e la sua amministrazione non siano in possesso delle competenze e delle capacità necessarie, oltre all’abilita’ politica, a gestire le problematiche locali ed anche quelle nazionali o transnazionali.
Hanno evidenziato una rigidità estrema e la volontà di arroccarsi sulle proprie posizioni fino al punto di voler portare avanti pensieri ed opinioni illogici e insostenibili ,come dimostrato dall’ex sindaco Airoldi , con un intervento magistrale!!
Allora mi domando: è questa la maggioranza che dovrebbe governare Saronno??
Airoldi, grande uomo e grandissimo Sindaco, aveva una giunta competente e sempre presente, fatto fuori da certe miserie politiche.
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Veramente si è fatto fuori da solo. Ha la memoria corta: è successo meno di un anno fa




