Dalle autorità alle associazioni, dal imam al prevosto: tutti in piazza per la fiaccolata
SARONNO – Sono stati oltre 350 i saronnesi che questa sera hanno partecipato alla fiaccolata “per stare insieme” organizzata dall’Anpi per “non cedere alla paura e all’odio, rifiutando la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità e alimentando una spirale di odio e violenza”.
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All’iniziativa lanciata solo domenica scorsa sui social network e con diversi volantinaggi realizzati in stazione e nelle strade cittadine hanno aderito partiti, movimenti politici, associazioni della città degli amaretti e anche del Saronnese. In prima linea il centro culturale islamico, presenta con l’imam Najib Al Bared e poco i portavoce Sadok Hammami e Latif Chridi che hanno sfilato con due striscioni con lo slogan “la comunità islamica di Saronno condanna l’atto di terrorismo di Parigi” ed anche tanti volantini A4 portati dai partecipanti con la scritta in italiano e in arabo “no alla violenza” e “no al terrorismo”.
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Dietro gli striscioni del Givis e di Amnesty, le bandiere arcobaleno e quelle di Emergency, i cui attivisti hanno realizzato anche una maxi matita con lo slogan “jesuischarlie” ed i delegati di tantissimi sodalizi di Saronno e del Saronnese oltre agli organizzatori (Anpi, Acli, Agesci, Cgil, Auser, Centro Culturale Islamico, Sandalo equosolidale, Emergency Saronno, Givis, L’isola che non c’è, Amnesty International) hanno aderito anche Partito Democratico, Partito Socialista, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Movimento 5Stelle, Tu@Saronno, Tavolo Immigrati Saronno, Comitato Saronnese Tsipras, Saronno Ambiente- Lega Ambiente, Unicef, Uboldo Civica, Scuola per Stranieri Arcobaleno oltre ai delegati della Cgil. Nutrita anche la delegazione dell’Amministrazione comunale il vicesindaco Valeria Valioni e con gli assessori Roberto Barin, Cecilia Cavaterra e Giuseppe Nigro.
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Consistente lo spiegamento di forze dell’ordine, dai carabinieri agli uomini della Questura, che hanno aperto e chiuso il corteo accompagnandolo lungo corso Italia, via San Giuseppe, via Verdi, via San Cristoforo, piazza Portici fino al ritorno in piazza Libertà. A deviare il traffico riducendo al minimo i disagi per gli automobilisti sono stati gli agenti della polizia locale.
A conclusione del corteo alcuni interventi da quello di Dario Liotta che a nome dell’Anpi ha ringraziato tutti i presenti per il messaggio lanciato ricordando come, se pur qualche giorno più tardi rispetto ad altre città anche Saronno abbiamo avuto modo di far sentire il suo no alla paura. E’ stata poi la volta di Sadok Hammami che a nome della comunità islamica ha ribadito il proprio no al terrorismo sottolineando il proprio impegno per evitarne l’avanzata. Il vicesindaco Valeria Valioni ha dato visita al cartello portato inizialmente dal prevosto don Armando Cattaneo con lo slogan “Je suis Nigeriano – in contemporanea con Parigi Boco Haram assassinava 2 mila nigeriani”. Tanti i contributi al momento di riflessione arrivati da numerose realtà presenti dagli scout alla Cgil.
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14012015